Edouard Wawra: “La forza di Gamepix è il nostro team”
C’è chi pensa che nel business non si giochi e chi del gioco ha fatto il proprio business. È il caso di un team di giovanissimi che seguendo la loro passione per il gaming e la competenza acquisita attraverso lo studio e l’impegno, sono riusciti a lanciare una start up che in brevissimo tempo si imposta all’attenzione del mondo intero. GamePix (www.gamepix.com) è stata costituita a Marzo 2013 con l’intento di creare un ecosistema per l’aggregazione e la distribuzione di videogames HTML5. Un’escalation di successi che ha permesso a questi ragazzi di abbinare la propria passione al desiderio di creare un’impresa che potesse produrre denaro. Operazione riuscita. Oggi Gamepix è un punto di riferimento nel proprio settore e sono tante le aziende (anche internazionali) che hanno strizzato l’occhio al team che l’ha creato. CEO e co-founder della start up è Edouard Ludwig Wawra, laureando in Ingegneria all’Università La Sapienza di Roma, che oltre ad essere amministratore delegato è anche responsabile del reparto tecnico di tutti i prodotti di GamePix, si occupa di seguire e guidare il lavoro di tutti i developers della società e coordinare il lavoro dei collaboratori esterni. Ha solo 28 anni, ma ha già un bagaglio di esperienze che farebbe invidia ad un cinquantenne. Noi lo abbiamo raggiunto per farci raccontare come nasce l’incredibile idea di Gamepix e… non solo.
- Come nasce l’idea di GamePix? Il Team di GamePix è nato durante un’edizione di InnovAction Lab, un percorso gratuito che insegna ai giovani come presentare la propria idea agli investitori. Justine Silipo, Valerio Pullano ed io, ci siamo conosciuti lì e da subito abbiamo cominciato a lavorare alla nostra idea. Con il passare del tempo il team si è allargato e oggi siamo una squadra di 9 persone, tra cui Giulia Scifoni, Emiliano Tomaselli e altri collaboratori sparsi tra Italia, Inghilterra, Portogallo e Stati Uniti, ovviamente tutti accomunati dalla passione per il web e per i videogames.
- Qual è stata la vostra carta vincente? La nostra carta vincente è stato un Team coeso e determinato. Così come cambia il mercato, può cambiare anche il prodotto su cui stai lavorando, ma quando hai una squadra decisa a raggiungere un traguardo sei quasi immune a queste variabili. Lavoriamo sodo, tutti i giorni, sabati, domeniche e feste incluse e siamo sempre pronti a cambiare per adeguarci ai trend del momento. La rapidità con la quale ci muoviamo è possibile solo grazie alla volontà e alla dedizione che tutto il Team ci mette ogni giorno.
- Vi ritenete ancora una start up o un’azienda in fase di decollo? Entrambe le cose. Ci organizziamo il lavoro come un’azienda con ruoli precisi e task pianificati settimanalmente, ma siamo mossi dallo spirito tipico di una start up, immersi in un fiume di idee e fantasticherie per il futuro.
- Su di voi hanno creduto in molti: cos’ha avuto di speciale Gamepix rispetto ad altre start up? Lo ribadisco, il Team. Siamo molto complementari tra di noi e abbiamo cominciato a lavorare sulle partnership fin dal primo giorno, quando in mano avevamo solo un’idea. Inoltre abbiamo sempre rispettato le tempistiche con i nostri partner e raggiunto gli obiettivi che avevamo con i nostri investitori, dimostrando di essere un’azienda tanto giovane quanto affidabile.
- Voi state avviando una serie di partnership importanti: come si arriva ad “interessare” mostri sacri come Microsoft? Innovando. Il nostro prodotto si rivolge al mercato dei videogames che è in costante crescita da sempre, ma sfrutta la tecnologia dell’HTML5 che sta crescendo molto velocemente e sta cambiando il modo con cui gli utenti possono accedere ai contenuti. Per i videogames non serve più scaricare e installare, ma basta navigare un link. Si aprono scenari davvero interessanti per il futuro e grandi aziende come Microsoft riescono ad essere abbastanza capillari da entrare in contatto con giovani realtà come la nostra e supportarne lo sviluppo. Tra l’altro, proprio Microsoft è stata la prima azienda con cui abbiamo parlato e fin da subito si è creato un rapporto molto costruttivo per GamePix. Esattamente un anno dopo il primo incontro, abbiamo avuto l’onore di presentare il nostro prodotto a Steve Ballmer in persona, a dimostrazione del fatto che con un po’ di buona volontà e un prodotto innovativo un gruppo di giovani studenti italiani può fare grandi cose.
- Community è la parola chiave per farsi conoscere nell’era del lavoro 2.0? Si. Le Community esistono perché internet ha abbattuto i confini geografici. Persone con gli stessi interessi e che vivono ovunque sulla terra possono facilmente dialogare, scambiarsi conoscenze e muoversi nella stessa direzione. Noi collaboriamo moltissimo con le community di sviluppatori di videogames, che per come la vediamo sono la più alta forma di espressione della programmazione informatica e crediamo fermamente che con il nostro prodotto possiamo contribuire alla crescita di questa grande community.
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