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Davide Caiazzo: “Il personal branding è fondamentale in ogni step della carriera”

Davide Caiazzo personal branding

Imprenditore nel mondo digitale, ha alle spalle 7 Start-Up (e 3 exit). Tra le sue passioni c’è sempre stata la formazione: Davide Caiazzo è un professionista nel mondo del personal branding e recentemente ha pubblicato un libro dal titolo “I segreti del Personal Brand”. Nel mondo del lavoro, presentarsi nel modo più corretto e crearsi una buona reputazione online è diventato fondamentale. Ma qual è il modo migliore per farlo? Davide Caiazzo è seguitissimo sui social, in particolare su LinkedIn, proprio perché offre consigli utilissimi in tal senso. Inoltre è amministratore delegato di My Governance, una società che ha lo scopo di digitalizzare i processi dei dipartimenti HR, Legal e Compliance di diverse multinazionali, oltre ad essere presidente della DC Academy. Noi lo abbiamo raggiunto e lo abbiamo intervistato.

Intervista a Davide Caiazzo

Cosa è per lei il personal branding?

Il personal branding sono le attività (dall’inglese, fare Personal Brand) che mettiamo in campo per costruire e comunicare la nostra reputazione. In altre parole, cosa verrà in mente alle persone, partner, clienti, attivi e potenziali, quando penseranno a noi o ci consiglieranno per una posizione lavorativa o un progetto. Il personal branding include tutte le attività che permettono ad un professionista di comunicare le sue caratteristiche specifiche che lo rendono unico e come crea valore per l’azienda o altri professionisti. È proprio grazie ad un’attenta analisi e una scelta consapevole degli strumenti di comunicazione che è possibile raccontare la nostra specificità e fornire gli elementi per cui vogliamo essere scelti. Il personal brand – e le attività di personal branding – è un elemento fondamentale per qualsiasi step della carriera di un professionista o di un imprenditore. Esattamente come le aziende puntano alla creazione di un Brand riconoscibile e forte.

Perché un’azienda o un professionista dovrebbero puntare sul personal branding per il proprio business?

Cercare lavoro oggi, dare una svolta alla propria carriera o comunicare il proprio ruolo è un processo che ha risentito molto dei cambiamenti dirompenti a cui assistiamo ormai da qualche anno. Basti notare l’esposizione mediatica online pazzesca a cui siamo sottoposti. Mi piace vedere questo cambiamento in positivo: finalmente, chiunque può, anche grazie ad internet, far vedere la propria unicità, far emergere le sue passioni, comunicare la sua idea e fare networking con persone affini o potenziali clienti. Il mercato oggi dà a molte più persone e aziende, l’opportunità di farsi vedere e sentire. Ma come distinguersi e farsi scegliere in un mercato così vasto, dove ormai la concorrenza è globale? La soluzione è investire sul Personal Brand e sulle attività di personal branding: per creare, rafforzare e migliorare la propria reputazione e creare valore reale per il mercato di riferimento. In altre parole: differenziarsi per attirare il lavoro, il business, i partner in linea con i nostri interessi, le nostre competenze, i nostri valori. 

Da quando è stato messo a fuoco il concetto di personal branding è diventato chiaro come sia fondamentale raccontarsi nel modo giusto a tutti gli interlocutori di riferimento per attirare business e lavoro. Come si diventa esperti in questo settore? È necessaria una formazione specifica?

Lavorare sul personal brand implica avere competenze trasversali: faccio riferimento a competenze nell’ambito del marketing, della comunicazione, del design e dello stile. Personalmente, parto come avvocato, divento imprenditore e quindi docente e formatore avendo acquisito negli anni con l’esperienza una competenza specifica sul personal brand e la comunicazione su LinkedIn. Quest’ultima è la piattaforma principale dove comunicare il proprio personal brand proprio per la sua specifica vocazione: è un social nato per i professionisti, che possono entrare in contatto con altri professionisti e business in linea con i propri interessi, settore, ruolo. Lavorare sul personal brand richiede attitudine, metodo e costanza ed un aggiornamento costante sia per la parte strategica che per gli aspetti tecnici degli strumenti di cui ci possiamo avvalere per raccontare il nostro personal brand. Per questo ho deciso di fondare la DC Academy, per offrire formazione e aggiornamento costante ai professionisti che vogliono ottenere la visibilità che meritano per emergere sul mercato di riferimento e cominciare a fare la differenza, a qualsiasi step siano della loro vita professionale. 

In che modo i social possono aiutare?

