L’importanza del networking nelle situazioni di crisis management
La prima riflessione che dobbiamo fare è che non bisogna interpretare il mondo per come è stato, ma per come è. Leggere gli eventi del futuro con gli occhiali delle esperienze del passato ci rende miopi. In altri termini, confrontare il mondo di oggi con quello di ieri ci rende lenti e non competitivi.
Proviamo ad approfondire: da bambini tutti pensavamo ai lavori che avremmo fatto da grandi. Sogniamo di diventare dottori, insegnanti, detective, astronauti. Poi, però, tutto cambia. Le passioni vengono messe da parte e, spesso, ci si trova intrappolati in un labirinto di costrizioni. Ecco perché nelle situazioni di crisis management, la prima cosa da fare è capire qual è la nostra passione.
Individuare le nostre passioni
Ma quali sono le nostre passioni? C’è un piccolo segreto manageriale che ci permette di individuare orizzonti e passioni più facilmente. Dobbiamo farci una domanda semplice: quali sono le attività imprenditoriali o le professioni manageriali che saremmo disposti a pagare per poterle fare?
Se non solo psicologicamente, ma anche concretamente, siamo in grado di pagare un prezzo, magari alto, per fare una cosa significa che il nostro desiderio di farla è particolarmente importante e va perseguita per comprendere cosa fare nelle situazioni di crisi e ricerca del nostro personale Piano B.
Ripartire dal personal branding
Una delle prime suggestioni importanti è quella di prendere un hobby e trasformarlo in un’attività imprenditoriale. È la via più comune per dar vita a un nostro business. Ma, per raggiungere questo obiettivo, è importante fare “personal branding”, avere un nostro “marchio”, promuovere il nostro valore e le nostre qualità.
La competenza di investire nel proprio personal brand sta diventando una vera e propria competenza manageriale, soprattutto da quando il web è diventato così tanto pervasivo: non abbiamo più privacy e la distinzione tra vita pubblica e vita privata si è assottigliata tantissimo. È nata l’era del nostro “digital twin”, il nostro gemello digitale. Inoltre, promuovere il vostro brand è una attività che dovrebbe diventare parte integrante delle azioni di ricerca di lavoro o di business nei tempi difficili, in quanto crea opportunità di visibilità e di consenso.
Ma a cosa serve il personal branding di un manager se non a costruire una rete di relazioni? Per questo, è fondamentale costruire il nostro personale network manageriale, soprattutto quando ci si trova in un periodo di crisi. Nella ricerca di nuove opportunità manageriali, professionali o d’impresa può essere utile uscire fuori dalla cerchia di amicizie note per affidarsi a legami in grado di aprire la comunicazione verso altri gruppi manageriali
È l’importanza di fare networking, un’attività che deve essere costruita costantemente e indipendentemente dalla finalità di più breve respiro. Ma la cosa importante è essere costanti. L’imperativo è mantenere un rapporto continuo con il target individuato.
Volendo essere concreti, è meglio scrivere le regole del gioco piuttosto che subirle. Se non si contribuisce a plasmare l’ambiente competitivo attraverso la comprensione del contesto, saranno i concorrenti a farlo. Magari non sarà facile costruire il network giusto ed entrarci in confidenza: ma qual è l’alternativa? Non provarci nemmeno?
Un’alternativa impraticabile per un manager che vuole provare a essere un leader anche nelle situazioni di crisi.
“Non devi aver paura di quello che sei: tutto è bello dentro di te“
Simon Templar – Il Santo
A cura di Angelo Deiana