Lavoratori over 50: chi l’ha detto che siano più impegnativi da gestire?

lavoratori over 50

Chi ha detto che i lavoratori over 50 abbiano meno motivazioni, rispetto ad esempio agli under 30? Il mondo è in evoluzione e anche il modo di intendere la carriera o i propri compiti professionali. Un lavoratore over 50 costa di più? Forse, ma l’esperienza che ha accumulato, fra successi e fallimenti, quanto vale?

Un sondaggio realizzato da PageGroup, azienda che si occupa di ricerca e selezione del personale, tra migliaia di candidati in Italia e in Europa ha svelato come i professionisti più esperti possano essere una grande risorsa per tutte le aziende.

Cosa dice lo studio

C’è chi pensa che i lavoratori over 50 possano essere poco propensi ai cambiamenti rapidi che richiede il business moderno, ma la realtà non è questa. Lo studio di PageGroup mette in evidenza che molti lavoratori senior hanno ormai abbracciato lo stile lavorativo contemporaneo, compreso il lavoro in postazioni flessibili (solo il 16% non è entusiasta dell’idea). Non solo: quasi la metà (il 44% per la precisione) ha affermato che la resistenza al cambiamento è uno dei due errori principali che un manager possa fare. Quindi la famosa frase “si è sempre fatto così” non è gradita ai manager senior (e forse è per questo che lo sono diventati, ndr).

Per quanto riguarda l’aspetto economico, se è vero che gli over 50 si aspettano di essere pagati per quello che reputano sia il lavoro valore, questi professionisti tendono a cercare aumenti di stipendio meno spesso rispetto agli altri colleghi e questo suggerisce un chiaro approccio equilibrato e realistico nei confronti della retribuzione. 

Dall’ufficio o da remoto: per i lavoratori over 50 cambia poco

Il 68% dei lavoratori over 50 pone le interazioni informali come motivo chiave per la presenza in ufficio, ma sono anche sono meno esigenti verso certi aspetti, come la necessità di avere uffici ultramoderni o attività di team building, ma apprezzano valori come la trasparenza aziendale e l’autonomia nei loro ruoli.

Più di 6 professionisti su 10 sono concentrati sullo sviluppo professionale, mentre poco più della metà (53%) dà priorità a benefit come l’assistenza sanitaria per sé e la famiglia. Anche l’approccio al work-life balance dei lavoratori over 50 è in linea con le tendenze moderne: per quanto riguarda il lavoro da casa, il 37% dei dipendenti è a proprio agio nel farlo per due giorni a settimana, mentre il 28% è aperto a tre giorni a settimana.

“Quando parliamo di lavoratori over 50 ci immaginiamo, quasi sempre, persone con grandissima esperienza ma poco aperte al cambiamento e a cogliere nuove opportunità. Se guardiamo i dati, però, ci rendiamo conto che la situazione è molto diversa: il 62% dei professionisti over 50 che abbiamo intervistato ha dichiarato di cercare attivamente opportunità di sviluppo professionale. Un numero che smentisce categoricamente che esista un’assenza di motivazione e mette in luce l’entusiasmo e la volontà di rimanere aggiornati e di continuare a imparare. Farci offuscare dagli stereotipi e non considerare il grande valore che questi candidati possono portare a tutte le aziende e ai lavoratori più giovani può rappresentare, a lungo andare, un grosso problema. Dobbiamo impegnarci, sempre di più, a cancellare i falsi miti che ancora purtroppo permangono affinché si creino ambienti sani e multi-generazionali, con un vantaggio oggettivo per tutti”, ha dichiarato Francesca Caricchia, Senior Executive Director di PageGroup