Get, la nuova icona della comunicazione. Si cambia…
Si chiama Get ed è uno bracciale che permette di controllare i propri devices e le relative applicazioni, attraverso un’interfaccia invisibile ed intuitiva. È infatti in grado di captare i gesti di chi lo indossa per interpretarne la volontà e soprattutto permette all’utente, in tutta privacy, di accedere all’audio senza utilizzare ne auricolari ne altoparlanti. Il Get sarà disponibile da fine anno e a realizzarlo e produrlo è la Deed S.r.l. il cui CEO è il giovanissimo Edoardo Parini.
Il nostro modo di comunicare, dunque, evolverà ancora una volta, per merito di questo team giovane e competente, che ha realizzato qualcosa di incredibile ed unico nel mercato. Get attraverso la sua tecnologia, permette di ascoltare le notifiche (whatsapp, twitter, mail, messaggi, etc.) e ovviamente telefonare, direttamente avvicinando il proprio dito all’orecchio! La tecnologia a conduzione ossea, è composta da trasduttori che emettono vibrazioni sonore percepibili dall’orecchio interno. Queste vibrazioni sono assolutamente innocue, infatti questa tecnica é utilizzata già in impianti acustici per trasportare il suono attraverso le ossa. Come per ogni dispositivo mobile
, troviamo la possibilità di accedere volontariamente a determinate applicazioni, funzioni o la possibilità invece di ricevere differenti notifiche. L’applicazione mobile connessa a Get permetterà di personalizzare ogni gesto, legandolo ad una determinata funzione.
Una rivoluzione dunque. Grazie ad una semplice connessione bluetooth, sarà infatti possibile accedere alle funzioni e le informazioni già offerte da smartphone e tablet, senza dover guardare
o toccare lo schermo degli stessi. Saranno sufficienti dei semplici gesti per ascoltare notifiche, telefonare, “leggere email”, consultare la propria agenda e molto altro.
E non ci saranno problemi a collegarlo con qualsiasi device: il Get è compatibile sia con il sistema operativo iOS che con Android. Il costo? Non sarà di certo un problema. La Deed S.r.l. intende commerciarlo ad un prezzo che oscilla intorno ai 200 Euro! Per chi fosse interessato ad entrare a far parte di questa realtà 100% Made in Italy, da metà giugno sarà avviata una campagna di equity crowdfunding su Siamosoci. Altrime
nti per chi non vede l’ora di averlo al polso, è possibile preordinarlo direttamente sul sito ufficiale o in alternativa è possibile attendere la campagna su Kickstarter, dove sarà possibile ordinarlo direttamente verso novembre/dicembre 2016.
“L’idea nasce durante il progetto dal mio progetto di tesi all’ECAL / University of Art and Design Lausanne nel bachelor di Media & Interaction Design dove viene alla luce il primo prototipo dimostrativo, per poi prendere ufficialmente forma tramite Deed S.r.l., e diventare una vera e propria startup innovativa. “Sono davvero molti i vantaggi che un dispositivo come Get permette di avere. Get e la sua interazione, rappresentano una vera e propria icona nel campo della comunicazione”, ci dice Edoardo Parini, CEO di Deed S.r.l.. “Nel panorama dei wearable, è certamente unico per le funzionalità offerte ed il prezzo più che competitivo, un terzo rispetto ai competitor. In questo momento non esiste sul mercato un prodotto come Get, incomparabile per la facilità e la velocità di interazione. Get é uno vero e proprio bridge, che tramite un singolo dispositivo, permette di ottenere le stesse funzionalità sia di uno smartwatch, sia di un bracciale connesso, aggiungendone addirittura di nuove. Infatti i campi d’applicazione sono davvero infiniti. Quotidianamente un singolo utente guarda il suo smartphone una media 140 volte e perde più di 24 ore in un solo anno a inserire il pin per sbloccare il suo smartphone, è facile quindi affermare che abbiamo una fortissima e altrettanto preoccupante dipendenza dai display. Get affronta tutte quelle circostanze dove l’utente è impossibilitato e non vuole visualizzare o toccare il proprio device. Associando quindi ulteriori soluzioni legate ad esempio alla sicurezza: pensiamo quando siamo alla guida o nella metropolitana, dove magari, è meglio non mostrare i propri dispositivi hi-tech; o alla privacy personale: ascoltando ad esempio in totale intimità i messaggi ricevuti, controllare senza farsi notare l’ora quando si è in compagnia, ed evitare quindi sgradite situazioni”.