Jack Ma e il coraggio di dire basta
Qualche tempo fa, Jack Ma, uomo più ricco della Cina e fondatore dell’e-commerce Alibaba, disse testualmente: “Non voglio morire in ufficio, ma in spiaggia sotto un ombrellone”. Ebbene, il numero uno del colosso orientale, valutato circa 420 miliardi di dollari, da lunedì, pur restando nel board dell’azienda da lui fondata, si dedicherà ad altro lasciando ogni incarico.
È una notizia apparsa oggi su molteplici organi di informazione e ci ha colpito molto, invitandoci ad una riflessione: quando un manager, un uomo, deve dire basta, per dedicarsi a ciò che ha tralasciato di fare nella vita, per investire il proprio tempo nel lavoro?
Se guardiamo ai grandi manager del nostro tempo, quali Sergio Marchionne, recentemente scomparso, o Steve Jobs, la risposta sarebbe univoca: mai. Lavorare per vivere, non vivere per lavorare, recita un famoso adagio che, evidentemente, non vale per tutti.
La verità è che chi è partito da zero, con pochi soldi in tasca, ma con una grande idea nella testa, difficilmente vuole mollare. Perché sente la sua azienda una creatura nata dalla propria mente e mai e poi mai rinuncerebbe al privilegio di vederla prosperare sotto il proprio occhio vigile e soprattutto sotto la propria leadership.
Perché è difficile lasciare quell’ufficio, quella scrivania, quelle abitudini che sono state proprie per tanti anni e che hanno visto alternarsi soddisfazioni e delusioni… Difficile, evidentemente, ma non impossibile, a giudicare da quanto annunciato da Jack Ma.
Perché la vita, anche quella di un manager è fatta di tante cose, non solo di riunioni, di appuntamenti, di consigli di amministrazione… È anche costellata da affetti familiari, da passioni troppo spesso abbandonate, da desideri irrealizzati, a cui forse, sarebbe giusto dedicarsi, una volta raggiunto l’obiettivo prefissato in partenza e acquisita una sufficiente fortuna economica da garantire a sé stessi e ai propri cari una vita agiata.
E quello che ha fatto Jack Ma, che in un mondo pieno di manager e imprenditori che vogliono mantenere il proprio nome in azienda “finché morte non ci separi”, rappresenta forse uno spartiacque, un’ispirazione importante, una visione, per coloro che verranno da qui in avanti. Amare il proprio lavoro è splendido e lodevole, pensare che sia l’unica cosa da fare nella vita, forse è eccessivo.
Ecco perché ci sentiamo di applaudire il gesto di Jack Ma, ringraziandolo per il suo grande lavoro ed augurandogli un futuro altrettanto soddisfacente, rispetto a quello avuto dal 1999 ad oggi.