Arriva l’Arrotino 2.0: come l’artigianato può rinascere grazie al web
“È arrivato l’arrotino!”. Quante volte avete sentito questo annuncio, magari il sabato o la domenica quando avreste voluto dormire qualche ora in più? Ebbene, l’arrotino oggi diventa arrotino 2.0.
“Siamo partiti da Arzignano, in Veneto, e oggi vendiamo anche a Bora Bora. La crisi? L’abbiamo affrontata al meglio perché eravamo già attivi sul web. Il futuro dell’artigianato sarà sempre più digital” racconta Livio Dalla Costa, settima generazione di Arrotini e Coltellinai Dalla Costa.
Una case history affascinante
Un nuovo modello di business che si basa su quello più antico. La bottega Dalla Costa ad Arzignano, in provincia di Vicenza, vanta una produzione di coltelli che risale al 1800. Alle spalle di tutto, una famiglia: la prima bottega apre a Castelgomberto nel 1894 grazie a Luigi Dalla Costa, successivamente nel 1960 il suo bis nipote Luigi (suo omonimo) apre il negozio ad Arzignano e nel 2000 lo tramanda al figlio Luca che continua tutt’oggi a guidarla, forte di un’esperienza di più di 35 anni in questo settore e della capacità di trasformare qualsiasi cosa in uno strumento da taglio. A supportarlo c’è anche il figlio, Livio, entrato in azienda nel 2017.
Nell’estate del 2018 la famiglia Dalla Costa decide puntare sul digital per il lavoro della bottega e nasce così il progetto Coltelli Personalizzati (www.coltellipersonalizzati.com/) con l’obiettivo di fornire un sito rapido ed intuitivo, oltre che una vetrina online dei prodotti e servizi disponibili, ai tanti potenziali clienti e interessati all’attività della bottega. “La risposta dei clienti è stata immediata, il primo coltello lo abbiamo venduto un’ora dopo averlo pubblicato sui social”, spiega Livio Dalla Costa.
“L’e-commerce ci ha permesso di vendere non solo nei grandi centri urbani italiani dove si concentrano la maggior parte dei miei clienti in target” – prosegue Livio Dalla Costa – “Ma sono riuscito a portare i miei prodotti anche fuori dai confini nazionali in paesi come Francia, Germania, Spagna, Regno Unito, USA e le spedizioni che sono arrivate più lontane sono in Brasile e a Bora Bora nella Polinesia Francese.”
Un grande salto in avanti per un mestiere antichissimo, ora proiettato verso il futuro. Nel 2019, primo anno di nascita dell’e-commerce, le vendite online sono state circa il 20% del fatturato totale, senza contare chi, una volta conosciuta la bottega online è venuta ad acquistare direttamente in negozio. “Nel 2020 la percentuale sarà sicuramente maggiore, complice anche un maggiore sforzo di energie e investimenti profusi sulla parte digital della nostra strategia di marketing” – spiega Livio Dalla Costa – “Dalla fine dello scorso anno infatti siamo seguiti dal team di Taeda Communication per diverse funzioni e già nei primi 6 mesi del 2020 abbiamo ricevuto il doppio degli ordini di tutto l’anno 2019”.
La strategia di web marketing utilizzata
L’azienda ha puntato forte sul web marketing. Le operazioni sono iniziate sull’analisi delle personas, ovvero gli acquirenti tipici del negozio e dell’e-commerce, così da riorganizzare da zero tutti i contenuti. “Rivedere le voci di menù, ridurre il numero di click necessari per completare una transazione, aumentare gli strumenti che trasmettono affidabilità sono stati i primi e più importanti passi affrontati insieme”, commenta Simone Puliafito di Taeda Communication.
Un lavoro portato a termine in circa tre mesi, ma che ha permesso di aumentare il tasso di conversione (quindi il numero di acquisti in rapporto alle visite effettuate) ed allargare il bacino dei clienti. “Non in ultimo un ulteriore risultato importante è stato la riduzione del costo di acquisizione cliente: oggi infatti – come spiega Puliafito -, l’investimento pubblicitario ha una resa migliore perché tutti gli strumenti sono allineati e vengono messi a punto periodicamente, per stare al passo con le evoluzioni tecnologiche. Segno di come ogni strategia digital sia il frutto di un lavoro costante e continuativo, dove ogni ingranaggio è studiato per rispondere e performare al meglio”.
Mestieri antichi che vengono reinterpretati in chiave moderna, possono rappresentare una grande opportunità per tante categorie professionali del nostro Paese e non solo. “Sento spesso dire: ‘Ho provato ma per me non funziona’ dopo aver caricato sui social cinque post in un mese. Il mondo online non fa sconti, basta non essere attivo per una settimana che la reach organica di qualsiasi social si azzera” – spiega Livio Dalla Costa – “Il mondo online deve essere riconosciuto come parte fondamentale di una bottega artigiana nel 2020, anche perché oggi può dare una grande spinta a migliaia di artigiani italiani che hanno tantissimo da raccontare e tramandare”.
Insomma, l’arrotino 2.0 è cosa fatta e stavolta nessuno di noi verrà svegliato la mattina presto…