E. Marinella made with Orange Fiber, una linea di cravatte sostenibili dalle… arance

E. Marinella made with Orange Fiber

Si chiama E. Marinella made with Orange Fiber ed è una collezione di cravatte che nasce da tessuti ricavati dagli agrumi. Dunque, tradizione sartoriale e sostenibilità che vanno perfettamente d’accordo in una linea firmata da E. Marinella.

Una cravatta sostenibile con una griffe importante

L’iniziativa è stata organizzata da E. Marinella e l’azienda catanese Orange Fiber, con Alessandro Marinella che ha saputo creare questo connubio tra l’antica tradizione sartoriale e l’innovazione.

La nuova collezione limited edition E. Marinella made with Orange Fiber disponibile nei flagship store e sull’e-shop del marchio, conta sette nuove fantasie per le cravatte e un nuovo disegno ispirato all’agrume per i foulard sostenibili.

“Siamo davanti ad una sfida importante: unire l’impegno per la sostenibilità e la valorizzazione del saper fare artigiano. In quanto quarta generazione, sono determinato a guidare l’innovazione nel settore delle cravatte sartoriali e a guardare al futuro con audacia. Questa partnership preziosa incarna la nostra costante ricerca di eccellenza e rispetto per l’ambiente”, ha dichiarato Alessandro Marinella.

“Guardare al futuro senza dimenticare le nostre radici è fondamentale per noi”, ha dichiarato Maurizio Marinella. “Da più di 100 anni, l’azienda Marinella ha dedicato il suo impegno alla produzione sartoriale, celebrando la tradizione artigianale italiana. Ogni nostro prodotto è il frutto di una passione tramandata nel tempo, che si fonde con uno sguardo rivolto al futuro e questa collaborazione con Orange Fiber ne è l’esempio. Le nostre cravatte sono il perfetto equilibrio tra storia e contemporaneità, un segno distintivo di stile e raffinatezza per gli uomini di oggi e di domani”.

Come nasce la cravatta sostenibile

Come nasce la nuova cravatta sostenibile di E. Marinella? Partendo dagli scarti dell’arancia (ogni anno solo in Italia l’industria di trasformazione degli agrumi produce circa 110-120 milioni di tonnellate di scarti (fra il 40 e il 60% dell’agrume viene buttato) e attraverso un processo innovativo, si estrae una cellulosa di alta qualità che deriva dagli scarti dell’industria dei succhi di agrumi (che rappresenta il 60% dello smaltimento), adatta alla filatura per poi essere trasformata in filato e in ultimo in tessuto all’insegna della circolarità.

Un’idea decisamente particolare quindi, che affascina e colpisce, anche per il concetto di contributo alla sostenibilità che un’azienda importante come E. Marinella vuole offrire.