Gestire i cambiamenti: i risultati di uno studio sulle competenze dei manager

nomea

Come è cambiato il mondo del lavoro negli ultimi tre anni! E di questo abbiamo più volte parlato da queste pagine, ma come è mutato, nel frattempo il mondo dei manager? Sicuramente non poco… In particolare, i manager hanno difficoltà di leadership ma non trovano, o non colgono, le occasioni di formazione. 

Questo emerge da un studio realizzato sui direttori del personale da Richmond Italia in collaborazione con Nomea, brand di consulenza e formazione da poco sul mercato.

Gestire i cambiamenti non è facile, ma cogliere le opportunità di aggiornamento professionale diventa in tal senso uno strumento essenziale di crescita, per mettersi al passo con i tempi.

Secondo il sondaggio il 96,5% del campione afferma che servono maggiori investimenti nelle competenze dei manager. Solamente il 17,2% mette in evidenza il problema delle competenze tecnologiche, la maggior parte, il 59,7%, identifica il problema nella capacità di gestione della leadership nelle frequenti situazioni di lavoro ibrido.

In particolare emerge che l’ 87,5% del campione afferma che ha dovuto apprendere nuove competenze a causa del cambiamento delle dinamiche di relazione, ma solo il 3,4% ha fatto corsi specifici. Numeri che, evidentemente, devono far riflettere.  Secondo gli intervistati i corsi on line non sono il miglior modo di aggiornarsi: li considerano più efficaci di quelli offline solo il 5,7%, mentre per il 39% sono meno efficaci.

Per quanto riguarda la leadership, il 59% degli intervistati si interfaccia con un sistema di lavoro ibrido, ma quasi un terzo, il 29% sta ancora cercando un equilibrio tra gestione online e offline.

Ma quali sono state le scelte dei manager coinvolti nello studio? Per quanto concerne le scelte individuali, dopo l’esperienza del lockdown, il 62,8% afferma che ha ripensato le modalità lavorative. Il 9,3% ha deciso di ridurre tempo di lavoro, il 41,8% ha scelto di lavorare almeno in parte da remoto, e ben l’11,63% ha deciso di cambiare lavoro.

“Il sondaggio rende evidente il bisogno di una formazione orientata sulle nuove esigenze del lavoro – dicono i fondatori di Nomea -. Abbiamo studiato gli effetti di queste nuove dinamiche di interazione e come governare i processi di comunicazione in un contesto rivoluzionato. È il motivo per cui è nata Nomea, per costruire percorsi formativi individuali sulle nuove esigenze del lavoro. Anche in funzione di un nuovo clima in ufficio, che secondo il 42,3% de partecipanti al sondaggio è cambiato rispetto a prima della pandemia”.

Per Benedetta Favara, direttore generale di Richmond Italia. “I responsabili del personale hanno un importante compito davanti a loro: governare questo cambiamento culturale all’interno delle aziende. È emerso chiaramente dall’ultimo HR Forum di Richmond Italia. Le relazioni gerarchiche all’interno delle aziende per effetto del lavoro ibrido sono cambiate, hanno posto in evidenza il tema della capacità del management di essere autorevole e di saper gestire i team in modo efficace. È un cambiamento organizzativo e culturale di cui Richmond italia terrà conto nell’organizzazione dei prossimi eventi”.