I social network sono una grande opportunità di visibilità per il nostro personal brand perché ci permettono di far vedere come lavoriamo, dare concretezza ai nostri valori, argomentare prodotti e servizi, offrendo milioni di opportunità per creare Brand awareness nel nostro mercato di riferimento. È importante scegliere il social più adatto al tipo di messaggio che vogliamo comunicare. Ed è necessario imparare come organizzare i contenuti a seconda del social utilizzato, per adeguarsi alla specificità che presenta ogni piattaforma. Per quanto mi riguarda, se parliamo di acquisire clienti B2B e incrementare il business, LinkedIn è lo spazio ideale. Soprattutto in Italia dove una percentuale ancora relativamente bassa di utenti è effettivamente attiva. Per utenza attiva intendo persone, o meglio user, che postano contenuti, fanno commenti, distribuiscono valore con continuità. L’algoritmo di LinkedIn premia chi è attivo, proponendo i loro contenuti ad altri utenti; così facendo, questo social offre gratuitamente un boost spontaneo su un pubblico qualificato: è decisamente il momento giusto per investire su questa piattaforma, sia in termini di formazione che di investimento di tempo.

Ci sono dei settori specifici in cui è maggiormente efficace?

Esistono ambiti professionali in cui non sia importante che clienti e partner abbiano una buona opinione di noi? In un mercato dove la concorrenza è esasperata, avere un Personal Brand efficace e ben definito significa distinguersi dalla massa, attirando ed entrando in contatto, per poi collaborare, con soggetti in linea con quelli che sono i nostri interessi, i nostri obiettivi. Grazie ad una scelta consapevole della comunicazione per la nostra professione potremo creare così un network che ci permetterà di raggiungere i nostri obiettivi di business. 

Lei su LinkedIn ha moltissimi followers, quali sono i consigli che le chiedono maggiormente?

La richiesta più frequente riguarda l’utilizzo di LinkedIn per raggiungere nuovi clienti, che è uno degli obiettivi delle sessioni di coaching che fornisco con il mio team alla DC Academy. È stata la mia risposta per rispondere a questa esigenza emersa spontaneamente fra i tanti professionisti e imprenditori che mi seguono su LinkedIn. Parlando di richieste più pratiche, per molti è difficile superare lo scoglio della ‘pagina bianca’, iniziare, darsi un metodo. C’è una forma di pudore, il timore di non essere presi sul serio. Ecco, io ci tengo a eliminare ogni dubbio su questo: fare comunicazione bene, definire in modo professionale e preciso il proprio personal brand è un’azione utile e fondamentale. Certi pregiudizi rispetto alla piattaforma (e in generale verso i social) sono un retaggio del passato e sono ormai inutili. Come sempre il come è decisivo: il mio consiglio è dare contenuti di valore, non aver paura di condividere, non temere il giudizio. Con sincerità e dimostrandosi competenti rispetto agli argomenti trattati, si possono ottenere feedback utili e ottimi risultati.

Recentemente ha pubblicato il libro ‘I Segreti del Personal Brand’, cosa l’ha spinta e cosa ha voluto comunicare?

Pubblicare il mio primo libro è stata una grande opportunità per la quale ringrazio Gribaudo (Gruppo Feltrinelli) il mio editore. Quello che volevo era condividere anche off line tutto quello che ho imparato sia sulle dinamiche legate al personal branding sia al legame tra quest’ultimo e LinkedIn. Il libro è un vero e proprio manuale, pratico e chiaro, pensato per professionisti, imprenditori ma anche dipendenti che vogliano investire su sé stessi e cerchino indicazioni chiare. Ogni argomento è esplorato in modo chiaro, diretto e pratico. Penso che sia molto importante l’ampia appendice su come comunicare il personal brand su LinkedIn, dove ho condensato le strategie che mi hanno portato ad essere il più letto in Italia, strategie che, grazie al libro, sono alla portata di tutti. So per esperienza quanto sia importante dare contenuti di valore e credo che il libro ne contenga molti per destreggiarsi nella costruzione e nella comunicazione del proprio personal brand.

Quali sono i suoi progetti per il futuro?

Voglio dedicarmi sempre più all’attività di docenza e coaching con il mio team alla DC Academy, dove abbiamo creato – ed implementiamo costantemente, percorsi professionali per imparare a comunicare il Personal Brand su LinkedIn. Abbiamo creato un evento gratuito on line lo scorso 20 giugno che ha visto la partecipazione di più di 6.000 persone alle quali ho raccontato, per oltre un’ora, quella che io chiamo la ‘Rivoluzione Linkediana’: come LinkedIn può cambiare la vita professionale di ciascuno e quanto sia importante approfittarne ora per i motivi che ho spiegato sopra. Il mio obiettivo è aiutare più persone possibile nel comunicare il proprio Personal Brand, anche e soprattutto attraverso LinkedIn, per collaborare alla creazione di un mercato del lavoro migliore. Il consiglio che posso dare è seguirmi e restare in contatto proprio su LinkedIn, dove aggiorno puntualmente sulle novità che mi vedono protagonista. Aggiungo solo che l’autunno porterà novità da non perdere!