La guida in città tra limitazioni e spese
Il costo del carburante è alle stelle, le ZTL aumentano e il traffico rende spesso un percorso relativamente breve una sorta di Odissea. Non solo, in vista dell’imminente progetto di decarbonizzazione, le auto elettriche o comunque i veicoli alternativi dovrebbero prendere sempre più piede. Tutti questi fattori scoraggiano molti automobilisti, che non sempre nei mezzi pubblici trovano l’alternativa ideale.
Sostenibilità economica del mezzo
Come è noto, le auto elettriche al momento hanno costi maggiori rispetto alle classiche a benzina o a diesel, ma anche se si limitano le spese vive, occorre fare i conti con la RCA obbligatoria.
Si possono visitare diversi siti web per trovare un’assicurazione auto economica, così da avere la possibilità di trovare la soluzione migliore, valutando magari l’opportunità di formule rateizzate.
Questo offre già un valido aiuto nel sostenere una delle spese più grosse, ma non bisogna comunque dimenticare che ne esistono altre tipologie, come il bollo auto. Così come per l’assicurazione, anch’esso varia a seconda della regione di residenza, della potenza del veicolo e della classe ambientale dell’auto. I veicoli elettrici o di interesse storico non lo pagano (per l’elettrico in realtà vi è un’esenzione solo per i primi 5 anni), ma basta visitare il sito dell’ACI per calcolare la spesa relativa al proprio mezzo.
Naturalmente, esistono le revisioni ordinarie da riservare alla propria auto almeno ogni 24 mesi, escludendo interventi straordinari riferibili a guasti o danni. Aggiungendo il costo del carburante, l’equazione finale diventa abbastanza esosa e la prospettiva di usare veicoli elettrici senza tassa di possesso e con RCA meno costose diventa rosea.
Traffico e mezzi pubblici
Un altro fattore non economico, ma altrettanto fondamentale che si deve considerare quando si guida un’auto, è il traffico cittadino. Incubo di tutti gli automobilisti, può formarsi a seguito di forte affluenza sulle arterie principali, ma esistono concause collaterali da non sottovalutare: incidenti, lavori stradali, parcheggio selvaggio e… maltempo. Come è tristemente noto, in caso di tempo avverso in molti decidono di usare la macchina invece del mezzo pubblico o di quello a due ruote (di recente, si è aggiunto il monopattino).
Anche salire sui mezzi pubblici diventa talvolta una specie di avventura, tra ritardi, soppressioni di corse e corsie preferenziali che non si sviluppano su tutta la rete. Di recente, nella Capitale il prezzo del biglietto è aumentato, tra le proteste degli utenti.
Attuare miglioramenti per incrementare i mezzi a disposizione (magari già di tipo elettrico), fare manutenzione di quelli più datati e creare un maggior numero di corsie preferenziali non è cosa facile e si tratta di una sfida quotidiana che coinvolge tante amministrazioni locali.
Esistono però applicazioni che comunicano in tempo reale dove si trova il mezzo pubblico in questione, riducendo od ottimizzando i tempi di attesa: nel Regno Unito esiste persino un sistema di prenotazione dedicato ai pullman.
Soluzioni attuali e future
Ma quindi in città è meglio rinunciare al mezzo proprio e anche a quelli pubblici? C’è chi risponde a questo quesito sfidando le code e le spese proibitive a suon di due ruote, con biciclette e monopattini, ma si tratta di metodi che possono andare bene su distanze contenute e in presenza di spazi idonei. Purtroppo, le strade non sono neanche il massimo della sicurezza per questi mezzi alternativi.
In realtà, una soluzione univoca alle problematiche che affliggono chi guida in città non esiste, tuttavia è possibile attuare una serie di accorgimenti per rendere meno costosi e stressanti gli spostamenti.
Innanzitutto la scelta del mezzo: come già accennato, le auto elettriche o ibride non sono ancora alla portata di tutti, ma rappresentano un investimento che consente di avere svariati vantaggi. Ciò sia a livello di alimentazione che di costi futuri (RCA e bollo obbligatori).
Ma se proprio non è possibile acquistare elettrico, nel traffico è meglio una city car di un modello più ingombrante. Le famiglie numerose possono trovare soluzioni alternative al classico suv, magari prediligendo un crossover che ha un ingombro minore.
Per quanto concerne il percorso casa-lavoro o casa-scuola-lavoro si potrebbe verificare se esistono strade alternative, magari più lunghe ma meno trafficate, e pianificare il percorso facendo delle prove e cercando di anticiparsi per le prime volte.
Va ricordato che in mezzo al traffico si consuma persino più carburante che se si scorre per più chilometri. In tal senso, può essere di aiuto la funzione Start and Stop presente in molti veicoli di nuova generazione: quando ci si ferma per un ingorgo, il motore si spegne automaticamente. Guidare in città con prudenza e consapevolezza è difficile, ma non impossibile.
(Pubbliredazionale)