,

Business Maker, l’app che facilita gli incontri professionali

Business Maker

Il Tinder degli affari. L’idea nasce da un gruppo di giovani imprenditori (under 40) della Brianza: Ferdinando Bova, Paolo Biffi, Matteo Gencarelli, Fabrizio Sironi, che hanno pensato ad un’app gratuita che facilita gli incontri professionali tra persone che vogliono incrementare il proprio business: si chiama Business Maker.

Cosa fa Business Maker?

L’app sfrutta la potenza dei social network per creare contatti e trasformarli in relazioni professionali proficue. Una sorta di “tinder”, ma con il focus sulle attività professionali degli utenti. Il link, quindi, è il mondo del lavoro e la volontà di stringere nuove relazioni basate sugli interessi professionali.

Una volta scarica l’app (gratuita sugli store di Apple e Android) ci si dovrà registrare e inserire, obbligatoriamente, i propri dati: nome, cognome, anno di nascita, indirizzo mail (non visibile), qualifica professionale, ragione sociale e indirizzo dell’azienda per la quale si lavora. Tra le informazioni facoltative vi è la possibilità di caricare una fotografia personale, il logo e il proprio sito internet.

Attraverso l’opzione “In-business” è possibile geolocalizzarsi e rendersi disponibili per un business meeting, face to face, con le persone di interesse. Si pensi ad una lunga attesa in aeroporto o al tempo che intercorre tra un appuntamento e l’altro in una città che non si conosce.

Inoltre, sarà possibile ricercare contatti profilati individuati attraverso parametri di selezione impostati da ogni singolo utente. Acquisiti i contatti sarà possibile organizzare incontri ed eventi privati. Ogni profilo potrà essere referenziato e confermato per evitare identità fake. Business Maker prevede anche una chat capace di mantenere lo storico delle conversazioni e l’invio di messaggi multipli.

Una volta entrati nella app si scorreranno i vari profili degli utenti per trovare le persone che dal punto di vista professionale risultano più affini al proprio target. Successivamente si manderà una richiesta di partnership. Se accettata il contatto potrà proseguire attraverso la chat. I profili potranno anche essere ricercati in base ad alcune categorie: ruolo, settore merceologico, associazione di riferimento.

“Abbiamo l’ambizione di essere la sintesi di social network quali Facebook e Linkedin – spiega Fabrizio Sironi, socio e responsabile di progetto di Business Maker -. Tutto qui è più veloce e diretto e, in un certo senso, più di qualità. Ci si ricerca, ci si relaziona e ci si incontra. Il social network si fa reale e colma il gap della distanza e dell’alienazione”.

Le parole dei creatori

Matteo Gencarelli, co-founder di Business Maker sostiene che “Il modo frenetico in cui lavoriamo, ci fa perdere di vista uno degli asset più importanti a cui bisognerebbe dedicarsi di più: le relazioni. Confronti e discussioni con persone del proprio settore ci mettono nelle condizioni di moltiplicare le opportunità di fare business e di creare una profonda intesa che non si raggiunge comunicando a distanza”.

“Con l’app Business Maker – continua Gencarelli – sarà possibile attivare, utilizzando un canale virtuale, relazioni reali in qualsiasi momento della giornata. Sarà possibile stringere contatti con potenziali partner con cui intraprendere nuovi business o semplicemente scambiarsi utili consigli su esperienze già vissute”.

“Abbiamo a che fare quotidianamente con imprenditori e liberi professionisti che sono sempre alla ricerca di stimoli nuovi – spiega Paolo Biffi, Amministratore Delegato dell’agenzia Yes! -. Stimoli che non devono essere virtuali ma reali e concreti. Ci siamo interrogati, quindi, su come poter sfruttare il potere dei social nel business. Abbiamo studiato molto e passo dopo passo, avvalendoci di un team di sviluppatori, abbiamo dato vita a Business Maker che nasce proprio dall’ascolto di chi lavora e vuole massimizzare il proprio tempo”.

“Il lavoro è una parte fondamentale della nostra vita e delle nostre giornate – evidenzia Ferdinando Bova, ideatore del progetto -. E’ fatto di relazioni, di incontri, di scambi di idee: sono questi aspetti che ci fanno crescere, anche dal punto di vista personale. Ecco, allora, che abbiamo cercato di far dialogare mondi diversi che hanno come obiettivo quello di maturare dal punto di vista professionale e personale”.

Alla conferenza stampa di presentazione, ha preso parte Nicola Zanardi, professore di Comunicazione digitale all’Università di Milano Bicocca e fondatore della Milano Digital Week: “Sto seguendo con interesse l’evoluzione di questo progetto imprenditoriale. La digitalizzazione, nella società contemporanea, è un canale molto potente. Oggi noi abbiamo sempre di più accesso al “tutto”. In questo, un ruolo importantissimo è giocato dai social network come Linkedin, una vera potenza di fuoco che ha scatenato la condivisione della conoscenza. L’esperienza di Business Maker ribalta su un piano ancora più innovativo il tema della tecnologia applicata al networking. “Business” evoca il valore dell’imprenditorialità italiana, oggi ancora troppo frammentata, mentre il termine “Maker”, spesso associato alle tecnologie, qui rappresenta un pezzo del talento del nostro Paese, fra i primi al mondo per creatività e competenza”.

business maker

Da sinistra: Fabrizio Sironi, Ferdinando Bova, Paolo Biffi, Matteo Gencarelli