Doityo, l’app per chi cerca lavoro vicino casa

 

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In un momento storico in cui la disoccupazione in Italia rappresenta un’autentica piaga sociale, tutto ciò che può aiutare a trovare un lavoro è non solo bene accetto, ma auspicabile. Doityo fa proprio questo. Sbarca in Italia l’app che connette domanda e offerta di lavoro tra i residenti di uno stesso quartiere tramite il servizio di geolocalizzazione.

L’obiettivo degli sviluppatori dell’app è di incrementare lo scambio di lavoro, sviluppare sempre di più la micro-imprenditorialità individuale e il modello di un mercato del lavoro “2.0” dove le parti dialogano direttamente senza intermediari per generare opportunità di lavoro concrete e immediate.

Il progetto è stato sviluppato in quattro lingue (italiano, inglese, francese, tedesco) e nasce da un’idea di Davide Alfano, imprenditore edile ticinese, animato da tre principi: creare nella propria comunità un network spontaneo tra domanda e offerta, sviluppare le proprie capacità professionali e promuovere l’iniziativa personale.

La novità dell’applicazione (scaricabile da App Store e Google Play) risiede nel servizio di geolocalizzazione che, se attivato dagli utenti iscritti, consente di segnalare a chi offre lavoro solo i candidati che si trovano all’interno del raggio che ha selezionato, e quindi a distanza di pochi chilometri o addirittura metri.

Noi abbiamo intervistato Davide Alfano per comprendere meglio questa nuova iniziativa.

  1. Come nasce l’idea?

Il cuore della filosofia di Doityo risiede nell’equilibro tra l’approccio liberale di una società globalizzata e l’importanza sociale della distribuzione del lavoro e del benessere nel proprio quartiere, tra le persone che condividono i tuoi stessi spazi e la tua cultura. La scelta di offrire opportunità intorno a sé è lasciata al singolo datore di lavoro, sempre con un’ottica liberale e sociale al tempo stesso, volta a favorire lo sviluppo della micro-imprenditorialità individuale. Doityo utilizza la tecnologia per promuovere una nuova economia, in cui il lavoro potrà essere “offerto” e “portato a termine” in maniera più veloce, in un mercato più libero e flessibile dove tutti potranno essere lavoratori e “datori di lavoro”. Questo darà lo stimolo alle persone per credere nelle proprie risorse, per capire le possibilità che hanno di iniziativa individuale, permettendo alle persone di prendere in mano la propria vita e di diventare “imprenditori di se stessi”.

  1. Quali sono i risultati attesi?

Ci aspettiamo che molte persone metteranno a disposizione del vicinato le proprie capacità o che sceglieranno di dare lavoro a chi abita vicino. Crisi, nuovi valori e nuove tecnologie stanno modificando gli schemi del mercato del lavoro, dando vita così a nuovi paradigmi ed a un nuovo rapporto tra “lavoratore” e “datore di lavoro” sempre più flessibile e discontinuo. Riteniamo che Doityo possa piacere perché vuol creare opportunità e condivisione. Qualsiasi persona ha delle capacità. Con la nostra applicazione vogliamo dare a queste persone la possibilità di mettersi in gioco utilizzando ciò che sanno e ciò che gli piace fare. Per essere un lavoratore indipendente non bisogna necessariamente essere degli imprenditori, basta un po’ di iniziativa e farsi conoscere dalla gente. Con Doityo è possibile afferrare al volo queste possibilità.

  1. Dov’è il business?

Per ora l’utilizzo della App è gratuito. Abbiamo ipotizzato alcune possibilità di guadagno, ma al momento non le abbiamo ancora implementate perché siamo in una fase di lancio. Spero comunque che con Doityo si possa innescare un meccanismo virtuoso partendo dalla filosofia della “condivisione solidale del lavoro”, con un ritorno finanziario a beneficio di tutti.

  1. È un servizio attivo in tutta Italia?

Sì certamente. Il progetto, partito dalla Svizzera, si propone anche a livello internazionale ed è sviluppato, per ora, in 4 lingue, Italiano, Francese, Tedesco, Inglese.

  1. È possibile immaginare che le categorie possano allargarsi ad altri campi?

Non lo escludiamo. Sentiremo e accoglieremo i suggerimenti e i consigli di coloro che utilizzeranno l’app. Al momento, comunque, le categorie sono: lavori domestici e babysitter, infermieri e badanti, animali, per sitting, tecnologia, computer, web, catering e eventi, lezioni private e traduzioni, sport e personal trainer, giardinaggio, elettricista, idraulico e imbianchino, benessere e estetica, consegne, trasporti e traslochi, segretariato, ufficio e amministrazione, riparazioni e restauri.