AIIP, i provider italiani studiano soluzioni
Piccoli e medi Internet provider, le autorità garanti, le Istituzioni e personaggi del mondo della Politica, si sono dati appuntamento oggi a Roma, al Tempio di Adriano, per un convegno intitolato “Internet Service Provider Italiani – Una risorsa ed una opportunità per il Paese” organizzato da AIIP – Associazione Italiana Internet Provider.
L’occasione è stata buona per un confronto su tematiche importanti come il Diritto D’Autore, la Net Neutrality, la Equivalence of Input e il mercato AIM Italia – Mercato Alternativo del Capitale, argomenti approfonditi e discussi da chi è protagonista assoluto dell’ITC e della Politica del settore.
“Sono estremamente soddisfatto del grande interesse e della grande partecipazione che questo convegno ha suscitato tra gli ISP italiani – Dichiara Renato Brunetti, Presidente AIIP – L’AIIP con questo convegno ha voluto ribadire la propria presenza e il forte interesse riguardo agli avvenimenti politici ed economici che vanno ad interessare il settore delle telecomunicazioni”.
Decisamente importante anche l’intervento dell’Onorevole Franco Bassanini, Presidente di ASTRID, che ha sottolineato l’importanza degli interventi del Governo in questo particolare momento storico.
“Dal Rapporto Caio sulla rete è evidente che l’Italia rispetto agli obiettivi dell’Agenda digitale è in un ritardo e rischia di aggravarsi diventando la vera palla al piede per la competitività del paese. L’agenda digitale deve essere necessariamente accelerata e chi deve dirigere la cabina di regia può essere soltanto il Presidente del Consiglio. Le infrastrutture in fibra ottica rappresenta un passaggio fondamentale per garantire internet ultraveloce soprattutto nelle zone che registrano un traffico dati importanti come è stato sottolineato sempre nel Rapporto Caio – dichiara Franco Bassanini, Presidente ASTRID – il Governo deve necessariamente intervenire creando una domanda più estesa a partire dalla P.a. per incentivare il mercato delle TLC. Dovrebbe destinare parte dei fondi EU al sostegno della domanda pubblica della banda larga e favorire l’ impegno degli operatori alla realizzazione delle infrastrutture. Il Decreto Scavi che regola le tecniche sulle operazioni di scavo e ripristino per la posa di infrastrutture digitali può sicuramente essere di supporto per migliorare gli investimenti e ridurre i costi. Serve poi una rivoluzione didattica nelle scuole in senso digitale“.
E a proposito di innovazioni, di particolare rilievo l’intervento dell’ On. Stefano Quintarelli, che azzarda una proposta interessante.
“È notizia di oggi che il Ministro Lupi vuole equiparare le infrastrutture immateriali con quelle materiali. Si è fatto molto per digitalizzare la Pubblica Amministrazione ma si deve anche aiutare il cittadino ad accedere e ad usufruire di tutti i servizi digitali – dichiara on. Stefano Quintarelli – la proposta che si vuole fare per l’identità digitale è quella di creare un unico set di credenziali, simile ad un documento digitale che possa essere utilizzato in qualsiasi momento e in qualsiasi posto, quindi anche attraverso tablet e smartphone, che possa garantire l’accesso a tutti i servizi della PA. Questa proposta si chiamata SPDI – Sistema Pubblico di Identità”.
Il convegno si è svolto in collaborazione con INTEL, CISCO, KEYMILE e ZTE.