Arredo e Design Ufficio

Una categoria nella quale potrete trovare indicazioni ed informazioni utili e tendenze su mobili per ufficio e non solo. Scrivanie, sedie, ma anche gli accessori per l’ufficio che non possono mancare nella sede di un’azienda o di un professionista che si rispetti. Dall’arredamento classico a quello più moderno, vi sveliamo le tendenze di design più in voga del momento, per rendere accogliente il vostro ufficio, che deve rappresentare il biglietto da visita per i clienti che vengono a farvi visita. Un occhio di riguardo lo rivolgiamo alla scrivania da ufficio che deve avere caratteristiche in grado di rispecchiare il vostro essere manager e uomo d’affari. Grandi marchi dell’arredamento da ufficio e utili consigli su come arredarlo, ma anche suggerimenti per creare un ambiente positivo!

Smart working: ecco come arredare lo studio come fosse un ufficio 

Dal 2020, periodo della pandemia, è esploso il fenomeno dello smart working, ovvero la possibilità di lavorare da casa, svolgendo esattamente le stesse mansioni e ricevendo la stessa paga. 

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Manager in cucina: perché il forno ventilato è il miglior alleato per il successo

In un mondo frenetico dove il tempo è un bene prezioso, molti manager che staccano la spina e si concedono una vacanza trovano rifugio e relax nella cucina. La cucina non è solo un’arte, ma anche una scienza, e come ogni buon manager sa, la precisione e l’organizzazione sono fondamentali per ottenere risultati eccellenti.

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Come arredare la zona giorno della casa nel segno del design

La zona giorno è la più vissuta della casa nonché quella di dimensioni più importanti. Arredarla nel segno del design, scegliendo complementi d’arredo pratici, funzionali e belli, si rivela qualcosa capace di fare la differenza e perciò di fondamentale importanza: vale per i professionisti dell’arredamento come per quanti desiderano fare da sé.

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Portoni scorrevoli per garage: soluzioni innovative e personalizzabili

I portoni scorrevoli per garage rappresentano una soluzione moderna ed efficiente per garantire un accesso sicuro e comodo al proprio spazio di parcheggio.

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Tende oscuranti per l’ufficio, come effettuare una scelta di stile

Quando in ballo c’è la progettazione del proprio ufficio si dà importanza a molti aspetti legati all’estetica e allo stile. La ragione è semplice, il luogo di lavoro è un luogo in cui spesso si trascorre più tempo, pertanto bisogna ricercare il massimo confort.

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Dove fare un meeting a Milano? Scopri come affittare facilmente la sala riunioni perfetta per te

Forse una cosa che non immaginavi è che essere un buon manager passa anche da azioni piccole e apparentemente di secondaria importanza come organizzare meeting perfetti, a cui tutti possano partecipare in maniera efficace e confortevole. Come riuscirci è questione complessa e che richiede di prendere in considerazione una serie di fattori diversi: di che tipo di riunione si tratta, chi parteciperà, quali sono i risultati da raggiungere e via di questo passo. Senza la pretesa che sia esaustiva, quella che segue è una breve guida a come scegliere le location per i meeting: un aspetto spesso sottovalutato, anche da chi ne organizza numerosi durante l’anno. 

La buona e la cattiva notizia insieme è che provando a googlare sala riunioni Milano si ottengono migliaia di risultati: cercare una location per gli eventi aziendali a Milano richiede, non a caso, tempo e di conoscere com’è fatta la città e quali sono le abitudini di chi la frequenta per lavoro. 

Sala riunioni a Milano: come scegliere quella giusta per le proprie esigenze

Sulle ragioni perché organizzare una riunione nel capoluogo lombardo e non in qualsiasi altra città non c’è molto da discutere: con le sue oltre 300mila imprese Milano è il cuore pulsante dell’economia italiana, oltre a essere per ragioni geografiche anche meglio collegata con l’Europa e l’estero. Uno dei primi aspetti da prendere in considerazione quando si sta valutando l’affitto di una sala riunioni a Milano è, così, quanto la struttura in questione sia facilmente raggiungibile con mezzi e, cioè, la presenza nelle vicinanze di stazioni, fermate della metro o degli autobus, stazionamenti dei taxi. 

