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I 10 benefit più desiderati dai lavoratori in tempi di pandemia

Benefit più richiesti

In tempi di pandemia per le aziende non è facile quali sono i desideri dei propri lavoratori. In particolare i benefits desiderati non sono semplici da individuare. Per cercare di venire incontro alle esigenze, ecco i risultati dello studio condotto da Harris Interactive per Sodexo su ben 4.897 dipendenti da 8 paesi tra cui l’Italia, per individuare i 10 benefit aziendali preferiti dai dipendenti in tempo di pandemia.

I risultati: quali sono i benefits preferiti?

Dal sondaggio è emerso come al primo posto ci siano i premi immediati(34%), seguiti da quelli legati al food & beverage (24%), dai benefit finanziari e dalla possibilità di lavorare in smart working (entrambi a pari merito al 23%) e dai voucher per il pranzo (22%). 

Esempio concreto è il Pass Shopping, il buono acquisto che permette acquisti in modo semplice e sicuro, direttamente da casa con i propri dispositivi mobili e smartphone. Allo stesso modo rappresenta un’ottima opportunità per le aziende di motivare e supportare i dipendenti e al contempo di adempiere ai CCNL usufruendo degli sgravi fiscali previsti dalla normativa.

Flessibilitàlibertà di sceltasemplicità di utilizzo e velocità di fruizione sono elementi chiave nell’erogazione dei nostri servizi e la tecnologia è parte integrante di questa visione – ha spiegato Florent Lambert, il nuovo CEO di Sodexo Benefits & Rewards Services per il mercato italiano, che dopo una pluriennale esperienza internazionale nel Gruppo Sodexo, ha accolto le nuove sfide dell’azienda – I nostri buoni digitali come Pass Shopping sono infatti una risposta immediata per l’erogazione di servizi di welfare di aziende grandi e piccole, senza dimenticare la soddisfazione e la libertà di scelta dei dipendenti nelle occasioni e modalità di utilizzo”.

Chiudono la top 10 dell’indagine sui benefit più desiderati la richiesta di assistenza medica privata (21%), la sovvenzione per i trasporti pubblici, i benefit per la salute psico-fisica, i programmi di formazione e i benefit a lungo termine (tutti al 20%); a seguire l’auto aziendale (13%), i servizi per i bambini (11%) e la carta di credito aziendale (10%).

L’importanza di puntare sui flexible benefit, intesi come prodotti che migliorano la propria qualità di vita, può risultare utile anche per evitare la fuga di talenti: da una recente ricerca di Eagle Hill Consulting pubblicata da Human Resource Executive è infatti emerso come il 58% dei dipendenti stia lavorando in condizioni di burnout e che addirittura uno su 4 stia pianificando di lasciare l’azienda. 

Da mettere in evidenza c’è anche le variazioni nelle preferenze dei benefit tra le rilevazioni estive e quelle legate al post ondata autunnale: i premi a breve termine hanno mantenuto il primo gradino del podio ma al contempo hanno perso 3 punti percentuali, mentre la possibilità di lavorare da casa ha perso addirittura il 4% dei consensipassando dal secondo al quarto posto della top 10, calo che ha coinvolto anche i benefit legati alla salute e al benessere che, perdendo 3 punti percentuali, sono passati dalla quarta all’ottava posizione della classifica. In crescita invece i buoni pasto (+2%), i percorsi di formazione (+2%) e la carta di credito aziendale (+2%).