Il lavoro si paga. Ma quanto vale realmente il tempo di una persona?

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Il lavoro si paga, giusto. Un professionista, o più in generale un lavoratore, che ogni giorno si reca presso la sede della società o svolge la sua attività in smart working, deve essere pagato. Con regolarità, puntualità e soprattutto con stipendi degni di tale nome.

Abbiamo più volte sentito parlare del fenomeno dei lavoratori che hanno trovato un impiego, del quale però non sono soddisfatti dal punto di vista economico. Stipendi che non bastano per pagare un mutuo o un affitto, per otto o più ore di lavoro al giorno, spesso anche sabato e domenica.

Ma quanto vale il tempo di una persona? Mi sono posto più volte questa domanda quando mi sono state offerte posizioni che prevedevano un impegno a fronte del quale si promettevano fantomatiche provvigioni, ma senza certezze… Oppure quando, mi raccontano, di proposte di poche centinaia di euro al mese di stipendio per intere giornate di lavoro…

Quanto vale il tempo di una persona? Un minuto, un’ora, un giorno…quanto vale? In molti risponderanno che vale per quanto produce. Giusto, ma il tempo trascorso ad imparare a produrre nel modo adeguato, quanto vale? E non lo vogliamo mettere in un ipotetico conteggio finale?

Il nostro Paese è in crisi perché ci sono aziende che non ce la fanno ad andare avanti, perché il potere di acquisto delle persone è calato e di conseguenza queste non comprano o riducono le spese: un cane che si morde la coda. 

Occorre riformare questo mondo del lavoro per riportare in mano alle persone il denaro “in più”, quello che un tempo si utilizzava per una cena fuori, un week end all’estero, una vacanza di almeno 15 giorni d’estate, per l’acquisto di un’auto nuova e per… tutto quello che ormai è diventato un lusso.

Il lavoro va pagato e riconosciuto, ma per far questo occorre comprendere la realtà che vivono molte aziende in difficoltà e che non possono garantire stipendi equi e sono dunque destinate a vivere, o sopravvivere, di stenti. Perché il tempo delle persone vale molto di più di quello che vogliono farci credere e dobbiamo fare in modo che ciascuno possa avere una degna collocazione professionale ed economica nel sistema.