Le dimensioni della location in rapporto al numero dei partecipanti vengono immediatamente dopo: spesso se si sceglie di organizzare un meeting fuori dalla propria sede e dai propri locali aziendali è, del resto, perché non si ha qui lo spazio necessario per accogliere tutte le persone che devono partecipare alla riunione. Le misure anticontagio durante il Covid hanno reso, per altro, mediamente meno gradevoli luoghi affollati e situazioni da calca: meglio assicurarsi, insomma, che nella propria sala riunioni ci sia spazio per tutti e tutti possano avere i propri spazi. 

Non meno importante è verificare che la location abbia l’equipaggiamento tecnico di cui si ha bisogno. Sedie, un tavolo, un proiettore, una connessione WiFi sono le dotazioni minime garantite da qualunque sala riunioni ma non sempre bastano. Se durante la riunione dovrà essere presentato il prototipo di un nuovo prodotto potrebbero servire, per esempio, macchinari e attrezzi ad hoc: la soluzione più facile è in questo caso accordarsi con chi gestisce la struttura per portare personalmente in anticipo tutto ciò di cui si necessita. 

Un’area relax o un piccolo punto ristoro possono essere un punto in più a favore della location soprattutto per riunioni lunghe, se è previsto un coffee break o se si vuole offrire ai partecipanti un breve pranzo dopo la riunione. Se affitti una sala riunioni in hotel – e a Milano le alternative non mancano – puoi trasformare anche questi momenti di pausa in esperienze uniche, grazie a cucine stellate e internazionali. 

Se già sai che qualcuno parteciperà in remoto alla tua riunione o vuoi dare l’opportunità di farlo, assicurati infine che la struttura offra la possibilità di allestire anche una sala riunioni virtuale: realtà all’avanguardia, come i numerosi coworking con area meeting presenti a Milano, lo fanno. 

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Aprire un ristorante: quanto costa e come farlo

Studi recenti (rapporto FIPE 2019) rivelano che dopo un anno dall’apertura del ristorante, il 25% dei locali chiude, a distanza di 3 anni chiude un locale su due e dopo 5 anni il ciclo di vita di un ristorante termina con la chiusura del 57% dei locali di ristorazione. Perché accade ciò? Perché a monte manca un reale calcolo dei costi e della fattibilità. Spesso si decide di aprire un ristorante sull’onda dell’entusiasmo, perché ci si reputa bravi a cucinare o si può contare su uno staff valido e un bel locale attraente. Spesso, però, ci si scontra con la realtà dei conti sbagliati, delle sottovalutazioni di alcuni aspetti fiscali, burocratici e sanitari, sulla scelta sbagliata della posizione, sulla mancanza di marketing e promozione, sulla scelta sbagliata delle attrezzature a cui si può ovviare cominciando con il consultare il catalogo di Ristoattrezzature dove trovare la soluzione migliore per le proprie esigenze.

Quali sono gli elementi da non sottovalutare nella decisione di aprire un ristorante

La prima cosa da considerare è la ricerca di una buona idea e su di essa avere le idee molto chiare in materia di permessi, costi delle attrezzature, bilanci, ricerca dei fornitori. Bisogna valutare bene il tipo di clientela al quale rivolgersi e che tipo di cibo servire (per vegetariani, vegani, celiaci, intolleranti o universale, macrobiotica, etnica…). La curiosità e la voglia di fare è importante unita a una buona dose di conoscenze enogastronomiche, esperienza personale e abilità amministrativa.

