Come sviluppare l’arte del PIANO B!
Ve lo avevamo promesso nel precedente numero di Febbraio di Uomo&Manager. Siete pronti per il vostro piano B? Ecco, dunque, alcune, semplici idee che potrebbero esservi d’aiuto.
Idea n.1 – Prendere un hobby e trasformarlo in un’attività vera e propria
È la via più banale per dar vita a un business casalingo. C’è qualcosa in cui sei molto capace, in cui la gente riconosce la tua bravura? E questo qualcosa ti piace anche? Beh, forse è ora di trasformarlo in un business o in un’attività professionale.
Idea n.2 – Diventare un assistente virtuale
Ti sei mai chiesto quanti imprenditori disorganizzati e con poco tempo avrebbero bisogno di un assistente on-line? Ci sono clienti disposti a pagare per fare cose che loro non hanno tempo di fare (contabilità, postare qualcosa sul loro blog, newsletter, gestire la pagina Facebook) on-line, dal vostro computer. Imparate a creare blog, siti e negozi on-line per le piccole imprese. D’altra parte, avere una presenza web è ormai una necessità per qualsiasi azienda, ma tantissimi imprenditori non hanno né il tempo né le competenze per crearla. E sono pronti a pagare voi…
Idea n.3 – Sviluppare un business che farà risparmiare agli altri tempo, energia e/o soldi
Ci sono tantissime attività stagionali o legate a singoli eventi in cui è possibile fare soldi nei periodi di crisi. Dal giardiniere allo spazzaneve, dall’organizzatore di feste per lauree, diplomi al vero e proprio wedding planner, e molto altro ancora. Non c’è limite all’immaginazione. Se ritenete, ad esempio, di saper scrivere bene potete proporvi come ghostwriter per blog e libri.
Idea n.4 – Diventare un consulente o un ricercatore
Se amate i particolari, vi intrigano i dettagli e vi piace aiutare gli altri a trovare risposte, dovreste dar vita a un’agenzia di consulenza o di ricerca. Non è necessario essere dei super-specialisti. L’importante è sapersi muovere a sul web dove ormai si trova tutto: basta avere la pazienza di cercare. Ci sono parecchie persone che saranno pronte a pagarvi per il vostro aiuto.
Idea n.5 – C’è sempre un mercato per i tutor
Se avete gli skill e la pazienza, ci sono tanti studenti che hanno bisogno della vostra esperienza. Ma le funzioni di tutor non debbono per forza essere esercitate soltanto in campo scolastico o universitario. Ci sono tante altre attività in cui le persone hanno bisogno di essere aiutate, guidate e accompagnate: prendete ad esempio, chi viene trasferito in una nuova città, piuttosto che le persone anziane che hanno bisogno di qualcuno che li aiuti a sbrigare le pratiche della vita quotidiana. E non dimentichiamoci dei nostri amici animali: chi è impegnato (lavoro, vacanza, eccetera) o fisicamente impossibilitato a prendersi cura dei propri animali domestici, cerca disperatamente qualcuno che sia generoso, fidato e bravo nell’occuparsi degli amici a quattro zampe.
Siete ancora scettici? Proviamo ad analizzare alcune storie di persone che il piano B non l’hanno solo pensato ma anche realizzato…
Esempio n.1 – Da giornalista a produttore di cravatte
Gianni proveniva da un nucleo familiare in cui padre e nonno erano editori e giornalisti. La sua strada verso quella professione sembrava scontata: era cresciuto tra redazioni e macchine da stampa e, appena concluso il ciclo di studi, diventò giornalista. Nel frattempo, aveva maturato una passione per le cravatte su misura e aveva sviluppato un forte senso estetico. E, quando la sua professione giornalistica ebbe un periodo di prima difficoltà, iniziò a pensare di creare una linea di cravatte su misura. Con molto impegno e molta pazienza, il sogno cominciò a diventare finalmente realtà. Ora, anche le crisi sono più leggere e sapete perché? Perché Gianni è soddisfatto e felice dell’attività che svolge.
Esempio n.2 – Da impiegato delle Poste a consulente informatico ed infine a skipper.
Riccardo, dopo 17 anni alle Poste, con la liquidazione apre una piccola società di consulenza informatica che arriva a cinque dipendenti e, fra l’altro, promuove contatti internazionali per piccole e medie imprese. In quel periodo viaggia molto, dalla Cina all’Arabia Saudita. Poi il mercato si contrae e Riccardo decide ancora di cambiare e rispolvera una delle più importanti passioni della sua vita: la vela. Forte anche della sua esperienza internazionale e dei relativi contatti, prende ulteriori brevetti internazionali ed ormai fa lo skipper in giro per il mondo.
Esempio n. 3 – Da responsabile della ricerca finanziaria in una società finanziaria a titolare di una catena di gelaterie.
Christian lavorava da diversi anni a Londra, prima come analista e poi responsabile della ricerca di una importante società finanziaria. Aveva però un desiderio che non riusciva a soddisfare pur in una città grande ed importante come Londra: non riusciva mai a mangiare un buon gelato. Così, quasi per gioco, decise di aprire una sua gelateria. All’inizio era solo un hobby, per quanto impegnativo, ma poi con la crisi ed crollo dei mercati, si è dedicato totalmente alla nuova attività. Ora ha dieci gelaterie, ha vinto premi importanti e fattura bene.
Esempio n.4 – Da dentista a tempo pieno a piccolo produttore di pipe
Angelo inizia a fumare la pipa a 14 anni e, nel tempo, diventa collezionista. Frequentando fiere di settore si appassiona anche alla produzione e, dopo un corso specialistico, apre un piccolo laboratorio-vetrina che affianca ad una professione principale da dentista che lo coinvolge sempre meno, anche a causa della crisi. La produzione di pipe diventa sempre più importante sia in termini di orario che di fatturato.
Esempio n.5 – Da ingegnere ambientale a esperto di trattamenti shiatsu
Antonello è un ingegnere ambientale che, causa crisi, si dedica ad un corso di formazione ed inizia a fare trattamenti shiatsu. Fare i trattamenti rappresenta un’importante entrata aggiuntiva anche se, all’inizio neanche i suoi familiari, l’avevano accolta molto bene: non la consideravano un’attività pari a quella di ingegnere. Poi, dopo qualche tempo, visti i risultati, hanno cambiato idea. Ora, come libero professionista, passa in media tre giorni alla settimana a fare consulenze di impatto ambientale per le aziende e, nei giorni restanti, opera in uno studio facendo trattamenti shiatsu.
Conclusioni
Che dire? Credo che ora sia chiaro: il problema non è cosa ma quando. Anche se non avete ancora le idee chiare provate a progettare prima il vostro piano B, C, D. Perché diversificare è bene ma anticipare è meglio…
A cura di Angelo Deiana, Presidente di Confassociazioni
Tratto da Uomo&Manager di Marzo 2017