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Chronoworking, quali sono i vantaggi per chi riesce ad utilizzare questo metodo?

Chronoworking

Scegliere il proprio orario di lavoro? Roba da smartowrker oppure da liberi professionisti. Ma è anche un sogno per chi lavora dalla mattina alla sera, con orari standardizzati. 8 ore al giorno, più 1 ora o 2 di pausa pranzo: il linea generale siamo impegnati, a seconda delle esigenze e del contratto che si va a siglare. Ma come sarebbero le nostre giornate se ciascuno di noi potesse utilizzare il Chronoworking?

Cos’è il Chronoworking?

Per chi non lo sapesse, si tratta di un modello lavorativo che permette ai dipendenti di scegliere il proprio orario di lavoro sulla base del proprio ritmo biologico e sulle proprie esigenze personali.

Robert Walters Italia, leader globale nella consulenza, ricerca e selezione specializzata, ha effettuato uno studio per capire quanto questa soluzione sia gradita ai lavoratori. È stato condotto su oltre 1.700 professionisti in Italia e si evince che vi è un crescente interesse verso il chronoworking, con il 35% degli intervistati che lo definisce la politica di flessibilità lavorativa preferita.

Quali sono i vantaggi del Chronoworking

Secondo lo studio di Robert Walters Italia, il chronoworking apporta una serie di vantaggi che possono certamente portare vantaggi sia per i dipendenti che per i datori di lavoro. Ecco quali sono, in questo elenco che vi riportiamo integralmente.

  • Aumento della produttività: i dipendenti che adottano un orario di lavoro basato sul chronoworking registrano un incremento del 15% della produttività rispetto a quelli che lavoravano con un orario tradizionale 9-18.
  • Miglioramento del benessere mentale: la stessa indagine rileva che i lavoratori che seguono un orario basato sul chronoworking segnalano livelli di stress e burnout inferiori rispetto a quelli che seguono un orario tradizionale 9-18.
  • Incremento della motivazione: il 42% degli intervistati ritiene che la possibilità di scegliere il proprio orario lavorativo sia un fattore motivante. Questo senso di autonomia e responsabilità contribuisce a creare un ambiente lavorativo più positivo e coinvolgente.
  • Migliore qualità del sonno: L’11% dei partecipanti allo studio ritiene che il chronoworking possa migliorare la qualità del proprio sonno. Lavorare in orari più consoni al proprio ritmo circadiano, infatti, favorisce un sonno più ristoratore e un maggiore benessere generale.

Ma ci sono anche degli svantaggi in termini organizzativi da tenere in considerazione. Ad esempio, coordinare orari di lavoro differenti può risultare complesso. Inoltre, la flessibilità concessa dal chronoworking potrebbe richiedere un maggiore sforzo organizzativo da parte dei manager, per garantire coesione e produttività all’interno del team.

Alberto Sala, Senior Manager di Robert Walters Italia, ha commentato così i risultati dello studio: “Il chronoworking rappresenta un cambio di paradigma nel mondo del lavoro italiano, basato sulla centralità del benessere e delle esigenze individuali dei dipendenti. Non si tratta solo di flessibilità oraria, ma di un nuovo modo di concepire l’organizzazione del lavoro, che permette di massimizzare il potenziale di ogni individuo e di creare un ambiente lavorativo più produttivo e soddisfacente per tutti”.