Come rinegoziare il proprio stipendio

stipendio

Quando si parla di soldi, le trattative non sono mai facili. Eppure rinegoziare il proprio stipendio potrebbe diventare un’impresa meno temibile di quello che sembra.

Almeno secondo Michael Page, brand di PageGroup specializzato nella selezione di professionisti qualificati di middle e top management, che ha pensato alcuni consigli per gestire al meglio la situazione al momento di prendere accordi sullo stipendio durante un colloquio o rinegoziarlo con il proprio datore di lavoro.

Per comprendere meglio se il proprio stipendio è “giusto” Michael Page propone a una riflessione attraverso lo strumento Salary Checker (sul sito dell’azienda), per capire se la propria retribuzione è in linea alla media nazionale. Lo strumento di Michael Page permette di scoprire in breve tempo e attraverso poche informazioni (es. ruolo, settore e retribuzione annua lorda), se lo stipendio che si percepisce si posiziona al di sopra o al di sotto della media nazionale. Si tratta quindi di utile tool per comprendere se il proprio stipendio è adeguato o meno a quelli di pari perimetro in sei settori principali tra cui: finanza, vendite e marketing, ingegneria e produzione, petrolio e gas, digitale e nuovi.

Se la RAL dovesse essere bassa, forse è arrivato il momento di andare dal proprio responsabile e chiedere un adeguamento. Ma come fare? Ecco 5 consigli utili.

  • Avere in mente la situazione aziendale. Per poter fare una richiesta in linea con le possibilità dell’azienda è necessario conoscere la situazione finanziaria della società. Inoltre, è bene sapere se il proprio stipendio, o quello desiderato, è in linea con la retribuzione del mercato.
  • Riflettere sulle esigenze personali. Prima di effettuare una richiesta bisogna capire quale livello salariale minimo potrebbe essere soddisfacente e quale è invece la retribuzione ideale, in modo da iniziare a negoziare sempre dal valore più alto e lasciare spazio alle proposte.
  • Non solo stipendio, le altre proposte da valutare. Quando ci si trova a negoziare bisogna sempre ricordarsi che il pacchetto retributivo non si limita solo al salario. L’offerta aziendale può comprendere formazione, orari flessibili, smart working, benefit etc. Inoltre, è molto importante valutare l’esistenza di un percorso di crescita e promozione chiaro e ben delineato.
  • Il tempismo è importante. L’ideale è che sia sempre il datore di lavoro ad affrontare per primo il tema del salario. Se un intervistatore cerca di cogliere le aspettative retributive durante un colloquio è bene chiedere più dettagli legati alla potenziale posizione prima di esporsi in tal senso, in modo da poterne discutere una volta conclusa la selezione e già ricevuta un’offerta.
  • Negoziare in modo deciso ma giusto. All’interno di una negoziazione è fondamentale essere preparati e non perdere di vista i punti sostanziali della propria richiesta. Entrambe le parti auspicano alla situazione più vantaggiosa per loro e per questo motivo bisogna sempre rispettare l’interlocutore senza però mostrare indecisioni o insicurezze.