Il primo punto, quindi, è l’analisi e lo studio di fattibilità. La ricerca di un’idea innovativa, che sia il logo dell’insegna, o il saluto di benvenuto da rivolgere ai clienti. L’importante è che dall’analisi emerga l’esistenza di un mercato potenziale con dati a supporto. Tra le opzioni non si esclude la possibilità di agganciarsi a un Franchising in cui viene già proposto un modello commerciale di successo da applicare alla propria idea di locale. Il vantaggio del franchising, da una parte, è quello di ricevere tutto il necessario e l’assistenza fiscale per partire con l’attività: marchio, attrezzature, menù collaudato, allestimento. Ma anche il franchising può essere un rischio in mancanza di una valida valutazione dell’attività e del luogo in cui aprire il ristorante.

Dopo lo studio, serve mettere nero su bianco tutto il progetto attraverso il business plan. Quest’ultimo è il perno del progetto; è lo strumento attraverso il quale illustrare ogni dettaglio dell’idea: il programma imprenditoriale, i punti di forza e debolezza, l’analisi dei costi, la clientela target, il tipo di cibo da somministrare, le richieste e le licenze necessarie, come approntare i costi del personale, dei fornitori, i pagamenti, le previsioni di guadagno nel breve, medio e lungo termine, le spese, la mission e la vision, la burocrazia, l’acquisto delle attrezzature e dei materiali, le certificazioni, le qualifiche e l’esperienza messa in campo, il costo dei professionisti terzi di riferimento (commercialista, avvocato, cuochi), il capitale di partenza: insomma un vero e proprio bilancio e un vero e proprio progetto imprenditoriale da sviluppare in ogni dettaglio.

Il marketing, la chiave del successo

Quando si riesce ad aprire un ristorante, non bisogna lasciarlo a sé stesso. Il vero impegno comincia ora con la promozione e il marketing per far conoscere in meno tempo possibile la propria esistenza. La campagna promozionale si basa su un piano di marketing che deve essere già stato contemplato nel business plan e che abbia già valutato la presenza dei competitors nella zona di apertura del locale. Tutti i mezzi promozionali sono validi dal tradizionale volantino da distribuire in strada, al passaparola, all’uso contemporaneo dei social media, offerte promozionali, buoni sconti, regali, una grande festa di inaugurazione. Tutto serve per attirare l’attenzione sul proprio locale e per mantenerla serve poi la buona proposta gastronomica, la fiducia e la simpatia.

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Sicurezza e comodità di una serranda automatica

Quando si tratta di una porta per garage, numerose sono le soluzioni offerte dal mercato, ed orientarsi trovando la più efficace per le proprie esigenze non è mai scontato.

Tra porte avvolgibili, basculanti, scorrevoli verticali e orizzontali, manuali o automatiche, risulta davvero difficile comprendere ogni differenza tecnica e prevedere la scelta migliore in termini di estetica, funzionalità, costi e manutenzione.

Capitolo costi: anche questo è un tema che, ovviamente, risulta caro alla maggior parte delle persone.
Se in passato le soluzioni automatiche e scorrevoli erano un investimento non alla portata di tutti, oggi la situazione è cambiata in maniera importante ed i prezzi delle serrande scorrevoli laterali, ad esempio, risultano tranquillamente accessibili.

Nel corso degli anni, tuttavia, le serrande scorrevoli automatiche si sono imposte come la soluzione regina del mercato.

Queste soluzioni infatti presentano innumerevoli vantaggi che andremo a scoprire nel corso di questo articolo.

Una soluzione salvaspazio 

Le porte per garage scorrevoli laterali presentano un vantaggio di tutto rispetto se comparate, ad esempio, alle tradizionali basculanti.

Queste porte infatti risultano sì molto pratiche, ma tanto in fase di apertura quanto di chiusura vanno ad occupare lo spazio antistante al garage.

Risultato: è impossibile parcheggiare la macchina o qualsiasi altro mezzo esattamente di fronte la porta. Con una situazione che diventa addirittura pericolosa nel caso delle porte automatiche: infatti in questo caso è facile attuarle distrattamente con il telecomando mentre, magari, un bambino sta giocando proprio davanti al garage.

