Il Team Building per raggiungere gli obiettivi del proprio business
In un’economia globale ad alto tasso di turbolenza, sono molte le aziende ad aver capito che i propri dipendenti sono fondamentali. La chiave del successo è dar loro strumenti e strategie che li rendano capaci di individuare i trend di mercato, affrontare e gestire il cambiamento, operare efficacemente anche in contesti incerti per dare il massimo in azienda. Per innescare la capacità di risolvere situazioni complesse (problem solving) e far sì che i dipendenti si sentano parte di qualcosa di più grande, si sta facendo largo il Team Building, un insieme di attività formative, fisiche o ludiche che hanno lo scopo di incrementare l’efficienza del lavoro di squadra e ottimizzare i risultati di business.
Uno strumento di lavoro
Si tratta di uno strumento ben preciso e con un potenziale molto alto, in quanto in grado di aiutare le aziende a trovare nuove soluzioni alle sfide del mercato, generare idee per nuovi prodotti e servizi, risolvere i conflitti, migliorare la comunicazione, unire team diversi per perseguire un obiettivo comune. Attenzione però… Non tutto ciò che i dipendenti di un’azienda fanno in squadra è team building! La scelta deve essere guidata da quelli che sono gli obiettivi che effettivamente si vogliono raggiungere! I confini del termine sono sempre più labili e si finisce spesso con il considerare Team Building ogni genere di attività in cui è prevista la divisione in gruppi, rischiando di avere un vero e proprio effetto boomerang con un dispendio di energie e costi. Molti usano il team building come mezzo per produrre qualcosa che poi l’azienda può utilizzare, soprattutto in settori legati al marketing o all’acquisizione di nuovi clienti. Si parla ad esempio di attività in cui i partecipanti devono progettare campagne di marketing virale, lanciare eventi di guerriglia di marketing o produrre video che possono poi essere usati per l’attività social. Tutte sono divertenti ed efficaci e danno all’azienda la misura concreta del risultato raggiunto ma, tralasciando le esigenze pratiche, si tende spesso verso attività più generali con obiettivi di lungo termine.
Le attività più gettonate per fare squadra
Cooking
Tra le attività più gettonate, quelle che si svolgono in cucina sono senza dubbio tra i team building più diffusi, sarà perché a noi italiani piace tanto mangiare? Forse. Ma è anche vero che organizzare i ruoli e dare a ciascuno una mansione per un obiettivo tangibile comune è la vera anima di una società che funziona. Ci si divide in squadre e si organizza il lavoro: che siano piatti da inventare o ricette da riproporre nei minimi dettagli, si dà il via ad una gara a colpi di forchetta con dei supervisori che giudicano il lavoro finale e il procedimento che ha portato al risultato. La soddisfazione sta anche nel mangiare quello che è stato cucinato… l’ultima fase del processo di aggregazione.
Escape Room
Un nuovo modo di fare gruppo che sta prendendo molto piede. Chiusi in una stanza, l’obiettivo è quello di risolvere un caso collezionando gli indizi presenti nelle quattro mura e trovare la soluzione per uscire entro un tempo stabilito. Acuire le menti e dividere i compiti aiuta a raggiungere l’obiettivo ma pensare fuori dagli schemi è quello che veramente fa la differenza.
Sport
Un metodo classico ma sempre efficace è quello di scegliere uno sport e dividersi in squadre, meglio se si tratta di qualcosa di semplice e non troppo fisico per agevolare l’esperienza anche di chi è meno prestante. Si va da sport più conosciuti come calcio, rugby, basket a quelli meno praticati come il golf. Competitivi o no, l’obiettivo resta quello di aggregarsi e creare le giuste condizioni per portare la propria squadra alla vittoria.
Outdoor
In questo campo si apre un capitolo intero fatto di attività all’aperto che prevedono di mettere in gioco ingegno, capacità fisiche, resistenza e nervi saldi. Si spazia dal camping ai parchi avventura in cui è necessario che tutti i componenti della squadra seguano un determinato percorso fatto di insidie ed ostacoli. Tra le attività che vanno per la maggiore, quelle in cui si mette alla prova il proprio senso dell’orientamento affiancato dalla capacità di trovare indizi lungo un sentiero che porta alla fine. Qualche messaggio subliminale? Sicuramente… attenzione a non uscire dal tragitto e percorrere sempre la retta via!
Arte
Un’attività ludica che mette in luce anche le capacità creative e la manualità. Le sfaccettature sono molteplici: dal gardening che consiste nel seminare e mettere su un vero e proprio orto aziendale, a tutto ciò che deve creare un senso di armonia, non solo nel senso più spirituale del termine. Si va dalla musica che consente di cimentarsi con strumenti mai provati prima alla realizzazione di video, storie e perfino spettacoli teatrali. L’obiettivo è quello di creare sintonia con il gruppo e lasciarsi andare. Il risvolto aziendale? Un grande esercizio per il public speaking!
Tratto da Uomo&Manager di Febbraio 2017