Giornata Internazionale della Felicità: siamo davvero felici sul lavoro?

felicità in ufficio

È davvero curioso che la Giornata Internazionale della Felicità, coincida con il lunedì, notoriamente il giorno più odiato della settimana, ma tant’è.

Il 20 marzo è un giorno in cui si riflette su cosa ci rende felici e cosa invece elimineremmo volentieri dalla nostra vita. E crediamo fortemente che il lavoro sia una di quelle componenti della nostra esistenza del quale dobbiamo, giocoforza essere felici.

È facile, oggi con la congettura economica in corso, “l’importante è avere un lavoro” e onestamente è difficile biasimare chi pensa che, a prescindere, averne uno sia molto importante. Tuttavia, il pensiero di svolgere un’attività che non ci piace e che non dà soddisfazione per più di un tempo limitato, crediamo sia controproducente ai fini della felicità di ciascuno.

Le riflessioni sul lavoro e la felicità

E allora forse è il caso di riflettere: sul lavoro che facciamo e su quello che invece vorremmo svolgere e, pur rispettando quello attuale e chi ci paga lo stipendio a fine mese, guardarsi intorno senza doversi per questo sentire in difficoltà.

Perché se è vero che si lavora per vivere, non si può pensare di vivere svolgendo un lavoro che non ci piace per tutta la vita. Sul posto di lavoro ci trascorriamo tantissime ore della nostra giornata “vigile” e pensare di trascorrerle senza sentirci felici sarebbe invece una grave mancanza di rispetto verso noi stessi.

Nella Giornata Internazionale della Felicità, il nostro messaggio è vivere e lavorare tenendo sempre in considerazione il fattore felicità.