Lavoro ibrido: in Italia e in Europa è una tendenza in crescita. E le aziende lo iniziano a capire…
Il lavoro ibrido è sempre più una realtà e sempre meno una tendenza. Infatti, sia in Italia che nel resto d’Europa, la richiesta da parte di chi cerca un impiego è indirizzata verso aziende che puntino ad offrire questa opportunità.
E questo malgrado molte grande aziende ‘spingano’ per tornare a lavorare dall’ufficio come avveniva prima della pandemia.
Secondo una recente ricerca di Indeed, portale specializzato per la ricerca un impiego, la quota di ricerche di lavoro a distanza e ibrido è più che quadruplicata rispetto ai livelli pre-pandemici ed è aumentata del 12,8% dall’inizio dell’anno (dall’1,97% di gennaio 2024 al 2,22% di luglio 2024). Allo stesso tempo, molte aziende continuano a offrire opzioni di lavoro ibrido o a distanza: la quota di annunci di lavoro su Indeed in Italia in cui viene contemplata questa modalità di lavoro si è stabilizzata intorno al 10% nel 2024, una quota significativamente più alta rispetto al 2,5% del pre-pandemia.
Insomma, qualcosa è cambiato nella mentalità di chi cerca lavoro, ma questa nuova esigenza inizia ad essere percepita chiaramente da chi il lavoro lo offre.
Lavoro ibrido, la situazione in Italia e in Europa
Sempre secondo i dati raccolti da Indeed, nel nostro Paese, a fine luglio 2024, si è raggiunto il massimo storico di ricerche di lavoro ibrido, pari al 2,2% sul totale delle ricerche effettuate. Ciò rappresenta un aumento dell’1,95% da gennaio 2020 e dello 0,25% rispetto all’inizio del 2024, indicando che la percentuale di lavoratori interessati alle possibilità offerte dal lavoro ibrido è in costante espansione.
L’andamento è simile anche nel resto d’Europa. In particolare, si registra un andamento crescente, con il picco delle ricerche per lavoro ibrido registrato a fine luglio 2024 in Germania (3,3%) e Spagna (2,8%). Seppur il trend si sia stabilizzato nel Regno Unito e in Francia, si evidenzia ancora un radicato interesse per il lavoro ibrido anche da parte dei lavoratori di questi Paesi.
Pawel Adrijan, Direttore Economic Research EMEA di Indeed, ha commentato: “I candidati rimangono molto interessati al lavoro a distanza e ibrido; quindi, non sorprende che le aziende continuino a offrirlo. È chiaro che, sebbene inizialmente il ricorso ai modelli di lavoro ibrido sia stato ampliato per far fronte alle restrizioni imposte dalla pandemia, questa modalità di lavoro è destinata a rimanere. Il lavoro a distanza e ibrido continua a essere in primo piano in Europa, consolidandosi come una modalità apprezzata sia dalle aziende che dai candidati. È un fenomeno che è partito con le grandi aziende, ma non riguarda più solo quelle. Ne stiamo vedendo l’adozione persistente anche in Italia, ad esempio, dove il tessuto economico comprende un’alta percentuale di piccole e medie imprese. La mobilità limitata causata dall’aumento dei costi immobiliari nelle grandi città e l’impatto dell’inflazione sui salari rendono il lavoro a distanza un’opzione interessante per chi cerca flessibilità e un migliore equilibrio tra lavoro e vita privata”.