Cresce l’e-commerce in Italia

Ne abbiamo parlato più volte: l’e-commerce è ormai una realtà consolidata. Se ne è parlato anche a Brandy la scorsa settimana, tant’è vero che più di qualcuno tende a non chiamarlo più e-commerce, ma commerce.

La motivazione è semplice: quello online è ormai un mercato globale, accessibile a tutti e molto spesso assolutamente conveniente. Rispetto allo scorso anno, l’e-commerce in Italia ha avuto un aumento del volume di affari del 16%. Il valore degli acquisti online degli italiani raggiunge nel 2015 i 16,6 miliardi di euro. Cifre mostruose se si pensa alla velocità con la quale si sono raggiunte.

Questi dati sono stati presentati dall’Osservatorio eCommerce B2c promosso dalla School of Management del Politecnico di Milano e da Netcomm al convegno intitolato “Social? Mobile? Multicanalità? Sì, ma sono servizio e convenienza la linfa dell’eCommerce in Italia”.

La crescita dell’e-commerce è trainata, nel turismo, dall’acquisto di biglietti per i trasporti e dalla prenotazione di camere di albergo. Nell’informatica ed elettronica, l’apporto arriva dagli acquisti di tv, telefonia, tablet e pc, ma anche di elettrodomestici bianchi. Nell’abbigliamento continuano a essere determinanti gli acquisti high fashion. Nell’Editoria, la crescita è trainata dai libri, anche da quelli scolastici.

Nell’ambito dei servizi, il turismo, con 7.762 milioni di euro, arriva a valere il 47% del mercato e-commerce B2c italiano, le assicurazioni, con 1.235 milioni di euro, il 7,5%, e gli altri servizi (ticketing per eventi, ricariche telefoniche, ecc.), con 893 milioni di euro, il 5,5%. Tra i comparti di prodotto spiccano invece l’informatica ed elettronica, che, con 2.212 milioni, vale il 13% del mercato e l’abbigliamento che, con 1.512 milioni di euro, pesa per il 9%. Troviamo poi l’editoria (4% del mercato, pari a 593 milioni di euro), il food&grocery (2% del mercato, pari a 377 milioni di euro), l’arredamento e home living (2% del mercato, pari a 370 milioni di euro) e il beauty (1% del mercato, pari a 190 milioni di euro). Le altre categorie di prodotto e il c2c (consumer to consumer) pesano per il 9%.

Per quanto riguarda il mobile, poi, la crescita è davvero straordinaria. Gli acquirenti che effettuano almeno un acquisto online nell’arco di tre mesi rappresentano più del 36% della popolazione internet italiana, con 11,1 milioni di consumatori abituali (ossia che effettuano online almeno un acquisto al mese). Lo scontrino medio è di 89 euro, con una ripartizione quasi equivalente tra prodotti e servizi. Nell’esperienza d’acquisto del consumatore, i dispositivi mobile giocano un ruolo sempre più rilevante: gli acquisti online tramite smartphone aumentano del 64%, superano il valore di 1,7 miliardi di euro valgono il 10% dell’e-commerce nel 2015, il 21% se aggiungiamo quelli via tablet.