Alla ricerca di nuove sfide e grandi ambizioni: ecco l’identikit di chi cerca lavoro
Chi cerca lavoro, ecco cosa fa
Qual è l‘identikit di chi cerca di lavoro? Un sondaggio di CV START, un progetto di consulenza nato dall’esigenza di dare un supporto concreto a chi cerca lavoro per la prima volta, a chi è costretto a farlo dopo un periodo di inattività o dopo una lunga militanza nella stessa azienda e non ha gli strumenti di personal branding per poter risultare di interesse nei processi di selezione oggi sempre più strutturati, fa emergere numeri e situazioni particolari.
Tanti sono in cerca di un nuovo lavoro
Il 70% dei lavoratori cerca attivamente nuove opportunità professionali, il 26% è in fase meditativa e di valutazioni e solo il 4% si dice davvero soddisfatto del proprio attuale lavoro. Questi sono i dati più significativi che emergono dal sondaggio online rigorosamente anonimo effettuato da CV Start grazie al contributo di circa 500 impiegati e manager di età compresa tra i 18 ed i 60 anni, residenti per la maggior parte al nord.
Il 67% ha dichiarato di utilizzare LinkedIn come strumento per la ricerca di una nuova occupazione, dedicandosi all’aggiornamento del proprio profilo e del proprio curriculum professionale in prima persona senza alcun aiuto esterno.
Ciò che rende maggiormente insoddisfacente gli occupati attualmente lavorante è per il 38% la mancanza di prospettiva e di un piano di carriera; a seguire, con il 26%, l’ambiente poco stimolante e conflittuale. Ed il livello retributivo? All’ultimo posto tra le motivazioni che spingono un lavoratore a cercare un cambiamento, ma al primo se si tratta di valutare una nuova offerta contrattuale.
Il colloquio di lavoro viene vissuto senza ansie, addirittura risulta una grande opportunità per condividere successi ed ambizioni per l’80% dei partecipanti al survey; è invece l’inizio di una nuova avventura professionale che fa scricchiolare le certezze. Il 54% degli intervistati, infatti, teme di perdere i vantaggi della propria comfort zone, vive con una certa apprensione il periodo di prova e ritiene che il nuovo ambiente possa essere assai meno stimolante di quello precedente.
Il sondaggio si chiude con una provocazione sul job hopping, la pratica molto in voga tra i millennials di passare da un posto di lavoro all’altro per spuntare un miglioramento salariale: il 76% non cambierebbe lavoro ogni anno per rincorrere un aumento di stipendio: il timore è quello di vedere danneggiata la propria immagine professionale da un curriculum con frequenti “salti” da un’azienda ad un’altra.