Fabio Maggesi: “La fusione tra la blockchain e gli asset fisici apre nuovi orizzonti nell’economia digitale”

fabio maggesi

Si è tenuto pochi giorni fa un webinar davvero interessante dal titolo “Creare liquidità tramite tokenizzazione degli Asset”. Un tema di grande attualità sul quale le informazioni spesso latitano. È questo il motivo che ha spinto gli Studi Legali Meplaw e Lexify.

L’obiettivo era quello di ampliare e divulgare la consapevolezza su come la tecnologia blockchain e gli smart contract possono aiutare imprese di qualsiasi settore merceologico ad espandere il proprio business con la tokenizzazione, cioè la rappresentazione virtuale di beni e servizi offerti attraverso la blockchain. Per approfondire questo tema, abbiamo intervistato l’Avv. Fabio Maggesi dello Studio Legale Meplaw.

Intervista all’Avv. Fabio Maggesi

Da dove nasce l’esigenza di questo webinar?

La volontà di organizzare questo webinar nasce dalle numerose richieste ricevute dai clienti di Meplaw, curiosi di avere maggiori informazioni su un settore in continua ascesa. Attraverso questo incontro, abbiamo approfondito una tematica che a mio parere potrebbe portare un cambiamento epocale riguardante la fusione tra la blockchain e gli asset fisici che stanno forgiando nuovi orizzonti nell’economia digitale e nella gestione delle risorse. Si tratta di una grandissima opportunità per privati ed imprese, che spesso ci chiedono chiarimenti in merito, perché ne hanno sentito parlare su media generalisti. Proprio per questo l’argomento ha richiesto chiarezza.

Cosa di intende per tokenizzazione degli asset?

Con la locuzione “tokenizzazione” si fa riferimento al processo di rappresentazione in digitale, su una blockchain, di beni e diritti fisici. Detto questo, la tokenizzazione degli asset virtuali non è semplicemente una migrazione dalla forma fisica a quella digitale; è un cambio di paradigma che ridefinisce la stessa nozione di valore. Al di là di questo, la rappresentazione digitale degli asset fisici può aprire nuove strade per una democratizzazione senza precedenti dell’accesso agli investimenti e delle opportunità di partecipazione. La decentralizzazione diventa il fulcro di questo cambiamento, permettendo a individui e comunità di aderire a nuovi modelli economici, rendendo il processo decisionale più inclusivo e accessibile.

A che punto è la diffusione delle blockchain in Italia e nel resto del mondo?

Per quanto la diffusione  della tecnologia a registro distribuito (DLT), che è alla base delle varie blockchain attualmente esistenti sia in forte crescita, il suo livello di adozione rimane fortemente frastagliato, in base ai vari ordinamenti giuridici mondiali. Infatti, la mancanza di normative uniformi e chiare, almeno in UE, ha sicuramente rallentato questo processo. La Svizzera, non a caso, un paese geograficamente in Europa ma fuori dall’UE, ha da molti anni regolamentato il fenomeno ed ora si posiziona, in termini di adozione, molto più avanti delle sue controparti UE. Negli USA alcuni stati più lungimiranti, quali ad esempio New York e il Wyoming, hanno già compiuto passi importanti, ma a livello federale manca ancora certezza. Se invece guardiamo al mercato asiatico, Singapore, da sempre un hub importantissimo di commercio ed innovazione, si è mossa con anticipo rispetto ai competitor locali e si sta affermando rapidamente come centro nevralgico.

Quali sono le norme che regolano questi sistemi?

Come dicevo, la normativa è assolutamente frastagliata a livello internazionale: per quanto riguarda l’UE, finora gli Stati Membri si sono mossi in ordine sparso, ovvero ogni Paese ha approntato alcune regole, anche molto diverse le une dalle altre. Di conseguenza si è creata molta confusione ed incertezza. Questo quadro, però, possiamo ritenerlo ormai superato in seguito all’approvazione del Regolamento MICA (Markets in Crypto-Assets) ovvero il primo provvedimento di matrice euro unitaria che regolamenterà molti aspetti del settore (sebbene non tutti). MICA entrerà in vigore nel corso del 2024, quindi, d’ora in poi, chiunque voglia offrire servizi legati al mondo blockchain e crypto deve valutare se il proprio business richiede o meno un’autorizzazione da parte della competente autorità di regolamentazione. Si tratta indubbiamente di un enorme passo avanti per tutto il settore.

In che modo il vostro studio può assistere chi vuole avvicinarsi a queste nuove tecnologie?

Lo Studio Legale Meplaw si occupa di diritto dell’innovazione e delle nuove tecnologie ormai da molti anni. Grazie a questa esperienza nel settore abbiamo costruito importanti competenze riguardo ai temi legati al settore della digitalizzazione.  Il dipartimento New Tech di Meplaw si occupa di guidare le imprese in ogni passo del processo di implementazione dall’idea di business, alla scelta della giurisdizione, alla contrattualistica, fino ai rapporti con le autorità, restando accanto al cliente per l’intera durata di realizzazione del progetto con un servizio a 360 gradi in Italia e se necessario nei numerosi paesi del mondo in cui ha sede Meplaw.