Dubai: novità fiscali per il 2023
Dubai è noto in tutto il mondo, tra le altre cose, per essere il Paese dalla fiscalità azzerata: offre, infatti, la possibilità di costituire società in una delle sue Free Zone, aree defiscalizzate che permettono di dar vita a una società, di varia tipologia, a imposta assente.
Tuttavia, una novità è in arrivo: il Ministero delle Finanze degli Emirati Arabi Uniti ha annunciato, infatti, che il governo degli UAE introdurrà un’imposta federale sugli utili delle imprese, che sarà effettiva per gli esercizi finanziari a partire dal 1° giugno 2023.
Tale misura riservata alle sole società allocate nel Mainland, rappresenta una vera rivoluzione nel sistema della fiscalità emiratina, che, comunque, non perde il suo aspetto vantaggioso.
“Così come esistono i paradisi fiscali, esistono gli inferni fiscali”, afferma Daniele Pescara, che da oltre dieci anni, alla guida della sua Falcon Advice costituisce società negli UAE per i suoi clienti, fungendo da ponte per gli imprenditori e gli investitori italiani, e non solo, a Dubai. “I vantaggi delle free zone di Dubai ci sono e resteranno tali: le società costituite o che vengono trasferite in queste zone franche godranno del completo beneficio fiscale”.
Il primato emiratino, che elegge gli UAE a vero paradiso fiscale, continua a non temere confronto: va specificato che saranno tassati gli utili delle imprese oltre i 375.000 Dirham (90.800 euro circa) al 9%, con un’aliquota che è e rimane la più bassa al mondo nelle imposte sulle società.
Nel dettaglio: rimarrà lo 0% per il reddito imponibile fino a AED 375.000; verrà introdotto il 9% per il reddito imponibile oltre a AED 375.000, nonché un’aliquota fiscale differente per le grandi multinazionali che rispondono a specifici criteri stabiliti con riferimento al “Pillar TWO” del Progetto dell’OCSE.
L’obiettivo finale di questa riforma è quello di soddisfare gli standard internazionali per la trasparenza fiscale, così da incoraggiare le imprese a consolidare ed ampliare le proprie attività nei Paesi del Golfo Persico.
L’imposta si applicherà senza differenziazione a tutte le tipologie di imprese e attività commerciali, ad esclusione dell’estrazione delle risorse naturali. Coinvolgerà enti e persone fisiche straniere che svolgono attività commerciali in modo continuativo e regolare presso gli Emirati Arabi Uniti.
“L’adeguamento di tassazione sulle società sarà competitivo e il migliore della categoria” ha assicurato il sottosegretario al Ministero delle Finanze Younis Haji Al Koori, che spiega inoltre come questa manovra riuscirà a rafforzare la posizione degli Emirati Arabi come hub leader a livello mondiale per le imprese e per gli investimenti. Lo stesso sottosegretario ha affermato che le norme sono volte a tutelare privati e startup, agevolando gli investimenti e la crescita interna, e per questo molto “generose”. Le imprese, poi, saranno incoraggiate a stabilire i propri business nel Paese, tenendo conto del fatto che gli incentivi fiscali nelle zone franche degli UAE rimarranno in vigore.
La nuova imposta, che prende il nome di “imposta sul reddito delle società” o “imposta sugli utili delle imprese” in altre giurisdizioni, si calcola sulla base del reddito netto oppure sul profitto delle diverse imprese.
Il sistema fiscale delle società degli Emirati Arabi Uniti si baserà, dunque, sulla residenza, prevedendo la tassazione dei profitti mondiali delle imprese dei residenti nel loro territorio: i non residenti saranno tassati sul reddito d’impresa proveniente dagli EAU.
Precisamente, tutte le imprese degli Emirati Arabi Uniti saranno soggette alla nuova imposta sulle società, eccezion fatta, come detto precedentemente, per le società che operano nel settore dell’estrazione di risorse naturali.
È bene ribadire che tutte le società allocate nelle Free Zone di Dubai sono e resteranno completamente esentasse.
Ciò non toglie che tutte le società nelle Free Zone dovranno comunque seguire la procedura di registrazione e presentazione della dichiarazione dei redditi: la differenza sta nel fatto che il loro sistema di tassazione continuerà a seguire le agevolazioni e gli incentivi, se si rispettano i requisiti normativi e non conducendo affari con le società nel Mainland.
A presidiare il rispetto della nuova normativa fiscale opererà la Federal Tax Authority, l’autorità governativa responsabile dell’amministrazione, della raccolta e dell’applicazione della tassa in oggetto. Tuttavia, il Ministero delle Finanze rimarrà l’autorità governativa di controllo ai fini degli accordi bilaterali o multilaterali e dello scambio internazionale di informazioni a fini fiscali.
Sebbene, dunque, i più oculati imprenditori si siano originariamente rivolti a Dubai proprio per il suo sistema fiscale di favore, si trovano oggi a doversi districare tra procedure nuove e cambi di rotta: per farlo in sicurezza e trasparenza occorre l’aiuto di un consulente specializzato.
Daniele Pescara si distingue dalla massa dei consulenti di Dubai, grazie a un supporto tecnico bancario, e soprattutto per l’opportunità di usufruire della garanzia “soddisfatto o rimborsato”.
“Alcuni imprenditori, col tempo, si sono convinti a spostare i loro interessi nel Mainland, poiché la sede societaria nelle Free Zone non garantiva la possibilità di aprire un conto corrente nelle banche emiratine, rendendo, così, di fatto, la società una mera scatola vuota. Oggi, alla luce della nuova tassazione, il trend è decisamente cambiato: la maggior parte degli utenti, nonché il 90% dei miei stessi clienti chiede di aprire una società nelle Free Zone, per evitare il nuovo sistema impositivo. Tutto ciò, anche perché la mia clientela è rasserenata dai servizi fiscali annessi all’apertura della società che il mio Team propone all’interno del pacchetto: grazie all’accreditamento della Falcon Advice, infatti, presso i più importanti Istituti di Credito di Dubai, il mio servizio presenta la garanzia soddisfatto o rimborsato”.
Il finanziere veneto, vivendo direttamente a Dubai e operando proprio dal suo ufficio sul territorio, garantisce l’ottima riuscita della procedura, assicurando il successo di tutto l’iter.
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