Felicità sul lavoro: le donne e gli autonomi sono più contenti della loro situazione

felicità sul lavoro

In occasione della Giornata Internazionale della Felicità, non si poteva non analizzare quanto i lavoratori si dicano felici della loro sfera professionale. Uno studio a tal proposito è stato realizzato dall’Associazione Ricerca Felicità che, proprio oggi, ne ha reso noti i risultati.

Donne e autonomi si dichiarano più felici

Dai risultati emerge che rispetto allo scorso anno in Italia si è meno felici e che alla domanda “Quanto ti senti felice del tuo lavoro?”, su una scala che arriva a 5, le donne superano gli uomini (3.28 vs 3.23), mentre la Generazione Z guida la lista dei soddisfatti, con un valore medio di 3.34. Seguono a ruota Baby Boomers (3.31), Millennials (3.27) e Generazione X (3.21).

In particolare, ad essere più felici tra le varie categorie, ci sono gli autonomi (3.40 vs 3.22), così come i laureati lo sono più di chi non ha avuto un percorso formativo universitario (3.33 vs 3.21).

Altro dato importante arriva dalla domanda sul welfare. “Secondo te, quanto il welfare aziendale determina la felicità dei/delle collaboratori/collaboratrici in azienda?”. Dalle risposte è emerso che uomini e donne sono pressoché allineati con rispettivamente una media di 3.59 e 3.58, tra le generazioni i più positivi sono i Millennials con 3.66, seguono Baby Boomers (3.61)  Generazione Z (3.57) e Generazione X (3.53). Il Sud e le Isole, con 3.71, guidano geograficamente questa consapevolezza, seguono Nord Ovest (3.56), Nord Est (3.52) e chiude Centro con 3.50.

“Quest’anno abbiamo visto che rallenta lievemente la Great Resignation: alla domanda se “ti piacerebbe avere la possibilità di cambiare posto di lavoro o lavoro nei prossimi 12 mesi?” il 59.9% dice di no (nel 2024 era il 55%). Rimane costante il 24% di chi vorrebbe cambiare azienda o posto di lavoro, ma scende la percentuale di chi vorrebbe cambiare lavoro o mestiere al 17% (l’anno scorso era il 21%)”, dichiara Elisabetta Dallavalle, Presidente dell’Associazione Ricerca Felicità “Tra gli aspetti considerati più importanti nello scegliere un nuovo posto di lavoro rimane alla prima posizione ‘avere uno stipendio maggiore‘, che rispetto al 42% dell’anno scorso sale al 48%, oltre 25 punti percentuali sopra flessibilità (22%) e opportunità di crescita (21%). Scende ‘l’avere un welfare dell’azienda o del settore migliore’ dal 17% del 2024 al 13% e anche quest’anno lavorare in un ambiente/azienda con un marchio noto risulta essere l’ultima scelta per i lavoratori e le lavoratrici italiane”.