Luigi Marfella, imprenditore che ridisegna una nuova immagine del settore delle pulizie professionali
Formatore e imprenditore di successo, Luigi Marfella ne ha fatta di strada da quando, ancora bambino, trascorreva spesso il pomeriggio a lavoro dalla mamma, collaboratrice scolastica impiegata presso una cooperativa.
È stato proprio questo tempo trascorso tra detergenti e scopettoni a far nascere in lui la sua idea imprenditoriale: rivoluzionare il mondo delle pulizie professionali.
Un settore ancora in balia dell’improvvisazione, spesso poco remunerativo, con la maggior parte delle aziende a conduzione famigliare e con scarsa cultura aziendale e attinenza manageriale.
Intervista a Luigi Marfella
Da figlio di una collaboratrice scolastica a formatore ed imprenditore nel settore delle pulizie. In che modo il tuo passato ha influenzato il tuo percorso professionale?
La mia introduzione al mondo delle pulizie è avvenuta durante la mia infanzia, grazie appunto al lavoro di mia madre. Ricordo l’odore pungente dei detergenti, come gli ambienti cambiassero completamente aspetto dopo il suo passaggio. Ma soprattutto ricordo come lei dovesse lavorare il doppio per guadagnare quanto gli altri, solo perché era dipendente di una cooperativa. Si può quindi dire che già in tenera età avevo avuto modo di vedere da vicino le disparità e le ingiustizie di questo settore. Ad oggi mi viene da pensare che già all’epoca deve essersi insinuata nella mia testa quell’idea di riscatto, quella voglia di contribuire a un cambiamento positivo del settore delle pulizie. Inoltre prima di aprire le aziende nel settore del cleaning professional ho aperto anche un’altra azienda nel settore edile e anche li ho capito tantissimo di questo mondo, quando completavamo le costruzioni nuove o ristrutturazioni chiamavamo le imprese di pulizia per ripulire gli ambienti e consegnare al proprietario qualcosa di più carino. Ma, ahimè, tutte le volte c’era qualcosa che non andava, mi arrivavano spessissimo persone non formate per quel tipo di sporco o disorganizzate che puntualmente creavano disagi a noi e ritardi sulla tabella di marcia. Quindi le mie esperienze passate e l’imprinting familiare mi ha poi portato a creare aziende nel settore in cui sono.
Quali sono le problematiche principali del settore delle pulizie in Italia? Quali provvedimenti credi che sarebbe necessario introdurre?
Avere a che fare quotidianamente con titolari di imprese di pulizie, prima come fornitore e poi come consulente, mi ha permesso in questi anni di avere un quadro piuttosto chiaro della situazione. Nonostante i dati più recenti confermino che questo settore sia in crescita, presenta comunque moltissime problematiche. Secondo un recente rapporto di Interclean, il settore delle pulizie è considerato impegnativo, faticoso e spesso poco appagante, ragioni per cui ad oggi è particolarmente difficile per le imprese reperire personale. Questo si traduce in un alto turnover dei dipendenti, problematica che concorre a limitare la crescita delle imprese. Al tempo stesso, la mancanza di una soglia d’ingresso, il fatto che al momento non sia necessaria alcuna qualifica o certificazione per entrare in questo mercato, ha favorito il lavoro sommerso, gare d’appalto a ribasso e concorrenza sleale, con una conseguente riduzione generale delle marginalità. La verità è che ad oggi chiunque può svegliarsi una mattina e decidere di aprire un’impresa di pulizie, proprio perché non sono richieste particolari certificazioni o corsi di formazione e non sono previste normative specifiche che regolamentano questo settore. Questo porta alle conseguenze che ho già elencato, costringendo le imprese di pulizie ad un circolo vizioso dove per non farsi schiacciare dalla concorrenza sono costrette ad abbassare le proprie tariffe, svalutando il proprio lavoro e aumentandone così la stigmatizzazione, oltre a ridurre sempre di più i propri margini di guadagno. Regolamentare il settore è uno dei modi per porre rimedio alle problematiche attuali, portando professionalità e una migliore percezione e qualificazione dell’operatore del settore delle pulizie, contribuendo così a risolvere anche il problema del personale che non si trova. Nel mio piccolo sto cercando di contribuire a un cambiamento positivo, ho anche redatto una proposta di legge che sto cercando di portare all’attenzione di chi di dovere. In generale credo che questo settore abbia buone potenzialità di guadagno, tant’è che esistono imprese con fatturati notevoli, ma, come qualsiasi altra azienda, necessita di una strategia di business a monte, cosa che in questo settore manca nel 99% dei casi, molto spesso si tratta solo di esecutori ma non di manager imprenditori, appunto perché non è mai esistita una formazione dedicata, prima che nascesse Serial Cleaner.
Cosa cambierebbe nel breve e poi nel lungo periodo, se il settore venisse regolamentato?
