Le 10 caratteristiche di un imprenditore di successo
Pianificazione strategica, empowerment e visione sistemica. Tra le caratteristiche che deve avere un imprenditore di successo, oltre alle competenze, c’è molto di più.
In un mercato dinamico e sempre più competitivo, un manager deve avere una visione di lungo periodo e promuovere il cambiamento, sviluppando una struttura a cascata che garantisca al business solide fondamenta fatte di competenze specifiche, anche personali. Dal punto di vista strategico-organizzativo sono almeno 10 le doti su cui un manager deve puntare per fare la differenza
- Pianificazione strategica e decision making Avere una visione imprenditoriale non basta. Un manager di successo deve saper analizzare gli scenari e prendere le giuste decisioni per tradurre la visione in azioni concrete e trasformare gli obiettivi in piani strategici. I progetti e i piani operativi devono includere l’attività di tutto il personale per essere seguiti, implementati, monitorati e controllati al fine di realizzarli senza sprechi di risorse umane e finanziarie. Questa fase implica anche una certa flessibilità per attivare azioni correttive nel caso in cui si renda necessario un cambio di rotta in corso d’opera.
- Visione sistemica e team management Il raggiungimento degli obiettivi implica che l’azienda sia una macchina funzionante in grado gestire al meglio le proprie risorse. Avere una visione sistemica e considerare l’impresa e tutto il team come un unico organismo, ottimizza le potenzialità di crescita su ogni livello. Un manager deve saper far lavorare tutte le risorse in sinergia, attribuendo a ciascuno il compio più adatto alle proprie competenze.
- Motivazione e persuasione Per chi non ha una visione d’insieme, può essere difficile lavorare con motivazione e, una volta trovata, non sempre è facile mantenerla. Trasmettere passione ed entusiasmo è una delle regole fondamentali per creare una squadra di lavoro vincente. Risolutezza e persuasione sono tra le doti più importanti che un manager deve avere per tenere sempre alto il livello di attenzione e collaborazione delle risorse interne e dei fornitori esterni.Grazie ad una buona capacità di public speaking, inoltre, le riunioni saranno ancora più produttive e stimolanti.
- Gestione delle priorità e delle urgenze Contesti dinamici e frenetici. Per gestire il cambiamento continuo, è compito del manager saper attribuire le giuste priorità ed essere sempre pronto a rivederle secondo urgenza. Un imprenditore determinato a dare le giuste direttive, riuscirà ad evitare situazioni di caos o malessere all’interno dell’azienda. Il manager ha a che fare con la gestione di una serie di attività spesso molto distanti tra loro: gestire tutto al meglio vuol dire identificare le strategie adatte per far fronte alle situazioni e tracciare un piano d’azione chiaro, teso al raggiungimento degli obiettivi.
- Intelligenza emotiva comunicativa Nel rapporto con le risorse umane che satellitano intorno all’azienda, un manager deve saper creare un rapporto empatico per comprendere al meglio le esigenze di clienti, fornitori e dipendenti.Per affermare la propria leadership, è fondamentale saper comunicare: la chiarezza è la base della produttività e aiuta a risolvere anche le questioni più insidiose.
- Comunicazione precisa e capacità di delega Essere leader efficaci, riconosciuti oltre che riconoscibili, implica la capacità di influenzare gli altri attraverso la propria comunicazione, senza bisogno di far appello al grado gerarchico per essere seguiti. Tuttavia non sempre il carisma o l’intuito sono sufficienti! La soluzione risiede proprio nell’uso sapiente e strategico della comunicazione: saper dire la cosa giusta al momento giusto riesce a rimuovere ostacoli e resistenze. Accentrare le attività però rischia di rallentare il processo di crescita e il raggiungimento degli obiettivi. Un manager sicuro di sé è sicuro anche del proprio team e non deve aver paura di delegare il lavoro più operativo ai dipendenti per dedicarsi maggiormente alle questioni strategiche. Delegare però non è semplice: non basta, infatti, dire a qualcuno di fare qualcosa, bisogna capire chi è più adatto e comunicare con lui in maniera chiara e risolutiva.
- Empowerment Proprio in un’ottica di ottimizzazione del lavoro e orientamento ai risultati, è bene far sì che tutto il team si senta parte di un obiettivo di crescita e dia il suo apporto completo alla causa. Il leader di successo deve capire quali sono le attitudini del singolo, metterlo al posto giusto nel momento giusto e farlo crescere professionalmente. In più, deve dare feedback costruttivi e gestire lo sviluppo personale di ogni lavoratore al fine di raggiungere insieme gli obiettivi prefissati.
- Gestione del conflitto Conflitti e dissidi interni possono dar vita a piccole vendette e gelosie tra colleghi, creando un clima spiacevole all’interno del luogo di lavoro. La prima conseguenza è una carenza di produttività. È compito del manager riuscire a responsabilizzare le risorse in modo che riescano a trovare autonomamente la soluzione alle problematiche, più o meno ostili, che si presentano.
- Personal learning Per essere un manager di successo, non si può prescindere dalla conoscenza ed è bene essere sempre aggiornati soprattutto relativamente a quanto accade nel proprio settore. Gli esami non finiscono mai e conoscere le novità e le tecnologie relative al proprio campo d’azione rappresenta la possibilità di essere sempre in posizione dominante. Far crescere la società implica sempre anche una crescita personale.
- Intelligenza emotiva personale Lucidità e risolutezza. Se è vero che molte situazioni comportano una forte dose di stress, è anche vero che un buon manager deve essere in grado di gestirlo. Per evitare il rischio di trasformare lo stress in improduttività, bisognerebbe puntare su auto motivazione e assicurarsi un livello di entusiasmo personale sempre alto.
Tratto da Uomo&Manager di Gennaio 2018