Campo Marzio: The colour of extraordinary, dalle borse agli accessori fino al mondo stationery
Artigianalità e design, tradizione e contemporaneità, sono questi i valori di Campo Marzio, noto brand italiano che nasce nel cuore di Roma nel 1933 nel rione IV da cui ha preso il nome.
Una bottega artigiana nel centro della città eterna, dove inizialmente venivano realizzate penne stilografiche e articoli per la scrittura, interamente fatti a mano come da tradizione. Questo amore per l’artigianalità nel tempo ha visto ampliare l’offerta con borse, accessori per il viaggio e il business, linee di pelletteria, articoli da regalo, proposte stationery oltre aipreziosi strumenti di scrittura, mantenendo la riconoscibilità dello stile italiano e definendo l’identità del marchio in tutto il mondo.
La storia della Maison Campo Marzio
Sin dalle origini, forte della sua collocazione vicino a Montecitorio, Campo Marzio diventa il punto di riferimento per i politici, la borghesia illuminata e gli intellettuali del centro romano. L’apice del successo negli anni 70 e 80, quando la Maison diventa meta di personaggi della scena mondana, del mondo dell’arte e dello spettacolo che amano perdersi nel colorato mondo della boutique Campo Marzio.
Novant’anni di capacità tutta italiana nell’interpretare l’eleganza classica proprio attraverso il colore: dal laboratorio artigiano all’internazionalizzazione del Brand approdando nel mondo travel e business con lo scopo di trasferire l’artigianalità e la qualità, lo stile e la versatilità proprie del marchio.
Il design personalizzato
Le collezioni e le proposte di Campo Marzio sono pensate e realizzate come oggetti di design e sposano l’emozione del colore valorizzandone lo storico heritage al servizio di uno stile lifestyle contemporaneo: oggetti unici di fatto grazie alla possibilità di personalizzazione.
Campo Marzio avvia nel tempo un percorso evolutivo con l’apertura di boutique nelle vie più prestigiose di tutto il mondo consolidando la propria riconoscibilità come Brand internazionale. Oggi infatti Campo Marzio è leader nel suo settore, con una rete distributiva di oltre cinquecento punti vendita tra boutique e prestigiosi negozi multibrand, in più di trenta Paesi. Altre importanti aperture sono previste quest’anno.
Francesco Giovagnoni alla guida di Campo Marzio
Alla guida di una rinnovata linea strategica e di nuovo indirizzo stilistico, è arrivato da due anni Francesco Giovagnoni in veste di Managing Director e Chief Executive Officer per condurre l’azienda, forte delle sue radici, verso un futuro arricchito da un’immagine sempre più contemporanea.
Ci racconta come sta direzionando questo importante progetto di nuovo posizionamento aziendale?
Campo Marzio ha un’origine nobile legata al mondo della scrittura in uno dei quartieri più rinomati di Roma, il rione Campo Marzio appunto, una storia importante nata nel 1933, un design e un savoir-faire del tutto italiano che si è sviluppato nel tempo portando Campo Marzio ad allargarsi nel settore merceologico a livello internazionale. Mi piace definire Campo Marzio oggi come un “cuore ibrido” in cui estetica, funzionalità̀ e armonia cromatica coesistono in perfetto equilibrio. L’unione di questi fattori è parte fondamentale del processo di progettazione e sviluppo del prodotto stesso, rappresenta un viaggio fuori dall’ordinario in cui forme, colori e materiali prendono vita. Senza paragoni ingenerosi la nostra ambizione sarebbe quella di essere un po’ come una piccola Apple, cioè riuscire a rendere ironici, colorati e giocosi prodotti di utilizzo quotidiano e rivestirli di un contenuto giocoso che funziona sempre in ogni contesto, specialmente oggi dove abbiamo assoluto bisogno di riprendere a sorridere!
Versatilità di creazioni che sposano la bellezza estetica con la funzionalità. È questo il segreto del successo?
