Convegni e congressi: l’Italia è al terzo posto per eventi organizzati
La discussione è alla base della crescita di aziende e professionisti ed in tal senso, nel nostro Paese non mancano le occasioni di confronto. Infatti, secondo la classifica pubblicata dall’ICCA (International Congress and Convention Association), infatti, l’Italia nel 2022 si è piazzata al terzo posto per numero di congressi e convegni ospitati (522) dietro a Stati Uniti (primi con 690) e Spagna (528).
Roma e Milano tra le prime 20
Numeri davvero importanti, che certamente sono tornati, dopo il periodo Covid-19, a salire. In particolare, sono due le città italiane nelle prime 20 posizioni, sono Roma al 14° posto con 79 eventi congressuali e Milano al 18° con 66. Oltre alle due metropoli, vanno segnalate anche Bologna, Firenze e Torino rispettivamente al 35°, 60° e 70° posto.
“Il terzo posto dell’Italia nella classifica mondiale è un chiaro segnale di come il mercato degli eventi si sia ormai messo alle spalle il periodo pandemico”, spiega Claudio Honegger, amministratore unico di Richmond Italia, azienda specializzata nell’organizzazione di eventi e forum B2B. “Un’accelerazione innescata anche grazie alla voglia delle persone di tornare a incontrarsi fisicamente. Tra settembre e novembre Richmond Italia ha, infatti, in programma undici eventi che toccheranno diversi argomenti tra cui il mondo della logistica, il mercato dell’e-commerce e quello dell’energia. Tra gli appuntamenti del 2024, invece, è importante sottolineare il forum dedicato all’intelligenza artificiale che permetterà di esplorare questa nuova frontiera destinata a rivoluzionare il mondo del business”.
I congressi nel resto del mondo
Gli incontri congressuali sono dunque tornati ad essere un fattore importante per professionisti e aziende. Nel 2022 sono stati 690 gli incontri ospitati negli Stati Uniti, che si confermano al comando della classifica, 528 in Spagna e 522 in Italia. Se poi si passa ad analizzare la classifica delle città, Vienna guadagna 5 posizioni e con 162 eventi congressuali ospitati guida il ranking davanti a Lisbona che, con 144 incontri, si conferma seconda e Parigi che dal primo posto del 2019 scivola al terzo con 134 eventi.
Quale futuro per questo settore?
Secondo l’OICE i primi sei mesi del 2023 fanno pensare che entro fine anno sarà colmato il gap con il 2019 e non è da escludere la possibilità di superare i livelli registrati prima della pandemia. Buone prospettive anche per il fatturato: il 52,7% delle sedi che hanno partecipato alla rilevazione compilando completamente il questionario prevede nel 2023 un aumento rispetto al 2022 del loro fatturato complessivo riferito agli eventi e ai congressi mentre il 41,6% ritiene che il fatturato resti stabile.