5 suggerimenti per scrivere una lettera di vendita
Empatia, chiarezza, coinvolgimento, le regole fondamentali per un imprenditore modello in questo caotico millennio. Qualunque sia il proprio prodotto, servizio, idea, sistema, un imprenditore ha una missione centrale imprescindibile: vendere.
L’imprenditore e la lettera di vendita
Oggi “vendere” non è una semplice forma di convincimento basato su aggiramento e penetrazione rapidi delle difese del potenziale cliente. L’infinito universo della Rete e dei Social ha contribuito a creare un pubblico onnivoro, ondivago, insoddisfatto e distratto ma anche più esigente. Pertanto, quando un imprenditore si approccia, specialmente, attraverso una forma scritta, quindi una lettera di vendita, ad un cliente papabile, deve fare attenzione in modo minuzioso alla formula, alla lunghezza, alle parole chiave, agli spunti, alla capacità di persuasione profonda ma insieme anche alla semplicità e originalità di quella lettera di vendita e del suo speach (tanto il linguaggio, quanto il messaggio, la proposta).
Ce lo insegna in modo intuitivo e diretto l’esperto Vincenzo Gengaro. Qui ogni imprenditore può esplorare come adattare alle sue esigenze il metodo P.A.S.T.O.R. tramite il quale costruire una lettera di vendita che è un’opera d’arte di psicologia e customizzazione: immedesimandosi, ponendo quesiti, rendendo interattiva la lettera stessa, proponendo soluzioni, paragoni e testimonianze. Insomma dalla vendita dei sogni alla proposta di strumenti di miglioramento e soddisfazione, ecco l’abc di una infallibile lettera di vendita.
Da dove si parte per scrivere una lettera di vendita
Innanzitutto è necessario personalizzare la lettera, analizzando immediatamente la criticità o il bisogno del potenziale cliente/partner destinatario della lettera di vendita. Andare ad “amplificare” il nodo per poter poi proporre una forma di “soluzione” che vada ad intercettare e quindi “trasformare” le problematiche tramutandole in caratteristiche vincenti. Le fasi conclusive e determinanti sono le “testimonianze” di chi ha potuto già usufruire o approcciare al metodo proposto dall’imprenditore ed enunciato nella lettera di vendita. Ed infine l”’offerta” in sé, chiara, immediata, concisa, veritiera, e la risposta finale al problema, la chiave di vendita. In questo torna l’utilità dell’invito a partecipare, condurre le persone ad abbandonare la vecchia strada, a superare la pigrizia per tentare un salto qualitativo epocale, una sfida a mettersi alla prova ma con garanzie già precedentemente esposte (tra le “testimonianze”) di buona riuscita. Quindi saper trasmettere con entusiasmo e pragmatismo la filosofia del “il treno passa una sola volta”.
Lo stesso imprenditore, attraverso la lettera di vendita si mette continuamente in gioco, in un organismo più grande e multitasking, che è il mercato, egli invita i suoi utenti a mettersi in gioco allo stesso modo, in un cammino reciproco e vantaggioso di crescita, come in una palestra, in un viaggio, in un sogno ma ad occhi ben aperti.
Non resta dunque che provare, la pratica è già l’occasione, testarsi non solo come imprenditori ma come personal coach (termine abusato ma nella realtà concetto molto sfaccettato) per ogni potenziale cliente, un esercizio di umanità prima che di vendita, dal quale non resta che aspettarsi grandi risultati, per ogni parte.