Andrea Bandini: “Con Gympass Italia vogliamo aiutare i professionisti anche adesso!”
Lavoro e benessere fisico: due fattori che dovrebbero andare di pari passo. Una mente sana in un corpo sano, infatti, producono molto di più.
Purtroppo entrambi sono, in questo periodo, fortemente sacrificati a causa del Coronavirus, che ha sconvolto le nostre vite in molti dei loro ambiti. Come reagire? certamente guardando avanti e pensando positivo, magari tornando a sognare di trascorrere il nostro tempo nelle amate palestre e non solo. Aziende come Gympass Italia, in tal senso possono essere davvero utili per farci comprendere meglio in che modo possiamo affrontare questo momento e come ripartire. Per farlo abbiamo intervistato Andrea Bandini, CEO di Gympass Italia.
Intervista ad Andrea Bandini, CEO di Gympass Italia
Business e Wellness: oggi sempre più i manager cercano di mantenersi in forma. Cosa è cambiato negli ultimi anni?
Credo che in generale la tendenza ad uno stile di vita sano sia, fortunatamente, diffusa. Per quanto riguarda i manager, il mantenersi in forma e l’attività fisica sono anche collegati all’allenamento al focus su un obiettivo. Non è un caso che molti manager amino la corsa e che si allenino per correre talvolta delle intere maratone, la cui preparazione richiede tenacia, motivazione e determinazione al raggiungimento dell’obiettivo. Questo comporta allenamenti costanti quindi un’attenta capacità di pianificazione e resilienza a superare i momenti di maggiore stress – tutte caratteristiche necessarie per un manager nel lavoro quotidiano.
I manager più in forma sono anche quelli più produttivi?
Da una parte non è un discorso legato solo ai manager, ma a tutti i dipendenti: dedicare del tempo all’attività motoria ritorna sicuramente in termini di maggiore produttività. Dall’altra, non dobbiamo pensare sia necessario essere degli atleti professionisti – basta un’attività moderata e regolare per raggiungere l’obiettivo. Alcune ricerche lo dimostrano chiaramente. Uno studio presentato dall’American College of Sports Medicine, ad esempio, ha rivelato che chi spende 30-60 minuti facendo attività fisica, all’ora di pranzo, fa registrare un incremento produttivo del 15%. Questo è un dato che abbiamo analizzato anche con i nostri clienti, si è infatti registrato un aumento di circa il 30% della produttività dei dipendenti che praticavano con frequenza attività fisica.
In che modo i professionisti stanno affrontando il problema del Coronavirus dal punto di vista del wellness?
La situazione senza precedenti che stiamo vivendo sta ponendo tutti noi a degli stress fisici e mentali, quali la “sedentarietà forzata”, che sta accentuando l’attenzione sul wellness. La pratica di attività fisica o di attività di meditazione è vista ad esempio come modalità di reset pre/post lavoro in un contesto in cui non vi è un confine tra la vita lavorativa e la vita privata, che prima era almeno solitamente ben delimitato da degli ambienti e comportamenti ben distinti.
Gympass in che modo sta aiutando i suoi interlocutori?
Il nostro obiettivo principale in questo momento è fornire una soluzione ai dipendenti delle nostre aziende partner per essere attivi fisicamente anche in questa situazione particolare, durante la quale il benessere fisico, mentale e organizzativo (per quanto riguarda le aziende) è messo a dura prova. Abbiamo ampliato la nostra offerta digital su 2 aspetti principali: offrendo da una parte corsi live trasmessi in diretta streaming dai trainer delle nostre strutture sportive partner e dall’altra un network di app partner specializzate in contenuti di allenamenti on demand, meditazione e programmi di alimentazione personalizzata.
Per noi è stato fondamentale fornire ai nostri partner nel mondo fitness una soluzione per continuare la collaborazione con Gympass e attraversare questo momento di crisi durissima per il settore. Con l’implementazione dei corsi live tramite la nostra piattaforma li supportiamo nel continuare ad operare anche in questa fase in cui devono necessariamente mantenere le strutture fisiche chiuse.
Le lezioni in live streaming sono una soluzione adatta a questo momento o potranno essere riutilizzati come valida alternativa alla “presenza fisica in palestra”?
Non penso che si possa parlare esattamente di un’alternativa, quanto più di un’integrazione. La digitalizzazione del mondo del fitness è un trend che molto probabilmente non si invertirà e che amplierà le opportunità di praticare sport per tutti e quindi anche il numero di persone fisicamente attive.
Quali sono i progetti che Gympass sta programmando di attuare per la fine dell’emergenza?
Stiamo lavorando con le aziende nostre partner per attraversare sia la fase critica attuale sia la successiva fase di riapertura. Il ritorno alla normalità sarà molto graduale e i responsabili delle risorse umane sono consapevoli che sarà un processo lento e che prevederà molta attenzione al benessere mentale e fisico dei dipendenti. Per quanto riguarda i partner, sappiamo che l’apertura delle strutture sportive avverrà in maniera progressiva, con restrizioni sul numero di persone all’interno degli ambienti. Quindi riteniamo sia importante che i nostri partner mantengano disponibile un’offerta complementare di corsi fruibili in remoto per essere preparati alle nuove circostanze e rispondere alle necessità degli utenti.
Si aspetta una crescita del Corporate Wellbeing quando le restrizioni saranno terminate oppure no?
Il settore del Corporate Wellbeing era già in un momento di notevole crescita e la situazione attuale, come detto, sta ulteriormente incrementando l’attenzione delle organizzazioni sul benessere delle proprie risorse. Tale attenzione rimarrà anche successivamente perché i dipendenti delle aziende vivranno una fase post lockdown molto complessa, nella quale dovranno riadattarsi ad una nuova normalità. Questa situazione genererà necessariamente un maggiore stress ed un impatto sulla salute mentale e il wellbeing di tutti noi. Le aziende quindi dovranno e vorranno pertanto mantenere alta l’attenzione sul benessere mentale e fisico dei propri dipendenti ed essere ancora più strutturate nei propri programmi di Corporate Wellbeing.