Formazione, c’è un mismatch evidente fra la richiesta dei dipendenti e le offerte delle aziende
Formazione, parola sulla quale sempre più i dipendenti delle aziende focalizzano la propria attenzione e le speranze per una crescita professionale. In particolare, sono i dipendenti delle PMI ad essere più consapevoli e attenti sulle aree di formazione delle aziende.
Questo è il risultato di uno studio realizzato da Gility, EdTech company nata come joint venture tra CDP Venture Capital Sgr e BPER Banca per sostenere la competitività delle aziende italiane e la crescita delle competenze abbattendo le barriere all’accesso per una formazione continua e mirata anche tra le PMI.
Lo studio, intitolato “LAVORO: il mismatch non è solo tra domanda e offerta ma anche sulla richiesta di formazione. I dipendenti delle PMI più consapevoli e attenti sulle aree di formazione delle aziende stesse”, ha preso in esame su 200 aziende, tra PMI e micro-imprese, di diversi settori e filiere industriali con fatturato dichiarato da 10 a +50 milioni di euro.
Quattro erano i temi principali dell’analisi allo studio (qualitativa e quantitativa): l’impiego di nuove tecnologie e strumenti innovativi, i contenuti formativi, le aspettative e le richieste delle nuove generazioni e le priorità specifiche legate alla gestione delle persone.
Cosa vedono le imprese e cosa notano i dipendenti
I risultati dello studio mettono in evidenza che l’85% delle aziende interpellate, considera molto importante o fondamentale fare formazione aziendale (in aggiunta a quella obbligatoria), ma l’investimento maggiore è soprattutto per potenziare le hard skill, le abilità tecniche che si applicano a mansioni o compiti specifici (32%), rispetto a un desiderio dei dipendenti (83%) che vedrebbe invece prioritaria una formazione sulle competenze digitali e tecnologiche, su cui invece le imprese intervistate concentrano solo il 27% dell’attenzione.
Un altro mismatch importante da sottolineare riguarda le soft skill: solo il 20% della formazione programmata dalle aziende si concentra in questa area, contro un 54% richiesto dai dipendenti che percepiscono chiaramente il valore di implementare le competenze che riguardano le capacità relazionali e comportamentali nel contesto lavorativo, così come le lingue straniere, fondamentali per interfacciarsi con i mercati esteri ma inserite nei percorsi formativi solo per un 5% contro una richiesta del 50% dei lavoratori.
Per quanto riguarda le green skill, i risultati sono ancora estremamente deludenti con i lavoratori vorrebbero più formazione (15%), mentre le aziende ancora offrono poca formazione in materia (4%).
Simone Maggi, Ceo e co-founder Gility, ha commentato i risultati dello studio: “I risultati di questa survey confermano in modo ancora più netto i bisogni evidenti e, aggiungo, urgenti di PMI e micro-imprese in tema di formazione. Disegnare percorsi continui e mirati è sempre più importante per fare evolvere all’interno dell’organizzazione le competenze necessarie a competere, ma far diventare la formazione un elemento integrante della cultura aziendale è persino vitale. La maggiore sensibilità dei dipendenti rispetto al desiderio di formazione in alcuni ambiti, è un segnale forte e inequivocabile di quanto questa attività possa trasformarsi in un elemento chiave per attirare e trattenere le migliori persone contribuendo ad attenuare il mismatch tra domanda e offerta di lavoratori che negli ultimi anni ha impattato trasversalmente qualsiasi realtà. Al contrario, l’assenza di programmi strutturati negli ambiti corretti non farà che amplificare il problema”.
Anche i giovani hanno un peso specifico nel settore, con idee ben chiare. Lo studio rivela che per il 49% delle aziende intervistate la formazione aziendale sia importante soprattutto come leva per attirare e coinvolgere i talenti più giovani. Le nuove generazioni, infatti, manifestano la maggiore esigenza di formazione, con una marcata preferenza per un approccio flessibile all’apprendimento continuo e il bisogno non solo di formarsi sulla teoria, ma di applicare concretamente quanto appreso.