La figura del CFO in azienda: in che modo è cambiata negli ultimi anni?
Come si sa, la figura del CFO in azienda è sempre più importante e negli ultimi anni risulta essere fortemente cambiata, e come potrebbe essere altrimenti, rispetto al passato. I direttori delle aziende hanno visto stravolgere letteralmente il proprio lavoro dalle nuove necessità e dai vari mutamenti che si sono verificati, specie negli ultimi 2-3 anni. Come hanno reagito a tutto questo?
Sono certamente stati più coinvolti nelle decisioni operative, sia di breve che di medio-lungo termine, andando anche oltre il concetto di “ambito finanziario”. Ma visto che il mondo del lavoro sta continuando la propria evoluzione, il direttore finanziario è sempre più un partner aziendale fondamentale, caratterizzato da una profonda conoscenza della strategia, un aumento delle competenze di leadership e dall’abilità di comunicare efficacemente le competenze e le conoscenze finanziarie a colleghi di altri ambiti.
Inoltre, bisogna sottolineare come la tecnologia comportato cambiamenti importanti nel lavoro e nel ruolo del CFO. I dati i in modalità “live”, rivestono oggi un’importanza determinante e contribuiscono a rendere più fluido il lavoro dei CFO, che sempre più acquisiscono una prospettiva a 360 gradi sui costi, i benefit e la struttura complessiva della forza lavoro.
“Survey CFO 2024”: ecco cosa dicono i risultati
Dalla “Survey CFO 2024“, realizzata da Salone d’Impresa in collaborazione con Andaf Nord Est e ADP Italia su un campione di aziende per il 92,4% non quotate, emerge come aziende e CFO siano per molti aspetti ancora in ritardo nell’uso di tecnologie e software, con Excel che risulta ancora tra gli strumenti più utilizzati.
Infatti, il 90% dei CFO interpellati realizza il proprio business plan o un piano strategico, ma il 79,7% predispone perlopiù un piano mensile. La maggioranza adotta un modello di controllo, pianifica sempre il budget aziendale, monitora i KPI e predispone forecast aziendali (bilancio previsionale). Per fare tutto questo, però, il 34% usa ancora Excel.
Solamente il 39,7% ha a disposizione un budget per la digital transformation. Questo influisce sull’utilizzo di strumenti innovativi come l’IA, che è stata considerata nel piano strategico solo dal 34,2% degli intervistati, mentre il 58,2% non prevede di farne uso.
Solo il 21,5% infatti ha sviluppato soluzioni che utilizzino l’IA: il 35% nell’area sviluppo, il 20% nella produzione, un altro 20% nell’amministrazione finanza e controllo, il 15% nel marketing e il 10% nelle attività di back office. In generale, il 62,8% degli intervistati ritiene che l’uso dell’IA sarà di aiuto per il proprio lavoro, il 55,7% implementerà soluzioni di IA nei prossimi due anni ma solo il 14,1% possiede al momento un budget ad hoc.
Tra i temi trattai dallo studio è rientrata anche la sicurezza informatica: in questo caso per la pianificazione del business si registrano dei ritardi. Il 55,1% ha un sistema di mappatura e gestione dei rischi in azienda, ma solo il 34,6% dispone di un budget ad hoc per la cyber security. Il 52,6% utilizza degli strumenti di business intelligence e analytics presenti per analisi vendite, margini, budget e forecast. Solo il 16,7% possiede strumenti di corporate performance management.
Ma non solo. I ritardi riguardano anche trend attuali come la sostenibilità. Nonostante il 60,3% abbia considerato i temi ESG nel piano strategico e il 56,4% abbia già iniziato la valutazione dell’impatto ESG, solo il 29,5% ha un “sustainability manager” e solo il 33,3% ha previsto un budget per la sostenibilità (il 51,7% minore o uguale a 50mila, il 31% tra 50 e 200mila, il 17,2% maggiore di 200mila).
“Per far fronte alle nuove sfide, il CFO di oggi deve quindi possedere una padronanza a 360 gradi del business e posizionamento della propria azienda, mostrare una solida conoscenza dei dati finanziari e relativi al capitale umano, essere in grado di comunicare complessi messaggi finanziari, collaborare in maniera efficiente con i direttori HR, i CIO e i CEO. Da sottolineare poi come la tecnologia stessa abbia cambiato il lavoro e il ruolo del CFO. I dati e la tecnologia stanno fornendo loro maggiori informazioni relative alle opportunità di business, al processo di produzione e di approvvigionamento e alle correlate efficienze. I dati possono così aiutare i CFO ad acquisire una prospettiva a 360 gradi sui costi, i benefit e la struttura complessiva della forza lavoro”, ha dichiarato Gianfranco Raia, CFO di ADP Italia.