Con le porte scorrevoli laterali, la sicurezza è ai massimi livelli: infatti questa soluzione non ingombra nessuno spazio davanti al garage, e un efficiente sistema di fotocellule rileva la presenza di persone o animali sulla corsa del garage, così da interromperne il funzionamento per evitare incidenti di sorta.

Ma il vero vantaggio di questa soluzione è anche costituito dalla sua natura salvaspazio. Infatti scorrendo lateralmente, la porta elimina ogni ingombro del soffitto, su cui è a tutti gli effetti possibile realizzare soppalcature per sfruttare la verticalità del garage.

Perfette per chi ha una moto

Per tutti quelli tra voi che hanno una moto, quanti si sono trovati ad arrivare a casa stanchi dopo una giornata di lavoro e aspettare la completa apertura del portone prima di parcheggiare la moto in garage?

Tutto questo è un lontano ricordo con la porta scorrevole laterale per il garage.
Questa soluzione permette infatti di aprire la porta solo quanto serve o, nel caso delle varianti automatiche, di entrare in garage con la moto poco dopo aver azionato la porta.

Una praticità naturalmente sconosciuta ai modelli avvolgibili o basculanti, che fa delle scorrevoli laterali la scelta perfetta per gli amanti delle due ruote.

Completamente personalizzabili

Le porte scorrevoli laterali risultano infine completamente personalizzabili nei materiali e nel look, per realizzare versioni uniche in grado di coordinarsi perfettamente alla propria abitazione.

Non solo estetica, comunque. In queste porte è infatti possibile inserire punti luce in plexiglass, una soluzione che permette di aumentare notevolmente la luminosità del garage abbattendo al tempo stesso i consumi per l’illuminazione artificiale e, di conseguenza, i costi.

Sistema Facile, Azienda leader nella produzione di porte scorrevoli laterali

Da anni attiva nella produzione di porte per garage di alta qualità, Sistema Facile realizza porte scorrevoli laterali dal design particolarmente curato e dalla resistenza ottima in grado di garantire un’efficienza prolungata nel corso degli anni.

I materiali utilizzati variano dai laminati al finto legno, passando per l’alluminio e il pvc, così da offrire sempre una soluzione personalizzabile non solo nei colori.

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L’ufficio, il regno di manager e imprenditori

Il lavoro occupa gran parte della vita di un uomo: dati alla mano, ciascuno gli dedica minimo 8 ore al giorno, eccezion fatta per i week-end. Minimo perché ci sono ruoli che possono assorbire ancora più tempo e chi li ricopre deve farsi trovare reperibile anche al di fuori dei canonici orari lavorativi che scandiscono l’esistenza degli altri lavoratori. Lo sanno bene manager e imprenditori per esempio, che trascorrono tantissime ore dentro il loro ufficio, soprattutto a causa delle grandi responsabilità di cui si fanno carico e gli innumerevoli aspetti a cui devono prestare attenzione durante lo svolgimento delle loro mansioni. 

È per questo che operare in un ufficio quanto più possibile accogliente e confortevole rappresenta un aspetto imprescindibile. Per renderlo tale, bisognerà scegliere arredi pratici senza rinunciare all’eleganza che solo pezzi pregiati di design possono assicurare. Comodità e funzionalità, ma anche estetica, sono gli elementi che non devono mancare nell’ambiente di lavoro di manager e imprenditori, tutte caratteristiche che contribuiscono a renderli ancor più performanti per il bene dell’impresa.

Ufficio direzionale, cosa lo caratterizza

Trattandosi di ruoli collocati nei punti più alti dell’organigramma aziendale, manager e imprenditori dovranno disporre di un ufficio in grado di rispecchiarli, per cui necessiteranno di arredi importanti e rappresentativi. Non solo: questo è lo spazio dove l’immagine dell’azienda deve essere veicolata con più forza. A colpo d’occhio, a prescindere dallo stile, l’arredamento per ufficio dovrà suscitare idee di grandezza e sfarzosità, quindi largo a mobili dalle dimensioni importanti e costruiti con materiali ricercati. Manager e imprenditori tendono a optare per pezzi che sappiano esprimere personalità, ma anche professionalità e autorevolezza. Visto che spesso queste figure si ritrovano a lavorare anche di sera, la giusta illuminazione in ufficio non può mancare, così da non affaticare la vista lavorando al pc ed evitare fastidiosi mal di testa, che minerebbero la produttività. Senza dimenticare una sedia ergonomica, su cui poter stare per ore ed ore senza riscontrare problematiche a livello fisico.

