Educazione al risparmio: una cultura da ritrovare in un momento come questo!
Risparmio, parola chiave in un momento delicato come questo, anche e soprattutto per le aziende.
Spesso manca il concetto di educazione al risparmio, che non proprio tutti hanno nel DNA, ma ad imparare si fa sempre in tempo. Da questo concetto nascono Moneycom e Medicom, due mezzi di comunicazione che attraverso la loro opera hanno l’obiettivo di catturare al meglio l’attenzione delle persone e promuovere consapevolezza su due aspetti di estrema importanza per la vita di tutti noi: la salute e il risparmio.
“Quando pensiamo alle aziende del mondo farmaceutico e del mondo finance – precisa Dario Nuzzo, autore, conduttore e giornalista freelance – immaginiamo, quasi sempre, una comunicazione molto istituzionale ed austera, ma in realtà attraverso la creazione di uno storytelling originale e ben studiato possiamo far parlare le emozioni e raccontare, attraverso la fiction, tutte le principali problematiche che riguardano la vita di tutti noi. Al Medicom, che ho ideato nel 2017 e che è un format di branded content farmaceutico, si aggiunge, da oggi, anche Moneycom, un strumento di infotainment per il settore finanziario che ha lo scopo di educare gli spettatori alla corretta gestione del risparmio”.
L’educazione al risparmio
Risparmiare non è facile in tempi difficili come quello che stiamo attraversando. Un tempo gli italiani erano famosi per la loro cultura del risparmio, ora non è più così, almeno per la stragrande maggioranza degli abitanti del Belpaese. Per questo c’è una crescente domanda di educazione finanziaria da parte dei cittadini italiani che vogliono acquisire competenze in questo ambito: l’89% desidererebbe impararlo già a scuola, mentre il 79% al lavoro (dati Rapporto Edufin 2022, Edufin/Doxa).
Secondo i dati di una ricerca di Finer Finance Exploreroltre il 50% degli italiani non avrebbe competenze finanziarie per prendere decisioni ponderate sul proprio denaro e sui propri risparmi, ma il 31% degli intervistati vorrebbe imparare a risparmiare.
Il punteggio italiano in Educazione Finanziaria è relativamente basso: 11 su 21; donne ed anziani sembrano essere le categorie più “indietro” in tal senso.
“Abbiamo visto – aggiunge Dario Nuzzo – che la chiave dell’infotainment, sempre abbinata ad una parte educational e tutoriale di approfondimento, ha davvero fatto la differenza per alcune campagne di sensibilizzazione su alcuni dei disturbi più diffusi in Italia e spesso sottovalutati e ci è sembrato naturale applicare questo stesso schema anche ad un altro ambito altrettanto importante: la gestione del denaro e del risparmio. Ricordo la prima esperienza con Allianz Global Assistance che ha visto la creazione di un game-show per le reti Mediaset in cui quattro team ai quattro angoli del mondo, Canada, Giappone, Vietnam e Brasile si sono sfidati in viaggio per scoprirsi ‘Avventursti’. Il format è stato l’escamotage per riflettere sull’importanza di una polizza viaggi, specie per chi è all’estero, per essere sereni anche a tanti km da casa”.