Il fractional manager, una soluzione ideale per chi vuole investire nel marketing

MarketFit

Marketing e lavoro, due parole che vanno sempre più a braccetto nell’epoca dei social e del web. Secondo una ricercadi Marketing Arena affettuata lo scorso anno, solo il 56% delle aziende affida la gestione del marketing ad un professionista con competenze specifiche (nel 44% un manager, nel 12% uno specialist o un esperto di digital marketing). Nel 19% dei casi è il Sales Manager ad occuparsene, mentre l’11% delle volte è addirittura l’Amministratore Delegato mentre nel 10% questa responsabilità viene esternalizzata.

Eppure, la figura del marketing manager può determinare in modo significativo le strategie di crescita di un’azienda. Ma come possono le PMI avvalersi di un marketing manager che possa davvero fare la differenza?

Il fractional manager: figura ideale per chi punta sul marketing

Una soluzione interessante può essere rappresentata dal fractional manager, che si sta affermando in Italia. Si tratta di una soluzione che consente anche alle piccole realtà di avvalersi di professionisti senior con vasta esperienza in settori aziendali strategici, tra cui il marketing.

Cosa fa il fractionna manager? Innanzitutto valuta gli obiettivi di business, le condizioni di mercato, le eventuali ricerche disponibili, i punti di forza e soprattutto le barriere alla crescita dell’azienda. Sulla base di queste informazioni, elabora, già nelle prime settimane, una strategia annuale: a quale target puntare, che posizionamento distintivo darsi, quali azioni di marketing programmare. Una volta approvato il piano, il fractional marketing manager dovrà attuarlo sia operando direttamente sia interfacciandosi con eventuali fornitori terzi.

Come trovare un fractional manager per il marketing?

 Sul mercato del web, c’è una realtà che si chiama MarketFit: è un network professionale specializzato nella selezione di fractional manager nel sales & marketing, ideato dal marketer professionista Stefano Casanova. L’azienda nasce con l’obiettivo di creare una rete di opportunità, formazione, oltre a fornire la possibilità di venire indirizzati verso progetti idonei alle proprie caratteristiche professionali.

Secondo Stefano Casanova, founder del network professionale Marketfit i tempi per l’avvento definitivo di questa tipologia di professionisti sono maturi. “Fino ad oggi, nel nostro Paese, spesso l’orgoglio dei piccoli imprenditori è stato un grande ostacolo all’approdo in Italia di questa tipologia di professionisti. A questo si è aggiunta una diffusa diffidenza del dirigente aziendale a fornire tutte le informazioni e i segreti aziendali a un esterno che resterà in supporto solo di passaggio. Oggi però il tessuto imprenditoriale italiano ha iniziato a comprendere gli innegabili vantaggi di queste figure”.

MarkeFit ha creato un vademecum in 10 punti per diventare un fractional marketing di successo: ve lo proponiamo interamente.

  1. Avere almeno 15 anni di esperienza nella funzione Sales & Marketing di multinazionali o medie aziende.
  2. Aver ricoperto, per almeno 5 anni, ruoli manageriali.
  3. Sapersi adattare ed essere flessibili: è indispensabile per adeguarsi in modo veloce a un contesto aziendale nuovo, più piccolo ed integrarsi e operare in maniera sinergica con il team.
  4. Saper insegnare: il fractional manager deve saper formare le risorse junior già dipendenti del cliente, al fine di aiutare l’azienda a sviluppare il proprio reparto marketing.
  5. Saper coordinare: il fractional manager è colui che definisce la strategia di medio-lungo termine, guidando le risorse interne, i freelance e le agenzie esterne coinvolte.
  6. Essere reattivi: questa figura professionale deve sapere intervenire rapidamente per risolvere eventuali problemi o criticità. 
  7. Saper analizzare i problemi con lucidità: trattandosi di un manager impiegato part time per progetti specifici e non di un consulente esterno, il suo compito primario nel contesto aziendale è inserirsi nel flusso delle comunicazioni e dei task aziendali, al fine di analizzarli dall’interno mantenendo però capacità critica e la visione esterna di chi non è propriamente parte dell’organico aziendale. 
  8. Capacità di essere neutrale: studiare il target senza avere la presunzione di conoscerlo già e senza i preconcetti di chi ci si confronta da tanto tempo Saper soddisfare i bisogni manifesti e non del target è la base di tutto.
  9. Essere digitale. Conoscere le diverse piattaforme digital con le quali è possibile raggiungere il pubblico di riferimento (search, social adv, performance marketing, content, display advertising). Il FM manager è una figura capace di aggiornarsi in modo continuo sulle nuove tecnologie e di valutarne in modo critico l’utilità.
  10. Conoscere una o più lingue straniere; una delle competenze più richieste soprattutto per i processi di internazionalizzazione del mercato di riferimento dei clienti.