Se la volontà è quella di far percepire lo spazio come appositamente pensato per l’azienda, ci sono mobili per ufficio che più di altri rendono alla perfezione questa sensazione: quelli su misura. 

Ufficio open space: la chiave della comunicazione

La modernità e le nuove metodologie di lavoro emerse hanno influenzato anche l’arredo ufficio: la possibilità di creare ambienti versatili che sappiano all’occorrenza trasformarsi in base agli usi che se ne fanno è ormai diventato un must. E qui entra in gioco il concetto di open space, modello di ufficio ma anche un modo di concepire il lavoro basato sull’approccio di ‘abbattere le pareti’, in tutti i sensi. Anche le gerarchie, tanto che manager e imprenditori possono arrivare a interfacciarsi con dipendenti e clienti nello stesso spazio durante l’intera giornata lavorativa. Ciò non significa non avere più una postazione precisa, ma renderla più aperta alla comunicatività anche attraverso l’architettura scelta. Creare un ufficio separato solo da una grande vetrata dal resto degli spazi adibiti ai dipendenti, per esempio, li invoglierà a interfacciarsi più frequentemente con le figure collocate più in alto nell’organigramma, contribuendo a far circolare le idee in tutta la struttura aziendale e sottoponendo eventuali problematiche presenti con maggiore tempestività. Un ufficio open space riesce a creare un contesto condiviso, in cui tutti hanno accesso alle informazioni ed è possibile ricevere feedback diretti.

Elementi d’arredo moderni: funzionalità e design al primo posto

Lo stile d’arredo più congeniale per open-space e uffici direzionali è quello moderno. In generale per comporlo si scelgono mobili di design contraddistinti da linee semplici e colori sobri. Sicuramente non può mancare una scrivania spaziosa che sappia attirare immediatamente l’attenzione di chi entra nella stanza, abbinata a un mobiletto di servizio in cui il manager o l’imprenditore potranno inserire tutto il necessario per lavorare, così da non lasciare disordine sul ripiano nel caso in cui si debbano ricevere clienti o dipendenti. Dietro la scrivania, una sedia ergonomica capace di far assumere durante ogni minimo spostamento la postura corretta. Scaffali e librerie lungo le pareti, ma senza esagerare, per ospitare documenti, cancelleria e oggetti vari, rigorosamente disposti secondo un preciso ordine per trovare con facilità ciò che all’occorrenza serve e per trasmettere un piglio di serietà. L’arredo moderno è indubbiamente elegante, ma gli si può dare un tocco di personalità con quadri, tappeti e soprammobili estrosi, in contrasto con la continenza dell’arredo principale. Tra questi le immancabili lampade, sia sulla scrivania che in altri punti strategici dell’ufficio, per valorizzarne l’estetica ma anche per consentire al lavoratore di svolgere le sue funzioni al meglio. 

Negli uffici di manager e imprenditori non manca mai uno spazio per le riunioni, per questo un’area della stanza può essere dedicata proprio a questo momento aziendale, con un tavolo abbastanza grande per ospitare tutti i presenti, con al centro alloggi per le prese elettriche e di rete in modo tale che chiunque possa collegarvi il proprio pc: un ufficio moderno può definirsi tale solo se dimostra di riuscire a stare al passo con i tempi.

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Benessere e produttività: come scegliere le attrezzature per un’officina efficiente

Sentirsi in un ambiente confortevole è un incentivo anche a lavorare bene. Numerose ricerche hanno dimostrato la stretta connessione tra il benessere dei lavoratori e la produttività all’interno di un’azienda, con il primo fattore che influenza profondamente il secondo.

