Immaginare il proprio futuro non basta. Bisogna lavorare per realizzare i sogni
La differenza sta nel prezzo del sacrificio
Io vorrei, ma… Saprei io come fare, se… Quante volte mi è capitato di sentire queste parole e quesi puntini di sospensione credo che descrivano nel modo migliore quel sospiro finale della frase. Tutti noi abbiamo sogni nel cassetto ed altri che cerchiamo di realizzare con il lavoro quotidiano.
Ci svegliamo la mattina, ci mettiamo nel traffico, raggiungiamo il posto di lavoro ed iniziamo a guadagnarci la pagnotta quotidiana. Ma questo non è scontato, almeno per chi conosce il prezzo del sacrificio. Talvolta va bene, altre va male, ma fa parte del gioco.
Questo è il pensiero di chi vuole ottenere qualcosa nella vita e non solamente sopravvivere agli eventi: c’è chi cerca di costruire un futuro roseo, migliore, più ricco di soddisfazioni e altri che “speriamo di arrivare a fine mese” e che “io il lavoro l’ho comunque fatto”. Pur rispettando entrambi i modi di pensare, mi permetto di propendere per il primo. È più rischioso, questo lo si sa, ma è anche quello che lascia meno rimpianti.
Gli anni che passano e il futuro sempre più presente
Gli anni, purtroppo, passano velocemente e quel futuro che spesso abbiamo tutti quanti fantasticato si rivela essere un presente poco piacevole. Ma il bello della vita è che chi ha la fortuna di potersi alzare dal letto la mattina ed iniziare un nuovo giorno, dovrebbe avrebbe l’ambizione di rimettersi in gioco e ridisegnare i propri desideri, in base a quelle che sono le esigenze della propria quotidianità, ma anche facendo quel “passetto” in più che differenzia chi punta ad obiettivi grandiosi, rispetto a chi invece si accontenta.
Immaginare il futuro non basta, occorre mettere insieme tutte le proprie energie, unirle alle competenze acquisite e lavorare sodo per arrivare laddove non tutti, evidentemente hanno l’ardire di provare ad arrivare.
Per realizzare un’opera d’arte gli artisti la visualizzano prima nella propria mente: lo stesso dobbiamo fare noi ogni giorno. Dobbiamo visualizzare la nostra opera d’arte, ovvero la nostra iniziativa lavorativa e professionale, e realizzarla.