I titoli di studio più ricercati nel mondo del lavoro in Italia: ecco quali sono
Quali sono i titoli di studio più ricercati nel mondo del lavoro in Italia? Certamente i laureati hanno una freccia in più al loro arco, in quanto la qualificazione che assicura una laurea è un plus appetibile per le aziende.
Le imprese cercano queste professionalità
I laureati in ingegneria elettronica e dell’informazione, diplomati del sistema moda, qualificati nell’indirizzo legno, hanno certamente vita facile in questo momento storico: sono questi, infatti, i titoli di studio più difficili da trovare nel 2024, con tassi di “irreperibilità” che arrivano anche al 70%. Tra i più ricercati? Quanti sono in possesso di una qualifica o di un diploma del sistema di istruzione e formazione professionale (IeFF): le imprese dell’industria e dei servizi ne cercano 2 milioni e 100mila, ma per la metà fanno fatica a trovarli.
I dati arrivano dal Sistema informativo Excelsior, che Unioncamere realizza in collaborazione con il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.
Per comprendere al meglio le dinamiche del mondo del lavoro, è stato istituito il portale Excelsiorienta, uno strumento pensato per favorire l’orientamento di studenti e docenti, che offre un’esperienza intuitiva per esplorare il mondo delle professioni e scegliere il percorso di studi più adatto alle proprie attitudini. Ed ora viene presentato, nella sua veste rinnovata, in diverse iniziative nell’ambito di Job&Orienta, il salone nazionale dedicato a orientamento, scuola, formazione, lavoro, in corso a VeronaFiere.
“La difficoltà di reperimento delle persone rappresenta un serio problema per il sistema produttivo nazionale”, sottolinea Giuseppe Tripoli, segretario generale di Unioncamere. “In questo scenario, l’invecchiamento demografico sarà uno dei fattori più rilevanti nell’intensificare il mismatch nei prossimi anni. Per farvi fronte serve un mix di interventi dedicati: orientamento ai giovani, miglior dialogo scuola-impresa e una strategia nazionale per trattenere e valorizzare i giovani talenti, premiandone le competenze e soddisfacendone le legittime aspirazioni”.
Entro la fine di quest’anno le aziende italiane contano di inserire negli organici complessivamente 772.000 figure con un titolo terziario, di cui 691.000 laureati e 81.000 diplomati ITS Academy. Sono quasi 1,4 milioni i diplomati tecnico-professionali ricercati, cui si aggiungono, tra i diplomati quinquennali, oltre 145.000 liceali. Ammontano invece a 2,1 milioni i profili con un titolo di istruzione e formazione professionale (IeFP). Laurea, ITS Academy, diplomi e titoli IeFP corrispondono all’80% del totale dei 5,5milioni di assunzioni programmate dalle imprese dell’industria e dei servizi.
Le lauree più richieste
Le lauree ad indirizzo economico sono certamente le più ambite dalle imprese, con 205.000 profili ricercati. A seguire ci sono quelle in ambito ingegneristico, con una richiesta complessiva di 143.000 entrate, suddivise nei 47.000 laureati in ingegneria industriale, 43.000 in ingegneria civile, 34.000 in ingegneria elettronica e dell’informazione e quasi 19.000 in altri indirizzi di ingegneria.
Tra gli altri indirizzi più richiesti figurano poi insegnamento e formazione (111.000) e sanitario e paramedico (55..000). Una quota importante della domanda di lavoro delle imprese è riservata anche ai laureati di altri ambiti scientifici, come lo scientifico-matematico-fisico-informatico (39.000) e il chimico-farmaceutico (28.000).
Il gap più alto tra domanda e offerta risulta essere quello per i laureati in ingegneria elettronica e dell’informazione e nell’indirizzo sanitario e paramedico, con difficoltà che riguardano oltre il 70% delle ricerche. Poco inferiori intorno al 67%, le difficoltà per i laureati nell’indirizzo medico-odontoiatrico e in quello statistico.