Lo stesso concetto vale anche in officina, dove l’eliminazione dei rischi per la salute fisica e mentale aumenta la qualità e la quantità della produzione. L’arredamento, in questo senso, ricopre un ruolo fondamentale nel migliorare il benessere all’interno di un’azienda, motivo per cui le caratteristiche principali per la scelta degli elementi sono legati alla sicurezza e all’ergonomia.

L’ergonomia alla base della scelta delle attrezzature dell’officina

Ogni contesto lavorativo ha caratteristiche differenti ed è per questo motivo che la scelta degli elementi che lo compongono deve rispondere in maniera esatta alle necessità dell’utente: proprio questa è l’idea che sta alla base del concetto di ergonomia, ed è lo stesso che Fami, azienda leader nel settore, ha fatto completamente suo, mettendolo al centro della propria filosofia, e proponendo arredi industriali in grado di soddisfare le esigenze specifiche di ogni realtà, personalizzabili in ogni dettaglio.

Le attrezzature di un’officina devono rispondere a standard che tengano conto delle caratteristiche anatomiche e antropometriche dell’utente finale, così come l’organizzazione degli spazi del luogo di lavoro e di tutto ciò che deve essere presente all’interno. La tecnologia deve interagire in modo simbiotico con gli esseri umani, ed è per questo che Fami Srl lavora per proporre strumenti comodi e sicuri: solo in questo modo si rende un ambiente professionale più sicuro, più vivibile ed allo stesso tempo più produttivo.

L’importanza di un banco ergonomico su misura

Il primo elemento immancabile all’interno di un’officina è sicuramente il banco da lavoro: non si tratta di una semplice scrivania sulla quale poggiare l’attrezzatura, ma va considerato un vero e proprio reparto di produzione industriale. La scelta di un suppellettile personalizzato e personalizzabile in questo caso può aiutare ad aumentare l’efficienza all’interno del luogo di lavoro. 

Innanzitutto, l’altezza regolabile è importante per permettere a chiunque di lavorare secondo le proprie caratteristiche fisiche, riducendo sforzi superflui; abbassare e alzare il piano nel modo più semplice aiuta ad evitare inutili perdite di tempo.

A seconda delle attività da svolgere si deve poi scegliere se utilizzare un piano di lavoro in legno oppure in acciaio: se ad esempio serve un tavolo sul quale martellare, il legno assorbirà meglio i colpi; viceversa, per lavori di precisione, come montaggio è consigliabile una superficie liscia e quindi si predilige l’acciaio.

Scegliere in base agli strumenti utilizzati

Gli strumenti che fanno parte del lavoro devono essere riposti in maniera ordinata per averli sempre a portata di mano, motivo per cui la personalizzazione degli elementi di arredo deve tenere conto anche di questo fattore. 

Si parte dalla cassettiera che ha lo scopo di ordinare attrezzature meno utilizzate, per poi passare ai pannelli portautensili che possono essere di diverso tipo e corredati di elementi come mensole e ganci, così da migliorare e aumentare la funzionalità e la capacità di stoccaggio.

Un piano di lavoro perfetto deve inoltre essere dotato di un sistema di illuminazione e quindi è doveroso scegliere un banco da lavoro provvisto di canalette elettrificate e lampade LED. Altri accessori che possono essere associati a seconda dell’attività sono ad esempio i porta rotoli o i porta bombolette.

Armadi, mensole e scaffali: tra comfort e sicurezza

I ripiani dove riporre le proprie attrezzature svolgono un ruolo delicato all’interno di un ambiente di lavoro: la gestione degli spazi e dell’ordine permette infatti di operare in maniera ottimale, riducendo lo stress e le perdite di tempo inutili.

