Avviare un’attività di e-commerce: quali sono i principali costi in fase di start up?
I costi che devono essere sostenuti nella fase di start up di un’attività di e-commerce variano sulla base di diversi aspetti: le ambizioni dell’azienda, anzitutto, ma anche il settore in cui opera, il tipo di prodotti trattati e altro ancora, tuttavia vi sono dei costi che sono da considerarsi fissi in tutti i casi e devono dunque essere adeguatamente considerati.
PrestaShop è sicuramente un ottimo CMS per e-commerce, ed è interessante sottolineare che società specializzate in servizi hosting come Flamenetworks propongono dei pacchetti hosting PrestaShop, in cui il CMS in questione è già scaricato e subito disponibile alla produzione dei contenuti.
Se un’azienda è già esistente e vuol semplicemente affiancare il commercio elettronico alle vendite in negozio sarà sicuramente avvantaggiata in termini di costi, ma in quest’articolo faremo il punto sulle spese che devono essere sostenute se si vuol avviare un’attività da zero.
1 – Costi per l’avviamento fiscale dell’azienda
Per operare tramite e-commerce è ovviamente necessario attivare un’apposita partita IVA, e questo è il primo costo che dev’essere considerato.
Ovviamente, la materia fiscale è molto complessa ed articolata, di conseguenza è fondamentale affidarsi ad un commercialista; anche la relativa consulenza, dunque, andrà a sommarsi a questo genere di spese.
Si può ad ogni modo sottolineare che avviare un’attività di questo tipo dal punto di vista fiscale comporta dei costi annui fissi, che prescindono dunque da quello che sarà l’andamento del business, nell’ordine di alcune migliaia di euro.
2 – Costi per l’acquisto della merce e per l’allestimento del magazzino
Un altro costo molto importante nella fase di start up di un nuovo e-commerce è ovviamente quello relativo all’acquisto delle merci da vendere.
Se l’azienda non si occupa di rivendita, ma produce in proprio e vende in autonomia, non si potrà parlare di costi di acquisto ma di costi di produzione, spese che hanno una natura differente, ma che hanno un peso altrettanto rilevante.
A prescindere dal fatto che quanto viene venduto sia acquistato o prodotto, inoltre, l’azienda deve inoltre preoccuparsi dell’allestimento del magazzino, ovvero il luogo in cui le merci saranno conservate e prelevate non appena perverranno degli ordini online.
Affinché l’azienda sappia rivelarsi efficiente è importante che il magazzino venga organizzato in maniera ottimale, senza lasciare nulla al caso.
3 – Costi di realizzazione e sviluppo del sito web
Se si vuol avviare un’attività di e-commerce, tra le spese relative alla fase di start up non si possono non considerare quelle relative alla realizzazione del sito web.
Questa voce include spese di diversa natura, a cominciare dai costi del dominio e quelli del servizio server.
Il sito Internet, ovviamente, va anche sviluppato, dunque ottimizzato nella struttura e nella fruibilità e riempito di contenuti.
Per rendere questa fase più efficiente è senz’altro un’ottima idea quella di utilizzare un CMS specifico per e-commerce, ovvero un sistema di gestione dei contenuti che sappia rivelarsi pratico e funzionale, oltre che utilizzabile anche da chi non ha competenze in fatto di programmazione.
In servizi hosting come questi, peraltro, il CMS si aggiorna automaticamente, senza bisogno di operazioni manuali, e questo è un ulteriore punto di forza da considerare.
4 – Costi per il lancio del brand e altre attività di marketing
Il fatto che un sito web sia in rete, ovviamente, non è di per sé garanzia di successo: quando l’e-commerce viene messo online, dunque, è necessario attuare delle attività di marketing.
Le strategie di marketing sono utili in tutti i casi, ma lo sono in modo particolare in fase di start up, e possono concretizzarsi sia in rete che esternamente ad essa.
Per un’azienda neonata, ciò che più conta è costruirsi un’identità, dunque farsi conoscere al pubblico non solo attraverso il nome ma anche tramite un logo, un nome accattivante, uno slogan e quant’altro possa rivelarsi funzionale in tale ottica.
5 – Ulteriori costi da considerare
Come detto in precedenza, i costi per la fase di start up di una nuova attività di e-commerce variano sulla base di molteplici aspetti, tuttavia è verosimile immaginare che, alle spese menzionate fino ad ora, se ne andranno ad affiancare delle altre.
La nuova azienda potrebbe ad esempio necessitare di personale, da impiegare nella gestione del magazzino, nei servizi di assistenza clienti e in quant’altro necessario, e anche questo ovviamente implica una spesa.
Potrebbero essere necessarie, inoltre, delle consulenze di tipo legale: un’azienda di e-commerce infatti deve informare correttamente i propri clienti e deve gestire i dati personali “in compliance” con il GDPR, il Regolamento Europeo che disciplina appunto la tutela della privacy.
(Pubbliredazionale)