L’AIFBM, l’associazione del Food&Beverage

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In Italia mangiare e bere bene è un vanto che ci portiamo in giro per il mondo. I turisti che approdano nel nostro Paese si beano di gusti e sapori fino a quel momento a loro sconosciuti. Ma per mantenere alto il livello e la nomea del cibo italiano servono professionisti del settore che sappiano formare a loro volta altri professionisti.

Di questo si occupa l’associazione italiana Food e Beverage Managemet, l’AIFBM, nata nel 2012 dall’unione di diversi professionisti legati ad importanti hotel e catene alberghiere italiane. L’associazione comunica attraverso l’organo di stampa ufficiale Locali Top e ovviamente attraverso il sito www.aifbm.it.

L’attività dell’associazione

“Finalità precipua dell’Associazione – spiega Emiliano Citi, vice presidente AIFBM – è quella di elevare il livello ed il prestigio professionale dei Food&Beverage Manager e di contribuire al costante aggiornamento e alla loro crescita professionale in termini di expertise. La cultura del prodotto alimentare, ma soprattutto le tecniche di management, applicate al mondo della ristorazione sono le principali competenze di un Food and Beverage Manager”.

Una recente stima dell’Osservatorio AIFBM ha quantificato in 133 milioni di euro circa, il potenziale d’acquisto degli associati (280 F&B manager) e delle strutture che rappresentano: circa 400 tra hotel 3-4-5 stelle, villaggi turistici, parchi di divertimento, navi da crociera. Dunque luoghi in cui le attività di ristorazione contribuiscono in maniera significativa al conto economico dell’impresa che si dedica all’ospitalità. “Tra gli obiettivi pianificati nel 2014, – ammette Citi – c’è il riconoscimento di un albo di categoria. E non meno importante, l’istituzione di un network internazionale con omologhe associazioni estere”.

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