La proposta di legge redatta propone l’introduzione di una formazione obbligatoria prima di iniziare qualsiasi tipo di lavoro nel settore pulizie, corsi di aggiornamento regolari, l’introduzione di un istituto e di un ispettorato per la vigilanza delle imprese, regolamentazione dei contratti di lavoro e soprattutto uniformarli, un riconoscimento di attestati di qualifica e la creazione di un sistema che metta in contatto imprese e aspiranti addetti, facilitando l’introduzione a questo lavoro e diminuendo il tasso di disoccupazione. Se questa proposta di legge venisse approvata sul breve periodo dovrebbe migliorare la situazione occupazionale, agevolando le assunzioni da parte delle aziende e incentivandone così la crescita. Sul lungo periodo la maggior professionalizzazione e l’introduzione di controlli dovrebbero diminuire notevolmente gli incidenti sul lavoro e lo sfruttamento degli addetti, così come la presenza di lavoro sommerso e concorrenza sleale, migliorando sensibilmente il mercato. Inoltre, più persone formate e consapevoli sono anche più persone che non fanno danni a se stessi ma anche a cose, molto spesso si sottovaluta la figura senza considerare che nel cleaningprofessional si maneggiano prodotti pericolosi perché aggressivi, nocivi, e molto acidi tali da provocare danni, quindi la formazione è fondamentale
Tu sei anche formatore ed autore di libri. Chi è l’imprenditore tipo che si rivolge a te? Stai riscontrando un desiderio di miglioramento tra i tuoi colleghi?
In realtà si può dire che Serial Cleaner, il mio brand, è nato proprio dal desiderio di miglioramento dei titolari di imprese di pulizie. Mi spiego: affiancando i titolari in qualità di fornitore, nel tempo mi sono reso conto che spesso le domande che mi venivano rivolte si spostavano dall’aspetto tecnico alla gestione d’impresa. Domande su come aumentare i margini su un determinato lavoro, come fare un preventivo, come organizzare il lavoro del personale. Proprio il ripetersi di queste domande mi ha fatto capire che c’era un bisogno da parte di questi imprenditori, un “vuoto formativo” da colmare. Ho fatto ricerche e mi sono reso conto che il motivo per cui i miei clienti mi facevano queste domande è perché non c’era nessun altro che potesse dargli le risposte che cercavano. Da qui è nata l’idea di Serial Cleaner. Sicuramente c’è un’insoddisfazione diffusa a causa delle problematiche che ho elencato prima e c’è da parte di molti il desiderio di capire cosa possono fare per migliorare le loro condizioni e far crescere la loro impresa. I titolari che si avvicinano a me lo fanno perché vedono in Serial Cleaner la risposta alle loro domande, un aiuto concreto per migliorare come imprenditori. Il desiderio di miglioramento è sicuramente un tratto comune a tutti. Ultimamente sto riscontrando anche un interesse crescente da parte di persone che ancora non hanno aperto un’impresa, ma vogliono essere seguiti da me fin dall’inizio, per evitare errori. Questo mi fa capire che il lavoro enorme che abbiamo fatto in questi mesi per far conoscere il progetto Serial Cleaner anche tramire il canale YouTube ed il gruppo Facebook sta dando risultati, siamo riusciti a far capire alle persone che, nonostante la mancata soglia d’ingresso, questo non è un mestiere in cui improvvisarsi.
Cosa può fare Serial Cleaner per questi imprenditori? Quali risultati ottengono quelli che hanno deciso di intraprendere questo percorso insieme a te?
L’obiettivo di Serial Cleaner è sempre stato quello di fare formazione imprenditoriale specifica per il settore delle pulizie, trattando tematiche relative alla vendita, al marketing, alla gestione d’impresa, delle finanze e del personale. Il primo step per noi è sempre l’ascolto. Cerchiamo di capire quali sono le difficoltà, le aspettative e gli obiettivi dell’imprenditore che abbiamo davanti e lo indirizziamo verso la soluzione più adatta alle sue esigenze. Per esempio, abbiamo creato una Box digitale acquistabile su www.serialcleaner.it che contiene materiali e spiegazioni su come creare una proposta commerciale efficace. Quelli che non hanno le idee chiare, che si sentono ‘bloccati’ e non sanno dove stanno sbagliando o da dove cominciare, cerchiamo di indirizzarli innanzitutto alla lettura del mio libro Ripulisci la tua impresa di pulizie, in modo da aiutarli in primis ad acquisire la giusta mentalità imprenditoriale, prima di procedere eventualmente con un affiancamento. Con coloro che decidono di intraprendere un percorso di affiancamento insieme a me invece andiamo a lavorare sullo sviluppo dell’impresa, con acquisizione e sviluppo di nuovi clienti, creazione di un piano marketing, assistenza nella gestione e nell’acquisizione di nuovi dipendenti, chiaramente il tutto rapportato alle esigenze e agli obiettivi specifici dell’imprenditore in questione. I risultati ovviamente sono strettamente vincolati al seguire le indicazioni che diamo. Come andare dal nutrizionista non ti farà dimagrire se mangi pizza e sushi ogni sera, affidarsi a Serial Cleanernon porterà risultati se il titolare in questione continuerà a gestire la sua impresa come ha sempre fatto. Cerco sempre di chiarire questo punto in fase iniziale, perché è fondamentale. Coloro che hanno intrapreso questo percorso con serietà, hanno riscontrato miglioramenti visibili nel giro di poco tempo e senza spendere cifre folli con web agency o altre attività simili, ma semplicemente imparando le basi della vendita, del marketing e della gestione finanziaria.