Anche in questo caso, le opzioni variano a seconda delle esigenze e soprattutto della superficie a disposizione all’interno dell’officina. L’apertura scorrevole di un armadio, per esempio, può essere più efficiente scorrevole in un contesto, mentre in un altro può essere più utile un sistema a battente, così da utilizzare i piani delle ante anche per riporre attrezzature di vario tipo. 

Se invece si preferisce una maggiore versatilità, potrebbe essere consigliabile una scaffalatura industriale, da personalizzare con accessori specifici per la gestione e la movimentazione delle attrezzature.

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Ristrutturazione chiavi in mano, quando l’architetto è anche “manager”

La ristrutturazione di una casa è un intervento che richiede un investimento economico importante che coinvolge diverse professionalità, ognuna delle quali partecipa ad una fase del progetto. Per coordinare il tutto e procedere senza impedimenti al lavoro, è fondamentale affidarsi ad un architetto “manager”, in grado di dialogare con tutte le parti coinvolte e di coordinare ogni azione. 

Dalla progettazione alla realizzazione del documento SCIA per la ristrutturazione, che segna l’inizio dei lavori, sino al completamento del progetto, è infatti importante controllare che tutto sia in regola per evitare ritardi, sanzioni o risultati ben lontani da quello che si era immaginato. 

Tutto questo si racchiude in una formula ormai consolidata che si chiama ristrutturazione chiavi in mano e che assicura al cliente la consegna dell’abitazione, oggetto della ristrutturazione, pronta all’uso e con tutte le pratiche in regola. 

Vedremo insieme come si realizza una progetto di questo tipo e quali sono le caratteristiche che deve avere l’unico interlocutore che parlerà con il cliente, al quale spetta il compito di gestire le pratiche burocratiche, di verificare la corretta esecuzione dei lavori di cantiere e di consegnare nei tempi stabiliti il progetto. 

Ristrutturazione chiavi in mano: cos’è e come funziona


Quando si parla del servizio di ristrutturazione chiavi in mano per un’abitazione si intende la realizzazione di un progetto di ristrutturazione completo che vede come unico interlocutore con il committente una figura professionale, solitamente un architetto, che si occuperà di ogni fase del progetto, contattando il cliente solo in caso di necessità e con l’obiettivo di consegnare il lavoro completo e coerente con le indicazioni date in fase di progettazione.

Nella scelta dell’azienda che si occupa della ristrutturazione è fondamentale fare attenzione al metodo d’azione, stabilendo fin da subito costi e tempi. Le aziende con un’esperienza consolidata nel settore proporranno un progetto chiavi in mano che parte innanzitutto da un incontro conoscitivo e un sopralluogo per ascoltare le esigenze del cliente, concordare il budget e valutare le eventuali opportunità di risparmio grazie all’utilizzo dei bonus casa prorogati anche nel 2022. 

Dopo aver raccolto tutte le informazioni si passa all’elaborazione di un preventivo, che l’architetto manager curerà in ogni sua parte mettendo in evidenza i tempi di ogni lavoro e i costi.
Se le parti si accordano in ogni termine si procede con l’inizio dei lavori e, se non ci sono intoppi, l’unico interlocutore e il cliente si vedranno per la consegna finale del lavoro. Impostata in questo modo la ristrutturazione chiavi in mano è un vantaggio per tutti, perché si ha la certezza di eseguire l’intervento con professionalità e di realizzarlo senza il pericolo di aver omesso qualcosa o dimenticato un importante procedimento. 

Il ruolo dell’architetto nelle ristrutturazioni chiavi in mano 

L’architetto che si occupa di ristrutturazioni chiavi in mano, oltre ad avere le competenze tecniche per progettare la suddivisione degli spazi e degli arredi, possiede anche le conoscenze necessarie in ambito legale e burocratico che riguardano il settore dell’edilizia. Dovrà infatti gestire la parte relativa alla compilazione e alla consegna dei documenti necessari per avere tutte le autorizzazioni, seguire le procedure obbligatorie per richiedere le agevolazioni fiscali e dovrà anche coordinare i team di lavoro coinvolti che si occuperanno di realizzare gli ambienti, installare e collaudare gli impianti e collocare gli elementi d’arredo come previsto dal progetto.
Un ruolo molto importante che richiede anche ottime capacità comunicative, tanta intraprendenza ed empatia per rispondere alle richieste dei clienti. 

