Caro prezzo pausa pranzo? 5 start up aiutano a mangiare sano e spendere meno

caro pausa pranzo

Pausa pranzo, un momento in cui si dovrebbe, e sottolineiamo dovrebbe, staccare dal lavoro per un’ora dedicandosi a sé stessi e a mangiare per ricaricare le batterie.

Purtroppo, spesso non è facile pranzare in modo sano, ma si è costretti al classico panino, ad un’insalata o, magari un menù economico in un bar vicino al proprio ufficio.

Questo può comportare problemi alla lunga dal punto di vista della salute o portare carenze alimentari importanti che possono pregiudicare il benessere del nostro fisico. Altro aspetto da considerare è il caro prezzo per la pausa pranzo.

Infatti, ci si ritrova sempre più spesso a pagare per un semplice panino, non certo il massimo dal punto di vista della salute, quanto un menù completo di qualche anno fa. Secondo un sondaggio condotto da ACmakers per Altroconsumo su mille lavoratori dipendenti, infatti, il costo medio di un pasto in pausa pranzo è pari a 9,40 euro al giorno – +0,90 euro rispetto al 2021 – un vero e proprio salasso che può arrivare a pesare oltre 2.100 euro sullo stipendio annuale di ogni lavoratore. Più di un intervistato ha dichiarato di spendere dai 6 ai 9 euro, ma tra chi ha risposto sono molti coloro che hanno dichiarato di spendere dai 9 ai 12 euro e uno su quattro addirittura tra i 12 e i 20 euro. 

Per aiutare a risolvere questo problema, ci sono ora una serie di start up che offrono soluzioni economiche ed equilibrate che permettono ai lavoratori di poter pranzare in maniera sana, sostenibile e a prezzi calmierati. Ecco quali sono.

Le start up per risparmiare in pausa pranzo e mangiare sano

Planeat.eco è una start-up contro lo spreco alimentare fondata nel 2020 da Nicola Lamberti. La particolarità? Offre piatti pronti, sani e bilanciati a prezzi democratici. Planeat.eco ha lanciato sul mercato un’offerta di piatti pronti, sostenibili e di qualità a prezzi accessibili e democratici ideali per la pausa pranzo. Nella stessa ottica si possono acquistare kit di ricette con ingredienti porzionati, lavati e dosati pronti da cucinare, realizzati entro le 18 ore precedenti in ottica zero waste. Grazie al modello Planeat, un buono pasto da 7 euro consente di ricevere in ufficio un piatto di riso venere con verdure e una tartare di gamberi o una lasagna fatta in casa e una porzione di arrosto. 

Foorban è una start-up attiva in Lombardia e a Roma che non ha uno spazio aperto ad eventuali avventori ma permette alle aziende di acquistare un servizio sostitutivo alla classica mensa. In poche parole, Foorban elabora menu sani e di stagione, capaci di soddisfare le diverse esigenze alimentari e porta direttamente i suoi piatti pronti sui luoghi di lavoro. Esiste anche la versione Foorban Fridge, che permette di installare un frigorifero con il quale si possono acquistare prodotti a qualsiasi ora della giornata attraverso un’app, che serve anche a verificare i piatti disponibili, pagando tutto tramite smartphone.

Babaco Market è un e-grocery che vende frutta e verdura dall’aspetto non perfetto, ma dalla qualità ottima. Anche questa start-up è focalizzata sulla lotta allo spreco alimentare promuovendo il consumo di frutta e verdura “brutta ma buona” venduta a prezzi molto più contenuti della media di mercato, salvando dal cestino degli alimenti che finirebbero per essere sprecati e buttati. Con Babaco è possibile acquistare delle box con frutta e verdura di stagione in abbonamento settimanale o quindicinale.

ToGoodToGo è forse una delle start-up più conosciute in Italia per la lotta allo spreco alimentare. Il funzionamento è molto semplice: supermercati, bar, ristoranti, hotel e forni iscrivendosi possono vendere tramite la app di TooGoodToGo delle box realizzate con una selezione di prodotti rimasti invenduti, salvandoli dall’essere inesorabilmente buttati a fine giornata. Gli utenti possono monitorare queste offerte e acquistare le box a prezzi ridotti.

Nutribees, permette di ideare e acquistare piatti sani e bilanciati basati su un test nutrizionale personalizzato. Una volta compilato il test, uno chef elabora le proposte più adatte al client e un menù settimanale completo che può essere acquistato in blocco e che verrà consegnato direttamente a casa propria o in ufficio.