Lavoro e Intelligenza Artificiale, fra nuove skill e la necessità di interazioni
Lavoro e Intelligenza Artificiale, quante volte ne abbiamo scritto negli ultimi mesi? Tantissime e la percezione è che ne parleremo ancora molto perché la AI è destinata a cambiare profondamente il nostro modo di affrontare i nostri compiti professionali.
Fra nuove skill e desiderio di interazione fra “umani”
Da un recente studio di Workday, a tema lavoro e AI, emerge che per l’81% dei lavoratori questa tecnologia sta ridefinendo le skill richieste per il proprio ruolo. In pratica è essenziale creare delle professionali specifiche per affrontare un cambiamento così grande.
Malgrado ciò, l’82% degli intervistati, pensa che il desiderio di interesse fra colleghi o anche superiori, s’intensificherà con l’aumento dell’utilizzo dell’AI, malgrado solo il 65% dei manager condivida questa visione.
Per l’83% degli intervistati, l’AI accrescerà l’importanza delle skill prettamente umane e potenzierà la creatività, generando nuove forme di valore economico. Questo dato evidenzia un crescente ottimismo verso l’adozione dell’Intelligenza Artificiale sul posto di lavoro, segnando un netto miglioramento rispetto a una precedente indagine, realizzata da Workday nello stesso periodo dello scorso anno, da cui emergeva che solo il 52% dei lavoratori accoglieva positivamente l’AI.
“L’AI ci sta portando verso un futuro in cui possiamo sfruttare le nostre innate capacità umane per connetterci, creare e innovare”, ha dichiarato Sadie Bell, VP of People Systems, HPE. “Non si tratta solo di efficienza e risoluzione dei problemi, ma di liberare il nostro potenziale per costruire un futuro che dia priorità a skill come l’empatia, l’ingegno e l’umanità”.
Creatività, leadership, apprendimento, fiducia e collaborazione continuano ad essere parole chiave nel mondo del lavoro, malgrado il prosperare del lavoro by AI.
“La discussione sull’AI spesso si concentra sulla paura e la perdita dei posti di lavoro, ma noi la vediamo come un’opportunità straordinaria”, ha detto Jim Stratton, Chief Technology Officer, Workday. “Se pensiamo all’Intelligenza Artificiale per il bene comune, possiamo valorizzare ciò che ci rende unici come esseri umani, la nostra creatività, empatia e capacità di connessione, e costruire un ambiente di lavoro in cui queste competenze guidino il successo. La nostra ricerca mostra che i lavoratori sono pronti al cambiamento”.
Tra gli utilizzatori dell’AI, quasi tutti (93%) sono d’accordo sul fatto che questa tecnologia permetta loro di concentrarsi su responsabilità di livello superiore, come la strategia e la risoluzione dei problemi.
Inoltre, il 92% dei dipendenti e il 95% dei leader concordano con gli utenti AI attivi nell’avere una percezione positiva circa i suoi benefici. Questi risultati mettono in evidenza le possibilità che l’AI ha nel contesto lavorativo, aiutando i professionisti di ogni settore a liberare il proprio potenziale.
Come viene utilizzata l’AI nel mondo del lavoro?
Tra gli utilizzi principali di questa tecnologia ci sono l’analisi dei dati (51%), il rilevamento delle frodi e il monitoraggio della sicurezza (43%), la gestione delle risorse umane e i processi di recruiting (39%). I dati mettono in evidenza una chiara tendenza: con la crescente adozione dell’Intelligenza Artificiale, le skill umane stanno diventando sempre più fondamentali.