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FUSA Expo, a ottobre la fiera dell’arredo ufficio e degli ambienti di lavoro

Dopo l’edizione del 2021, la prima in assoluto, torna alla Fiera di Brescia FUSA Expo evento dedicato al design e ai servizi per arredo ufficio e ambienti da lavoro, organizzato da Area Fiera.

Se avete in mente di rinnovare il vostro ufficio o aprirne uno nuovo, dal 13 al 15 ottobre, a Brixia Forum, potrete trovare tante idee su come arredare il vostro quartier generale. L’obiettivo di Fusa Expo è dar voce a tutto ciò che ogni singola azienda utilizza indipendentemente dal settore specifico di appartenenza.

“Sarà un’edizione importante”, dichiara Mauro Grandi, Direttore di Area Fiera. “FUSA Expo è un evento imperdibile perché consente di avere uno sguardo su tutte le novità, e sono molte, che riguardano i servizi e le forniture del fare impresa. In particolare il mercato è rapidissimo e particolarmente brillante per le soluzioni che riguardano la sostenibilità e l’innovazione digitale, ambiti fondamentali nelle moderne attività e nei quali il miglioramento delle prestazioni è all’ordine del giorno”.

Dall’internazionalizzazione come leva per lo sviluppo economico, alla creazione di nuovi modelli di business per aumentare la produttività degli impianti e migliorare la qualità dei prodotti; dalla gestione dei processi aziendali all’arte della “call to action”: questi sono solo alcuni dei temi che l’evento lombardo proporrà ai suoi visitatori nell’edizione 2022.

Sono previsti poi workshop dedicati al mondo dell’imprenditoria, con argomenti importanti da affrontare come diritti morali e patrimoniali e brevetti. Inoltre, verrà presentato il Mind Mapping, lo strumento creato dallo psicologo inglese Tony Buzan che viene usato da milioni di persone nel mondo da studenti a professionisti per migliorare la memoria, essere più creativi e divertirsi mentre si lavora o studia. Si parlerà anche di PATENT BOX, nuovo regime fiscale introdotto all’inizio del 2020. 

Una novità importante per FUSA Expo 2022

Una delle iniziative più significative sarà anche il Career District, spin-off di FUSA EXPO dedicato alla Human Research e al Recruiting, che metterà in connessione domanda e offerta di lavoro e sarà l’occasione per conoscere di persona nuovi talenti da inserire nel proprio organico aziendale.

“Gli imprenditori cercano sempre più personale altamente qualificato” spiega Mauro Grandi. “E le difficoltà di reperimento sono anche causa dello scollamento che in alcune aree del Paese si è creato tra la scuola e il mondo del lavoro. È importante mettere in comunicazione domanda ed offerta di lavoro, per questo abbiamo creato questa nuova piattaforma, sperando possa rappresentare un valido e concreto aiuto”.

“Il calendario autunnale del Brixia Forum si presenta particolarmente ricco di appuntamenti significativi e fra questi FUSA EXPO spicca certamente per originalità e novità introdotte in occasione di questa seconda edizione”, dichiara Roberto Saccone, Presidente della Camera di Commercio di Brescia. “Il mondo imprenditoriale sta attraversando una difficoltà oggettiva nel reperimento delle risorse umane necessarie alla propria attività e parallelamente a trovare le professionalità adatte allo sviluppo tecnologico che le innovazioni stanno imprimendo al mercato. Per questa ragione l’opportunità di un matching diretto fra domanda e offerta appare particolarmente interessante e utile. Le persone costituiscono un valore centrale per l’impresa, ne determinano le prestazioni e contribuiscono al suo sviluppo. Individuare e attrarre talenti oggi rappresenta certamente un vantaggio competitivo fondamentale”.