Assenza di socialità in ufficio: un retreat aziendale può essere una valida soluzione

retreat aziendale

Nell’epoca del lavoro agile, in smartworking, ibrido e addirittura da remoto, si pone un problema che coinvolge moltissime persone, ovvero, l’assenza di socialità in ufficio. Il collega col quale scambiare quattro chiacchiere in privato, il sacro momento della pausa caffè in cui si spettegola, le cosiddette “voci di corridoio” sussurrate alle orecchie, i flirt da ufficio… La mancanza di tutto questo, causata dalle nuove esigenze lavorative, ha portato qualche problemino di troppo nel morale di chi ogni giorno deve affrontare le sue 8 ore di lavoro.

Secondo un rapporto del 2023 di Perceptyx, oltre il 40% dei dipendenti si sente solo o molto solo al lavoro. Un ulteriore studio ha evidenziato che, negli ultimi due anni, lo stress lavorativo ha raggiunto livelli senza precedenti, con un basso coinvolgimento dei dipendenti e un allarmante 85% di lavoratori che si sentono disconnessi dal proprio lavoro.

Le soluzioni contro la solitudine dei lavoratori

Non basterà un meeting online per far sentire tutti più coinvolti, né meno soli. Non è sufficiente un pranzo o una cena. Le aziende potrebbero innalzare il morale dei propri dipendenti e collaboratori che lavorano da remoto attraverso iniziative simpatiche di team building. Pianificare un retreat aziendale può essere un efficace antidoto alla solitudine, un modo per sollevare il morale e motivare i dipendenti. Questi ritiri offrono opportunità di brainstorming e collaborazione, rafforzano una cultura aziendale positiva e stimolano la creatività, offrendo ai dipendenti una pausa dalla routine quotidiana per esplorare nuove idee e prospettive.

Da questo concetto nasce la start up Freedome, portale di esperienze outdoor con oltre 3.500 attività in tutta Italia, che propone esperienze i ritiri aziendali, con l’obiettivo di rafforzare la coesione e la collaborazione tra i membri del team. Attività come canyoning, trekking, speleologia e gite in quad permettono ai dipendenti di connettersi con i colleghi su un piano più personale, costruendo relazioni più solide e migliorando le capacità di comunicazione, collaborazione e risoluzione dei problemi.

Creata da Michele Mezzanzanica, Manuel Siclari e Simone Ferlisi, Freedome si pone l’obiettivo di aggregare e rendere facilmente fruibili le migliori attività per diventare il punto di riferimento nel settore delle esperienze outdoor. Dietro la nascita del progetto c’è il desiderio di arricchire la vita delle persone permettendo loro di vivere avventure memorabili. Ad oggi l’azienda è presente in tutto il territorio italiano e offre oltre 3500 attività selezionate tra più di 1000 operatori professionali; dalla fondazione, sono stati registrati  200.000 partecipanti.

Insomma, un river trekking nel canyon del fiume Natisone in Friuli, un Kayak tour sul Lago di Castel Gandolfo, o un’escursione speleologica nella “Tana che urla” nel cuore nelle Alpi Apuane, possono essere esperienze certamente utili per arricchire il proprio bagaglio personale di emozioni, ma anche per riunificare gruppi di lavoro e innalzare l’umore degli stessi. E di questo, le aziende, non potranno che trarre benefici.