Best Workplaces Italia 2025: le 75 aziende in cui si lavora meglio in Italia

Classifica Best Workplaces Italia 2025

Quali sono le aziende in cui si lavora meglio in Italia e perché? A rispondere a questa domanda ci pensa il  ranking Best Workplaces Italia 2025 che ha stilato una classifica con i 75 migliori ambienti di lavoro nel nostro Paese.

L’ambiente di lavoro, la serenità di poter affrontare i propri impegni senza essere stressati vale quale quasi quanto lo stipendio ormai e più volte ne abbiamo parlato da queste pagine. Ecco perché questa classifica ha un valore davvero importante.

Fiducia e soddisfazione fanno “rima” con produttività

Un altro fattore determinante che spinge un professionista a scegliere l’azienda presso la quale lavorare è il livello di fiducia nell’azienda stessa.

Secondo il Best Workplaces Italia 2025 stilato da Great Place to Work Italia, c’è un Trust Index medio, ovvero l’indicatore del clima di fiducia di un’organizzazione per la quale si lavora, pari all’84%, dato in calo del 5% rispetto al 2024 (89%). Una decrescita che si spiega con il fatto che, per la prima volta, è stata inserita una categoria demografica in più per le grandi aziende, quelle tra 500 e 999 collaboratori. Dato che le aziende più grandi fanno registrare livelli di soddisfazione lavorativa notevolmente più bassi (75%), la media si sposta verso il basso. Se si prendessero invece in considerazione le stesse dello scorso anno, ci sarebbe sì un calo della fiducia ma solo del 2%.

E la situazione sarebbe nettamente peggiore se si prendessero in esame tutte le altre aziende, che hanno fatto registrare un Trust Index medio di appena il 44%.

Altro parametro interessante è l’Overall Satisfaction, ovvero una valutazione dell’eccellenza di un ambiente di lavoro che, nel 2025, è risultato essere pari all’87% (-5% nel confronto con il 2024), con una differenza del +44% nel confronto con la media italiana (43%). Il dato relativo alla fiducia nella propria azienda, va ad inficiare, a quanto pare, anche sul fatturato: infatti, i “best workplaces italiani” hanno avuto una crescita media dei ricavi, rispetto all’anno precedente, del +19,48%, un dato che se confrontato con il calo di fatturato dello 0,92% fatto registrare dalle organizzazioni italiane appartenenti a industria e servizi incluse nell’indice Istat mette in chiara evidenza come, per lo sviluppo del business, sia fondamentale in organico avere dei collaboratori coinvolti e soddisfatti. 

Questi sono alcuni dei parametri che hanno determinato il risultato e la classifica finale espressa dalla ricerca che ha coinvolto oltre 203.000 collaboratori di 404 organizzazioni italiane, suddivise in 5 categorie in base al numero di collaboratori: (10-49), (49-149), (150-499), (500-999) (+1.000). Di questi, il 59% sono maschi e il 41% femmine; uno su due (49%) sono Millennial, quasi 4 su 10 (39%) appartengono alla Generazione X e meno di uno su 10 (7%) sono della Gen Z

Le migliori 75 aziende d’Italia in cui lavorare

Dei 75 migliori ambienti lavorativi, secondo lo studio, un’organizzazione su 3 (30,67%) fa parte del settore IT, seguono biotecnologie e farmaceutica (14,67%), servizi finanziari e assicurazioni (12%), industria manifatturiera e produzione (10,67%), servizi professionali (6,67%), sanità (5,33%), retail e telecomunicazioni (4%), advertising e marketing, ospedaliero e media (2,67%) e costruzioni, educazione e formazione e trasporti (1,33%). Se si analizzano i territorializza in cui si trovano, si scopre che quasi 7 aziende su 10 (69,3%) sono in Lombardia (52%) e nel Lazio (17,3%)e in totale sono 11 le regioni italiane rappresentate nel ranking. Valle D’Aosta, Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia, Marche, Umbria, Campania, Basilicata, Calabria e Sardegna non hanno invece “best workplaces” sul territorio.

“È importante notare come metà delle organizzazioni in classifica siano italiane, e proprio nel Paese in cui si dice sempre che è formato da piccole e medie imprese, 8 aziende Super Large su 15 (quelle con oltre 1.000 collaboratori) sono italiane, a testimonianza del fatto che si può fare grande impresa ascoltando, responsabilizzando e misurando l’esperienza lavorativa delle persone” ha affermato Beniamino Bedusa, presidente di Great Place to Work Italia.        

Ma veniamo ai nomi dei migliori ambienti di lavoro in Italia nel 2025. Nella nuova categoria delle aziende con più di 1.000 collaboratori, la migliore organizzazione in cui lavorare risulta essere TP (telecomunicazioni), seguita da AbbVie (biotecnologie e prodotti farmaceutici) e Johnson & Johnson (healthcare). Passando alla categoria delle organizzazioni che hanno tra i 500 e i 999 collaboratori in testa c’è Hilton (hospitality), davanti a Cisco System (Information Technology) e ConTe.it (assicurazioni).

Venendo alle categorie con meno dipendenti, in quella tra i 150 e i 499 collaboratori vince Bending Spoons (Information Technology), seguita da MetLife (servizi finanziari & assicurazioni) e Vianova (telecomunicazioni). Il podio della categoria tra i 50 e i 149 collaboratori vede al primo posto Biogen (biotecnologie) e completano il podio Skylabs (consulenza digitale) e Galileo Life (healthcare).

Nella categoria con un numero di dipendenti compreso tra 10 e 49, il primo posto lo conquista Auditel (media) davanti a Mindset (Information Technology) e Eoliann (Information Technology).