L’effetto cyclette nelle nostre carriere: i momenti di stop possono essere utili

effetto cyclette

Sarà capitato a tutti. Ritrovarsi in momenti particolari della propria vita in cui si lavora tantissimo, si fatica altrettanto e i risultati non arrivano. Con un pugno di mosche in mano ci si pone l’amletica domanda: “ne vale davvero la pena?”.

L’effetto cyclette

Più o meno tutti sanno cosa è una cyclette? Per i pochi che non lo sapessero, si tratta di un attrezzo ginnico che permette di allenarsi pedalando, seduti su un sellino, proprio come si fa in bicicletta. La differenza, ovviamente è che la cyclette è ferma, non si muove: grazie ad una strumentazione particolare, permette di valutare, in base alle pedalate, quanti chilometri avremmo percorso, quante calorie abbiamo “consumato”, magari anche la velocità media di pedalata che abbiamo tenuto durante il nostro allenamento. Ottimo, no?

Ora, prendete un ciclista e chiedetegli di allenarsi su una cyclette. La sua risposta sarà: “Scordatelo”. A prescindere dal fatto che ci sia il sole o la pioggia, il vero ciclista per allenarsi monterà in sella alla sua bici e inizierà a pedalare, sentendo il vento sulla faccia, la luce negli occhi che cambia in base al percorso, le vibrazioni che trasmettono le ruote che girano sull’asfalto.

Quando sembra di pedalare a vuoto

Alle volte la vita ci pone metaforicamente su una cyclette, quando il nostro desiderio sarebbe quello di provare le sensazioni del ciclista sulla strada. La fatica è sempre la stessa: pedaliamo, ci stanchiamo, ma il risultato tangibile è che siamo sempre fermi allo stesso punto. Nemmeno un soffio di vento sul nostro viso, la luce è sempre la stessa, attorno a noi i soliti confini definiti.

Se proprio non possiamo far nulla per cambiare le cose, forse, è il momento di accettare la situazione e pensare a come ottimizzare il nostro “allenamento” sulla cyclette. Ridettiamo sulla possibilità che ci offre di mantenere in forma il nostro corpo, anzi, a farlo migliorare e irrobustire, facendo forza sulle gambe ed immaginando un progetto, un’idea, il futuro. D’altro canto le performance migliori arrivano a seguito di un duro allenamento e ne sono la conseguenza diretta.

Imparare ad accettare i momenti di break nella nostra vita e nella carriera, provando a sfruttarli per rinforzarci, può rappresentare una grande opportunità di crescita. Pedalare a vuoto? Può essere una sensazione effettiva, ma la realtà dei fatti è che, come per i nostri muscoli non fa differenza se si pedala in strada o chiusi in palestra, noi continuiamo ad imparare e a fare esperienze, anche stando (apparentemente) fermi sul posto. È solo l’effetto cyclette…