Cultura aziendale: quanto conta per i lavoratori? Ecco i risultati di un recente studio
Quanto vale la cultura aziendale per i lavoratori? Moltissimo, in particolare per i più giovani. Questo è quanto emerge da uno studio condotto da Robert Walters su un campione di 1.500 professionisti italiani.
La cultura aziendale per i lavoratori: conta più di quanto si immagini
Secondo questo recente studio, il 75% dei dipendenti italiani è disposto a cambiare lavoro per una migliore cultura aziendale ed in particolare il 60% dei millennials considera la cultura aziendale un fattore determinante per la scelta di un nuovo lavoro.
È un dato, questo, che non può che far riflettere, se si pensa che il costo di un turnover elevato per un’azienda italiana si aggira intorno ai 20.000 euro per ogni dipendente che lascia. Appare quindi evidente come la permanenza dei talenti in azienda risulti essenziale anche a fini economici.
Flavio Presutti, Senior Manager di Robert Walters Italia, ha voluto sottolineare alcuni punti chiave:
“Creare un ambiente di lavoro flessibile e collaborativo è fondamentale per attrarre e trattenere i talenti. I dipendenti vogliono sentirsi autonomi, avere la possibilità di lavorare in team e comunicare apertamente”.
“Investire nella crescita e nello sviluppo professionale è un altro elemento chiave. Offrire opportunità di formazione, mentoring e coaching permette ai dipendenti di sentirsi valorizzati e di crescere professionalmente all’interno dell’azienda”.
“Proporre benefit competitivi e un welfare aziendale personalizzato può fare la differenza. La flessibilità oraria, lo smart working, i benefit per la famiglia e il benessere sono tutti fattori che possono influenzare positivamente la scelta di un lavoro”.
In conclusione, lo studio ha dimostrato che le aziende che sapranno costruire una cultura aziendale forte e attrattiva saranno quelle che avranno le migliori chance di prosperare nel futuro.