Intelligenza Artificiale: l’importanza della formazione e l’acquisizione delle skills

Intelligenza Artificiale e Skills

Con l’adesione dell’AI nel mondo del lavoro, molti criteri di valutazione e metodi di lavoro sono cambiati. Di fronte ad una tale rivoluzione, il Gruppo Cegos, ha voluto rendere note le indicazioni emerse dall’ultimo white paper intitolato “Comprendere l’IA: formazione per un uso etico ed efficace nel business”, per supportare i dipendenti nell’adozione efficace e responsabile dell’AI.

Formazione e Intelligenza Artificiale

Come cambia il modo di fare formazione con l’arrivo dell’Intelligenza Artificiale? In modo sostanziale.  A Gennaio dello scorso anno, il 90% dei leader aziendali ha scelto un atteggiamento attendista o ha sperimentato l’IA solo su piccola scala (studio BCG). Eppure, l’ultimo lnternational Cegos Barometer Transformations Skills and Learning mette in evidenza che il 63% delle aziende ha indicato IA e Data come le skill prioritarie da sviluppare per i dipendenti.

La trasformazione non sarà facile da portare avanti, ma lo sviluppo di una cultura dell’IA all’interno delle aziende deve rappresentare necessariamente un passo essenziale per sensibilizzare ogni dipendente e strutturare un approccio progressivo.

Questo può avvenire attraverso la modellizzazione di un “AI Profiler”, come quelli sviluppati dagli esperti Cegos. Grazie ad una serie di principi e case study, questo modello permette alle organizzazioni di identificare quattro profili di maturità nell’ambito dell’IA. Una volta individuato il proprio profilo, l'”AI Profiler” funge da bussola per guidare l’integrazione progressiva dell’IA, facendo leva sullo sviluppo delle competenze per ottimizzarne il valore aggiunto.

Acquisire le skills è un passaggio fondamentale

Imparare ad utilizzare l’AI è un po’ come imparare nuovamente ad usare il pc e il web. Ecco perché sono necessarie determinate skills con le quali poter poi gestire le nuove esigenze e il cambiamento in atto.

Le potenzialità dell’Intelligenza Artificiale sono numerose (aumento della qualità e della produttività, supporto al processo decisionale, miglioramento dell’esperienza cliente, innovazione, ecc.), ma questi benefici dipendono da una strategia di integrazione solida, dalla gestione dei rischi e dal supporto ai dipendenti nell’uso quotidiano dell’IA. Saper creare prompt per scopi professionali è una capacità fondamentale per il successo, ma qualcuno dovrà pure insegnarla a chi non la possiede, così come si deve tener conto di fattori quali etica, sicurezza e riservatezza, che devono essere integrate nella formazione operativa.

Per garantire e massimizzare l’uso dell’IA generativa nelle imprese, Cegos raccomanda un approccio basato sullo sviluppo delle skill su tre livelli complementari

  1. sviluppo delle competenze cognitive, come il pensiero critico e la gestione dei bias
  2. rafforzamento delle skill socio-emotive, che distinguono gli esseri umani dall’IA
  3. promozione del “growth mindset”, che aiuta le persone a imparare ad apprendere e ad agire

“L’accelerazione dell’IA generativa sta trasformando profondamente le organizzazioni, ponendo sfide tecnologiche, etiche, sociali e umane. In Cegos abbiamo sempre aiutato i clienti ad adottare le innovazioni tecnologiche conciliando etica e performance. Nell’era dell’AI è fondamentale per le aziende trovare un equilibrio tra performance ed etica, tenendo conto delle loro sfide specifiche e del loro livello di maturità in questo campo. Una cosa è certa: anche questa volta, lo sviluppo delle competenze è una leva strategica che deve essere attivata rapidamente per accompagnare questa profonda trasformazione”, afferma Emanuele Castellani, Executive Board Member del Gruppo Cegos e CEO di Cegos Italia.