Il lavoro del nuovo decennio sarà certamente… agile!
Il lavoro del nuovo decennio? Qualcosa cambierà sicuramente e già si stanno studiando nuovi moduli lavorativi. Il lavoro agile diventerà sempre una costante nella vita lavorativa di ciascuno di noi e gli strumenti tecnologici in tal senso ci daranno una grossa mano. Questo è confermato anche dalle previsioni di Jabra, azienda che produce dispositivi per le comunicazioni a mani libere.
Lo smartworking è un successo
Il successo dello smartworking è confermato da numerose ricerche, tra le quali c’è quella di Fpa, società del gruppo Digital 360, dedicata al lavoro agile nella pubblica amministrazione italiana.
La ricerca è stata condotta su 4.200 dipendenti: il 94% dei lavoratori vorrebbe continuare a lavorare da casa con rientri in ufficio non quotidiani. Il 69,5% degli intervistati ha affermato che organizza meglio il lavoro, il 45,7% che ha più tempo per sé e la famiglia, e il 34,9% che lavora in un clima di maggiore responsabilizzazione.
Dati davvero indicativi su quello che è un nuovo modo di lavorare che fino a poco tempo fa non veniva accreditato come produttivo.
Eppure lo smartworking presenta diverse insidie, a partire dalla difficoltà di pronto intervento sui processi, soprattutto in quelli per cui sono richieste una costante supervisione ed un intervento su diversi sistemi all’interno di un’organizzazione. Serve quindi adottare strategie che possano prevenire perdita d’informazioni e interruzioni del processo produttivo.
Tuttavia, le sensazioni più comuni sono per un decentramento del posto di lavoro.
Pure essendo noi già stati messi alla prova dalla densificazione degli uffici “open”, da team sempre più distribuiti e dalle conseguenti sfide per la nostra concentrazione e collaborazione, gli anni che verranno saranno definiti da uno stile di lavoro più radicalmente adattato e da una maggiore necessità di supportare la tecnologia per tenere il passo con questi cambiamenti accelerati e di grande impatto.
Problemi di concentrazione
Indubbiamente il dubbio di non riuscire a mantenere salda la concentrazione viene: la presenza di piattaforme di comunicazione interne ed esterne, appesantite dall’inefficienza delle e-mail e delle conference call, possono privare le persone del giusto tempo per concentrarsi, con la sensazione di vivere interruzioni che inficiano la produttività, per non parlare dei dettagli chiave che a volte si perdono.
Gli strumenti tecnologici, in particolare, possono aiutare molto a mantenere alta la concentrazione: basta pensare ad esempio alla possibilità di lavorare su un monitor più grande di quello che abbiamo a casa o con cuffie dotate di cancellazione del rumore e indicatori di luce per non essere disturbati.
Inoltre, le funzionalità includeranno analisi predittive con un migliore riconoscimento vocale, una traduzione automatica, la ricerca semantica e l’apprendimento automatico. Tutto ciò guiderà la produttività nei nostri futuri ambienti di lavoro.
Insomma, il mondo del lavoro potrebbe subire un cambiamento epocale nei prossimi anni. È importate non farsi trovare impreparati.