Fintegration: ecco di cosa parla il nuovo libro di Angelo Deiana e Roberta Caselli
Dalla penna di Angelo Deiana e Roberta Caselli, arriva una pubblicazione interessante già dal titolo: si chiama Fintegration (Rubettino Editore).
in un momento storico estremamente complesso per il sistema bancario e finanziario come quello che stiamo vivendo, bisogna stare al passo dei processi espansivi di Fintech e Big Tech. A questo si sono aggiunte le difficoltà che derivano dalla pandemia e dalle conseguenti massicce immisione di liquidità delle grandi banche centrali nel sistema economico. Denaro facile a tassi negativi o, se va bene, a zero.
In questo contesto, uno dei problemi è: dove trovare un mix virtuoso fra rischio e rendimento che offra un orizzonte di valore per clienti e azionisti? Altrimenti la redditività del capitale diventerà un’araba fenice per molti player, e questo potrebbe determinare la fine del sistema bancario. Almeno di quello che abbiamo conosciuto finora.
La domanda è: andare verso il digitale e sfidare il mondo nuovo Fintech a ricavi altrettanto digitali, oppure gestire l’attuale (ma effimero) vantaggio competitivo del database di clienti del sistema tradizionale? Oppure, ancora, “fintegrarsi”?
Per meglio comprendere scenari nuovi e innovativi, questo libro scritto a quattro mani e che vede anche la prestigiosa prefazione di Corrado Passera, può essere davvero utile e ispirante.
“Stiamo vivendo – ha dichiarato Angelo Deiana – un periodo complesso per il sistema bancario e finanziario: erosione del margine finanziario, rimodulazione del margine da servizi, necessità di investimenti tecnologici straordinari per stare al passo dei processi espansivi di Fintech e Big Tech. Come sottolinea nella sua prefazione Corrado PASSERA, a tutto ciò si è aggiunta l’instabilità economica generata dalla pandemia da Covid-19 e dalle conseguenti massicce immissione di liquidità delle grandi banche centrali nel sistema economico. Denaro facile a tassi negativi o, se va bene, a zero”.
“In sintesi – hanno affermato Angelo Diana e Roberta Caselli –l’unica certezza è che non ci sono certezze. Viviamo in un mondo nuovo: Marx aveva predetto che quando i tassi sarebbero scesi a zero il capitalismo sarebbe morto. Ora i tassi sono negativi, il capitalismo non è morto, ma il problema è lo stesso per tutti: dove trovare un mix virtuoso fra rischio e rendimento che offra un orizzonte di valore per clienti e azionisti? Altrimenti la redditività del capitale diventerà un’araba fenice per molti player e questo potrebbe determinare la fine del sistema bancario. Per questo motivo gli scenari evolutivi sono diversi ma semplici: a) la scomparsa delle banche tradizionali più piccole e un periodo di fusioni e acquisizioni fra soggetti di medio-grandi dimensioni; b) lo sviluppo di hybrid/challenger banks con prodotti/servizi innovativi; c) una partnership definitiva tra banche, Fintech e Big Tech: la Fintegration”.
“La sintesi – ha concluso Deiana – è una sola: per il sistema bancario l’orizzonte è incerto ma la strada da percorrere è tracciata. Evolversi e “fintegrarsi” per non estinguersi. Altrimenti sarà la fine”.