I prodotti Campo Marzio incarnano perfettamente lo spirito di questi tempi, questo cambio di atteggiamenti del consumatore in cui la distanza fra i diversi ambiti della vita si sono ammorbiditi e tutti noi sperimentiamo quello che si definisce bleisure. Campo Marzio si posiziona perfettamente in questo crocevia di cambiamenti che stiamo vivendo e poiché non ci collochiamo nel segmento lusso, bensì in quello premium, mi piace immaginare di essere un prodotto aspirazionale per una donna più giovane cosi come diventare “Your Best Second Choice” per un target alto.
Puntiamo a proporre un prodotto accessibile, colorato che ti aiuta a migliorare l’umore, che può essere sia un regalo sia un gesto di auto gratificazione per sé stessi, che va benissimo per una passeggiata al parco, una giornata di scuola o una session di shopping in Place-Vendôme. Mi auguro presto torneremo alla nostra normalità dove i nostri prodotti ci accompagneranno durante tutta la giornata dalle riunioni di lavoro fino all’aperitivo o alla cena.
Cosa si intende in Campo Marzio per Progetti Speciali?
Campo Marzio rappresenta da sempre i valori dell’arte e delle tradizioni italiane e per noi è sempre stato importante sostenere progetti speciali legati al mondo della cultura, evidenziare il forte legame con Roma, nostra città di appartenenza. Questa sensibilità̀ creativa di Campo Marzio e la costante dedizione nella ricerca e nello sviluppo di proposte inedite è parte fondamentale della nostra filosofia aziendale. Da questi presupposti nascono e si sviluppano i progetti speciali che riguardano la creazione di un prodotto unico o di una capsule collection esclusiva, in cui si fondono tutte le conoscenze e i valori che Campo Marzio ha acquisito nel corso degli anni. Tra i progetti speciali legati alle nostre prestigiose collaborazioni ricordiamo solo per citarne alcune: Musei Vaticani e Pininfarina. Con i Musei Vaticani abbiamo realizzato una collezione di penne ispirate dai colori del Beato Angelico negli affreschi della cappella Niccolina, gioiello nascosto dei Musei stessi. Con Pininfarina abbiamo invece realizzato una capsule in cobranding di accessori come zaini e borsoni, con dettagli che richiamo sempre il nostro stile e la forza del nostro colore.
Il claim “the colour of extraordinary” è stato scelto perché il colore diventi il richiamo immediato del target che vi si identifica?
Si i colori sono da sempre la luce guida delle collezioni di Campo Marzio, e continuano ad essere un nostro marchio distintivo. Direi non solo i colori in sé ma l’accostamento tra le nuance e l’uso della luce, fattori tra di loro profondamente legati e che fanno la differenza rendendo extra – ordinario ogni singolo prodotto.
La creatività di Campo Marzio è espressione di quell’estro, di quel gesto folle tutta italiano che tutti ci invidiano, e il nostro desiderio è quello di dimostrare la “straordinaria” versatilità dei nostri prodotti e di rendere Campo Marzio portavoce di un messaggio di colore, brio, contemporaneità e stile italiano.
Lei ha un lungo percorso nel lusso, prima in Bulgari poi in Damiani. Un carattere distintivo che certamente sta caratterizzando il rinnovamento strategico di Campo Marzio. Cosa porta delle sue esperienze, oltre al know-how specifico, in questa nuova e, immagino, avvincente sfida da perseguire?
Ho un passato di lunga esperienza in aziende luxury che da sempre hanno rappresentato l’italianità all’estero, cosi come lo rappresenta Campo Marzio oggi, nonostante un segmento di mercato differente, posso affermare che non si tratta poi di una realtà così distante dalle altre.
Per fare un esempio Bulgari e Campo Marzio sono entrambe aziende fortemente radicate nel territorio romano, nate nel secondo dopo guerra in vie poco distanti l’una dell’altra nel centro di Roma.
Entrambe sono realtà artigiane di alta qualità manifatturiera, dal design italiano e dalla capacità di far sognare il consumatore con un una grandissima creatività a livello mondiale.